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di Riccardo Valentini

Con l’arrivo della bella stagione, è tempo di rispolverare la mountain bike, gonfiare le gomme, lubrificare la catena e partire per una delle piste ciclabili più belle d’Europa: la ciclabile Rimini – Novafeltria. Questo percorso affascinante, che si snoda lungo il fiume Marecchia, è un vero gioiello per gli amanti del cicloturismo (ma anche per quelli delle camminate), ma purtroppo è ancora interrotto in vari punti e necessita di significativi investimenti per essere completato.

Il nostro viaggio inizia a Novafeltria, dal ponte che attraversa il fiume Marecchia e conduce a Maiolo. Qui imbocchiamo la ciclabile nei pressi del locale Avamposto, in direzione monte. Dopo soli 400 metri, dobbiamo fermarci: il ponticello che permette di attraversare il torrente Rio Rosso, danneggiato dagli eventi alluvionali del maggio 2023, è ancora chiuso. Già l’anno scorso siamo intervenuti sulla questione con l’articolo Valmarecchia, c’era una volta la pista ciclabile.

Nonostante ciò, torniamo indietro e dirigiamo le nostre bici verso il mare. Dopo un paio di chilometri in località Campiano, troviamo un’altra interruzione, la stessa di 12 mesi fa, sebbene i passanti abbiano tracciato un percorso provvisorio per bypassarla.

L’Ing. Giovanni Vittori della Provincia di Rimini, contattato dalla nostra redazione, ha specificato che la competenza per la sistemazione dei tratti erosi dall’alluvione del maggio 2023 varia a seconda delle zone. In particolare, ha chiarito che il tratto da Rimini a Ponte Verucchio è sotto la responsabilità della Provincia di Rimini. Tuttavia, per quanto riguarda il tratto da Pietracuta a Novafeltria, la competenza spetta ai Comuni. Pertanto, i lavori di ripristino in queste aree dovrebbero essere gestiti dai Comuni di San Leo, Talamello e Novafeltria.

Questa suddivisione delle competenze implica anche che le autorità locali di questi Comuni devono coordinarsi per affrontare i danni causati dall’alluvione e avviare i necessari interventi di riparazione e messa in sicurezza delle infrastrutture coinvolte.

L’assessore ai lavori pubblici del Comune di Novafeltria, Sig. Fabio Pandolfi, ha recentemente discusso delle problematiche legate all’erosione nella zona. Durante un incontro con il sindaco di Novafeltria, Stefano Zanchini, presso la Protezione Civile, è emerso che quest’ultima non può intervenire direttamente. Le erosioni, segnalate alla struttura commissariale nel giugno 2023, erano incluse in una lista di 14 interventi richiesti. Di questi, ne sono stati finanziati 11, mentre 3 sono rimasti esclusi poiché riguardavano una pista ciclabile e non la viabilità, prioritaria in tali decisioni.

Ora, l’amministrazione locale di Novafeltria sta cercando di reperire risorse proprie per poter intervenire. La situazione è complessa, richiedendo un investimento superiore ai 50.000 euro. È necessario prima mettere in sicurezza la spalla destra del ponticello sul fosso Rio Rosso con dei massi ciclopici per proteggerlo dalle piene. Solo successivamente sarà possibile intervenire sulla parte superiore.

Essendo in par condicio, non abbiamo contattato i sindaci dei Comuni delle altre zone interessate in quanto soggetti alle prossime elezioni amministrative, ma siamo sicuri che staranno facendo del loro meglio per reperire i fondi necessari alla sistemazione dei tratti di propria competenza.

Proseguendo, arriviamo a Ponte Santa Maria Maddalena, costeggiando il fiume Marecchia, con scorci panoramici mozzafiato. Giunti nella frazione di Novafeltria, la ciclabile si interrompe davanti a una ripida scalinata, dove sarebbe utile realizzare uno scivolo ciclabile con una pendenza più dolce.

Superiamo la scalinata spingendo la bici e ci troviamo sulla Marecchiese, dove mancano indicazioni per percorrere la passerella accanto al ponte che attraversa il fiume. Attraversata la passerella, siamo spaesati per l’assenza di segnaletica: sappiamo di dover attraversare la strada per riprendere la ciclabile, ma i turisti potrebbero trovarsi in difficoltà.

Proseguendo verso Pietracuta, troviamo nuovamente il percorso interrotto da una voragine causata dall’alluvione di maggio 2023. Anche qui, i ciclisti hanno tracciato un percorso parallelo provvisorio. Superata questa interruzione, il paesaggio continua a regalarci viste spettacolari fino a Pietracuta, dove ancora non vi è traccia di alcuna indicazione chiara per il proseguimento.

La ciclabile Rimini - Novafeltria: tra le più belle d’Europa, ma servono investimenti

Giunti a Pietracuta, ci troviamo al punto dove doveva essere costruito un ponte fisso per l’attraversamento (anche in questo caso ne avevamo parlato, addirittura nel 2021 nell’articolo Ponte Tibetano per collegare ciclabile Rimini Novafeltria, a primavera 2022 i lavori). Attualmente, nel periodo estivo, viene messa una passerella provvisoria che permette di attraversare il fiume Marecchia senza bagnarsi. Il luogo è suggestivo, con viste su Saiano e San Leo, due meraviglie del territorio. Tuttavia, il progetto finanziato per la costruzione di un ponte tibetano è stato abbandonato, perdendo un’importante opportunità di miglioramento. 

Sulla questione, abbiamo sentito l’Ing. Christian Maffei della Provincia di Rimini, il quale ci ha riferito che si sta lavorando per recuperare il finanziamento necessario. Inoltre, ci ha informato che tutti i sindaci della Valmarecchia siano concordi nell’affidare l’incarico a un progettista per rifare il progetto. Per quanto riguarda le tempistiche, lasciamo ai lettori l’interpretazione.

Attraversiamo il fiume sulla passerella provvisoria e ci ritroviamo sotto la Chiesa della Madonna di Saiano. Mancano ancora indicazioni per proseguire verso Rimini, ma il percorso regala panorami splendidi, con Verucchio che domina la valle del Marecchia.

Arrivati a Ponte Verucchio, ci sono due opzioni per proseguire, ma entrambe mancano di segnaletica adeguata. Una, ciclabile più recente e ben realizzata conduce a Rivabella, mentre l’altra suggestiva anche questa, che passa di fianco il campo da golf di Villa Verucchio, e termina a Rimini, nella zona Villaggio Azzurro, ma presenta più interruzioni e diverse deviazioni organizzate dai ciclisti passanti.

La domanda che ci siamo posti un anno fa rimane attuale: “Avremo mai una pista ciclabile ben completata?”. Questo non è un capriccio, ma una necessità per sviluppare il turismo slow e il cicloturismo in un territorio che ne ha fortemente bisogno anche per creare nuovi posti di lavoro. Seguendo l’esempio del Trentino, con la sua rete di oltre 400 km di piste ciclabili ben organizzate, che attraggono importanti flussi turistici ed economici, la Valmarecchia potrebbe competere con successo con tali destinazioni.

Inoltre, migliorando la pista ciclabile sul lato di Villa Verucchio, si verrebbe a creare una significativa via di comunicazione ecologica. Con l’ampia diffusione delle biciclette elettriche, si potrebbe dunque raggiungere comodamente il mare o il centro di Rimini da Villa Verucchio e, perché no, anche recarsi al lavoro in pochi minuti senza preoccupazioni legate al parcheggio. Questo ridurrebbe il traffico sulla Marecchiese e, di conseguenza, l’inquinamento.

Una ciclabile Rimini – Novafeltria, sul modello delle ciclabili trentine, sarebbe un’ottima opportunità per il territorio.

In conclusione e in sintesi, per completare la ciclabile sono necessari solo pochi investimenti economici, considerando il recupero del finanziamento per la costruzione del ponte ciclopedonale che attraversa il fiume Marecchia a Pietracuta. Gli altri interventi, come evidenziato, richiedono investimenti minimi. Tuttavia, è necessario l’impegno e la piena convinzione di tutti i sindaci dei comuni della Valmarecchia e la volontà del Presidente della Provincia di Rimini. Con questo progetto, la ciclabile potrebbe diventare una delle piste ciclabili più belle e ambite d’Europa, portando benefici economici e turistici a tutta la zona. Speriamo che nella primavera del 2025 non ci troveremo ancora a discutere dello stesso problema e che la ciclabile sia finalmente perfetta.

 

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