Al termine dell’iter burocratico, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sbloccherà 950 milioni di euro destinati principalmente all’acquisto di auto completamente elettriche e ibride plug-in. Le domande potranno essere presentate da giugno: ecco la procedura da seguire.
È iniziato il conto alla rovescia per il lancio definitivo degli incentivi auto per quest’anno. Dopo vari rinvii e ritardi, le richieste per i bonus potrebbero essere disponibili da giugno. Ecco come fare domanda.
Il 2 aprile scorso è iniziato il percorso del decreto firmato dai ministeri delle Imprese e del Made in Italy, dell’Economia, delle Infrastrutture e dell’Ambiente. Il 15 aprile il testo è stato esaminato dalla Corte dei conti, che aveva 30 giorni per i controlli. In assenza di rilievi, si attende ora la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. In totale, gli incentivi ammontano a 950 milioni di euro e mirano a dare una spinta al settore automobilistico. La maggior parte delle risorse è destinata all’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in.
In un momento cruciale per la transizione verso la mobilità elettrica, in Italia il mercato green stenta a decollare. Le immatricolazioni di veicoli ecologici sono calate del 18,5%, con vendite in stallo: -17% rispetto al periodo pre-Covid.
Il contributo statale varia in base al reddito, alla presenza e al tipo di veicolo da rottamare, e alle caratteristiche del mezzo da acquistare. Gli ecobonus auto 2024 sono rivolti a persone fisiche o giuridiche che intendono acquistare veicoli non inquinanti. Un impulso al mercato arriverà anche dalle case automobilistiche, pronte ad anticipare l’acquisto di 100.000 veicoli, di cui un quarto elettrici, per offrire sconti extra e attrarre più clienti.
Dei complessivi 950 milioni disponibili, circa 240 saranno destinati all’acquisto di vetture con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km, tipicamente elettriche, con un prezzo pari o inferiore a 35.000 euro IVA esclusa. Senza rottamazione, il contributo sarà di 6.000 euro nella fascia 0-20 e di 4.000 nella fascia 21-60. Rottamando un Euro 4, si potrà beneficiare di 9.000 euro nella fascia 0-20, 5.500 nella 21-60 e 1.500 nella 61-135. I 150 milioni destinati alle vetture ibride plug-in, con emissioni tra 21 e 60 g/km, finanzieranno l’acquisto di vetture con un prezzo pari o inferiore a 45.000 euro IVA esclusa, con un contributo di 4.000 euro, più ulteriori 4.000 euro se si rottama un veicolo da Euro 0 a Euro 2, 2.000 euro se Euro 3 o 1.500 se Euro 4. Somme minori saranno destinate all’usato (20 milioni), ai veicoli commerciali leggeri (53 milioni) e al noleggio (50 milioni).
Nel bonus 2024 sono previste anche risorse per l’installazione della modalità bifuel (Gpl o metano) sulla propria auto a benzina, con un risparmio sui rifornimenti di carburante. Su vetture omologate in una classe non inferiore a Euro 4, il contributo sarà pari a 400 euro per il Gpl e 800 euro per il metano. Il concessionario o rivenditore inoltrerà la domanda sulla piattaforma Ecobonus di Invitalia e riceverà conferma in base alla disponibilità residua del fondo. Il rivenditore riconoscerà il contributo al cliente tramite una riduzione del prezzo d’acquisto, il costruttore rimborserà al concessionario il contributo erogato e riceverà da quest’ultimo la documentazione per recuperare il contributo come credito d’imposta.
In attesa del nuovo DPCM Ecobonus, il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha sospeso il servizio di prenotazione dei vecchi finanziamenti. Sarà comunque possibile “completare o annullare le prenotazioni già inserite”, spiega una nota del MIMIT.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui