TARANTO – Regionale 8, al via le procedure per gli espropri dei terreni. Venerdì scorso, infatti, è iniziata la seconda fase immediatamente successiva all’approvazione da parte della Regione Puglia del progetto definitivo presentato dalla Provincia di Taranto. Il via libera, era stato sancito tre mesi fa.
In particolare, in seguito al Provvedimento autorizzatorio unico regionale (Paur), era assolutamente necessario compiere altri due passaggi: l’ok dei consigli comunali interessati alle varianti urbanistiche e l’avvio degli espropri. Che dovrebbero concludersi entro un mese. Solo in questo modo, del resto, il bando di gara per la realizzazione delle opere potrebbe essere effettivamente indetto tra fine luglio e agosto. Per la cronaca, i territori coinvolti in un percorso che si articolerà lungo 53 chilometri sono quelli di: Taranto; Leporano; Faggiano; Pulsano; Lizzano; Torricella; Maruggio; Manduria e Avetrana. E, in effetti, nel provvedimento con cui l’Amministrazione provinciale ha avviato le procedure espropriative ci sono ben 26 pagine di elenchi con i terreni (e le relative particelle catastali) di questi territori che insistono sul tracciato della Talsano-Avetrana. I proprietari, così come prevede la legge, potranno recarsi negli uffici tecnici dell’ente di via Anfiteatro per presentare le proprie eventuali osservazioni.
In estrema sintesi, il progetto prevede la divisione dell’opera in quattro lotti di cui due già finanziati. Non a caso, in un recente tavolo tecnico svoltosi in Provincia, i comuni e il presidente Rinaldo Melucci avevano invitato la Regione Puglia ad inserire nella programmazione finanziaria dei prossimi anni la necessaria copertura per il completamento dei lavori. In quell’occasione, per la cronaca, l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, aveva assicurato che «la Regione terrà in evidenza le esigenze finanziarie di un’opera già progettata», così era stato precisato in una nota stampa dell’Amministrazione provinciale di Taranto.
In particolare, nel novembre del 2023, l’ente presieduto da Michele Emiliano aveva finanziato il primo e il secondo lotto della Talsano-Avetrana, per un importo complessivo di 122 milioni di euro. E, in questo modo, anche se in maniera parziale era stato compiuto un importante passo in avanti per la realizzazione di un’infrastruttura strategica per l’area ionico-salentina, ma non solo. Del resto, si tratta di un intervento atteso da decenni (la prima delibera del Consiglio provinciale risale al 31 luglio 1988) che ha dovuto superare alterne vicende, compresa l’emergenza Covid. Che impose alla Regione un provvisorio trasferimento delle somme destinate al finanziamento dell’opera.
Tra qualche anno, a lavori finiti, la Taranto-Avetrana (è comunemente denominata così anche se il tracciato parte dal cimitero di Talsano), agevolerà i collegamenti tra il capoluogo ionico e le più rinomate mete turistiche del versante orientale della provincia. In realtà, quest’infrastruttura sarà anche strategica per lo sviluppo delle attività agricole e per quelle che producono delle vere e proprie eccellenze enogastronomiche.
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