Semaforo verde agli incentivi di stato per l’acquisto di moto, veicoli commerciali e auto elettriche o a basse emissioni. Queste ultime anche usate. Le risorse pubbliche in campo ammontano a un miliardo di euro (50 mln per i cosiddetti veicoli L, cioè i motoveicoli). Ma viene quasi triplicato il contributo massimo ottenibile, che passa da cinquemila a 13.750 euro per chi ha un Isee sotto i 30mila euro e rottamerà un veicolo euro 0, 1 o 2.
Dal tre giugno prossimo, alle ore 10:00, sarà attiva la piattaforma online per effettuare le prenotazioni, all’indirizzo ecobonus.mise.gov.it. Sul medesimo sito, gestito da Invitalia, è possibile trovare i moduli per la richiesta dell’incentivo.
Il contributo sarà proporzionale rispetto alla classe ambientale a cui appartiene il veicolo da rottamare; nell’alveo rientrano anche gli euro 5. Il via libera alla presentazione delle domande è scattato a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 121 del 25 maggio 2024) del dpcm 20 maggio 2024.
Ieri, intanto, il ministero delle imprese e del made in Italy, guidato da Adolfo Urso, ha diramato la circolare 27/5/2024, con cui fornisce le indicazioni operative per la fruizione dell’ecobonus e gli allegati per le relative dichiarazioni circa:
• il mantenimento di proprietà a 12 o a 24 mesi,
• l’attività di trasporto,
• l’Isee del nucleo familiare,
• e per l’attestazione del requisito di pmi.
Vincoli di possesso
L’autoveicolo acquistato con incentivi dovrà essere detenuto in possesso dall’acquirente persona fisica per almeno un anno e dall’acquirente persona giuridica per almeno due, prima di essere rivenduto. In caso contrario, bisognerà restituire l’incentivo allo stato. Per i motoveicoli il limite temporale è di 12 mesi.
I veicoli agevolati
Il decreto, come detto, sblocca incentivi per l’acquisto di auto elettriche, ibride plug-in e a motore termico con un livello di emissioni di CO2 fino a 135 gr/km. Finanziato anche l’acquisto di motocicli e ciclomotori elettrici e non e di veicoli commerciali leggeri.
I prezzi delle auto
A listino, optional compresi ed Iva esclusa, il prezzo del veicolo non dovrà essere superiore a 35 mila euro per le autovetture delle fasce 0-20 gr/km (auto elettriche) e 61-135 gr/km (auto termiche). E non dovrà superare i 45 mila euro per gli autoveicoli di fascia 21-60 g/km (ibride plug-in). Per le agevolazioni si veda tabella.
Il target del provvedimento è incentivare la rottamazione delle auto più inquinanti (classi Euro 0, 1, 2 e 3, oggi pari al 25% dell’attuale parco circolante. A questo scopo, il dpcm prevede anche un contributo fino a duemila euro per l’acquisto di veicoli usati Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km CO2, se si rottama un’auto fino ad Euro 4. Il vincolo di prezzo, in questo caso, è fino a 25mila euro. Il dpcm introduce anche un contributo per l’installazione di impianti nuovi a GPL (400 euro) o a metano (800 euro) sugli autoveicoli da Euro 4 a salire.
Motoveicoli
Per chi acquista ciclomotori e motocicli elettrici o ibridi (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7), il dpcm prevede un contributo del 30% del prezzo di acquisto fino a tremila euro e del 40% fino a quattromila mila euro se viene rottamato un veicolo di classe da Euro 0 a 3.
Per chi compra ciclomotori e motocicli termici, nuovi di fabbrica (L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7), a fronte di uno sconto del venditore del 5% viene attivato un contributo del 40% del prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 2.500 euro; ma deve esserci la contestuale rottamazione di una moto o di uno scooter di classe da Euro 0 a Euro 3.
Veicoli commerciali
Questi incentivi sono riservati alle pmi che esercitano le attività di trasporto cose in proprio o in conto terzi. I contributi vanno da mille euro (sotto 1,5 tonnellate, con motore endo-termico e con rottamazione) a 18mila euro (mezzi tra 4,25 e 7,2 tonnellate, con motore elettrico o idrogeno e con rottamazione).
Riproduzione riservata
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui