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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha da poco presentato il Fondo perduto autoimpiego destinato alle regioni del Centro Nord. Non si tratta, naturalmente, della prima agevolazione di questo tipo. Sono numerosi, infatti, i contributi a fondo perduto per l’autoimpiego o per l’avvio d’impresa destinati a chi si trova fuori dal mercato del lavoro. Resto al Sud 2024, per esempio, è uno di questi.

Andiamo ora a vedere le caratteristiche del bando fondo perduto autoimpiego: a chi è destinato, cosa finanzia, a quanto ammonta il contributo e quando inviare la domanda.

Fondo perduto autoimpiego: requisiti e finalità

Il bando Fondo perduto autoimpiego finanzia con contributi estremamente vantaggiosi le di attività di lavoro autonomo (sia libero-professionali che imprenditoriale) di soggetti che si trovano ad essere esclusi dal mondo del lavoro.

Pochissimi i requisiti da dover rispettare per accedere al contributo:

  • Essere residenti nelle aree del Centro Nord Italia;
  • Essere in condizione di marginalità, disoccupazione, vulnerabilità sociale, inoccupazione o inattività.

Fondo perduto autoimpiego: cosa finanzia?

Il Fondo perduto autoimpiego considera ammissibili le spese sostenute per le seguenti iniziative:

  • Formazione e tutoraggio volte a poter intraprendere l’attività;
  • Acquisto di beni e strumenti (anche digitali) necessari per l’avvio di impresa;
  • Acquisto di servizi.

Quanto è possibile ottenere con il fondo perduto autoimpiego

Con una dotazione di oltre 30 milioni di euro per il solo 2024, il Fondo perduto autoimpiego eroga contributi a fondo perduto che coprono buona parte delle spese ammissibili sostenute in fase di avvio di impresa. Scendendo nel dettaglio:

  • Il voucher di avvio ha un importo massimo pari a 30 mila euro (che può salire a 40 mila euro se lo si usa per acquistare beni o servizi innovativi e sostenibili);
  • L’importo preciso viene calcolato in percentuale sul programma di spesa del beneficiario: fino al 65% per spese inferiori a 120 mila euro e fino al 60% per programmi che vanno dai 120 mila ai 200 mila euro.

Fondo perduto autoimpiego: tempi e domanda

Il Fondo perduto autoimpiego rimarrà attivo ancora per molto, c’è tempo fino al 31 dicembre 2025 per richiedere e ottenere l’agevolazione. Tutte le info sono disponibili sul sito del Ministero, mentre se sei interessato ad altri finanziamenti a fondo perduto, puoi leggere questo approfondimento.

Piccole Imprese per il territorio: fondo perduto CCIAA Emilia

Finanziato con 750 mila euro, il bando Piccole Imprese per il territorio della CCIAA dell’Emilia eroga finanziamenti a fondo perduto alle piccole realtà imprenditoriali che intendono investire per innovarsi e ammodernarsi e accrescere il livello della propria offerta con l’obiettivo di sostenere la crescita del turismo nel territorio.

Come tutti i finanziamenti a fondo perduto, anche Piccole Imprese per il territorio sarà indubbiamente gettonatissimo dalle aziende. Per questo andiamo a verificare chi sono i beneficiari, cosa finanzia l’agevolazione, quanto è possibile ottenere e che scadenze bisogna rispettare.

Piccole Imprese per il territorio: chi sono i beneficiari

Partiamo dai requisiti: per poter accedere al bando Piccole Imprese per il territorio le imprese devono possedere le seguenti caratteristiche:

  • Essere micro e piccole imprese;
  • Avere sede legale e/o unità operativa nel territorio di competenza della Camera di Commercio dell’Emilia;
  • Operare in uno dei seguenti settori: somministrazione, commercio al dettaglio, servizi alla persona e artigianato.

Piccole Imprese per il territorio: gli interventi ammissibili

Ora però andiamo a vedere quali sono gli interventi finanziabili dal bando. Piccole Imprese per il territorio, come abbiamo già detto, copre con contributi a fondo perduto:

  • L’acquisto di attrezzature e/o arredi utili a riqualificare e ammodernare l’impresa;
  • La ristrutturazione e l’ampliamento degli spazi dell’impresa;
  • L’ammodernamento e il rifacimento delle insegne;
  • La creazione di spazi fisici o virtuali per la valorizzazione dei prodotti;
  • Gli interventi di innovazione tecnologica, e-commerce e web marketing;
  • L’ installazione di sistemi antifurto e antirapina.

Piccole Imprese per il territorio: importi e modalità dell’agevolazione

Il bando Piccole Imprese per il territorio prevede un contributo a fondo perduto a copertura del 40% delle spese sostenute (e, ovviamente, giudicate ammissibili) fino a un massimo di 7 mila euro. A questo si può sommare un bonus di 250 euro per le aziende che risultino essere in possesso del rating di legalità alla presentazione della domanda.

In ogni caso, Piccole Imprese per il territorio non finanzia investimenti di importo inferiore a 5 mila euro.

Piccole Imprese per il territorio: scadenza e date

Il bando Piccole Imprese per il territorio è attivo dal 13 giugno 2024 alle ore 16:00 del 5 settembre 2024. Maggiori info, modulistica e dettagli sulla presentazione delle istanze sono disponibili sul sito web della CCIAA Emilia. Per questo e per altri contributi a fondo perduto, scegli sempre di farti sostenere da un esperto di finanza agevolata che possa guidarti nell’ottenimento dell’agevolazione e nel corretto utilizzo dei fondi.

Finanziamenti a Fondo Perduto 2024: cosa sono e tutti i migliori bandi

I finanziamenti a fondo perduto sono un’opportunità per le imprese e le start up che vogliono crescere e investire in nuovi progetti, ma spesso è difficile capire come accedervi. Leggendo questo articolo, scoprirai tutte le informazioni dettagliate sui diversi tipi di finanziamenti disponibili.

Se si vogliono sfruttare i finanziamenti a fondo perduto 2024, però, è importante sottolineare che è necessario rivolgersi a consulenti esperti in materia, perché il processo di richiesta può essere complesso e spesso necessita di una conoscenza specifica delle procedure e delle leggi.

Finanziamenti a fondo perduto 2024 perché richiederli

Ci sono diverse ragioni per cui un’impresa o una start-up potrebbe chiedere un finanziamento a fondo perduto nel 2024:

  1. Finanziamento di investimenti: Un’impresa potrebbe chiedere un finanziamento a fondo perduto per finanziare investimenti, come l’acquisizione di attrezzature, macchinari o immobili. Questi finanziamenti possono aiutare l’impresa a crescere e svilupparsi.
  2. Sostegno alle attività di ricerca e sviluppo: Le start-up e le PMI innovative possono chiedere finanziamenti a fondo perduto per sostenere le proprie attività di ricerca e sviluppo. Una strategia per essere più competitivi sul mercato.
  3. Internazionalizzazione: Un finanziamento a fondo perduto può essere utilizzato per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, come ad esempio la partecipazione a fiere e missioni commerciali all’estero.
  4. Acquisizione di nuove competenze: Finanziamenti a fondo perduto possono essere sfruttati per sostenere la formazione e l’acquisizione di nuove competenze per i dipendenti dell’impresa.
  5. Rafforzamento della competitività: I finanziamenti a fondo perduto possono aiutare le imprese a diventare più competitive sul mercato, migliorando la loro efficienza e le loro capacità.

Bisogna anche tenere a mente che le opportunità di finanziamento a fondo perduto variano in base alle regioni, alle leggi e alle opportunità esistenti. Per questo è importante verificare sui siti web delle istituzioni pubbliche, delle regioni o di Invitalia i dettagli sui finanziamenti disponibili per le imprese.

Come accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2024

Per accedere ai finanziamenti a fondo perduto 2024, ci sono alcuni passi fondamentali da seguire:

  1. Conosci il bando di finanziamento e assicurati di soddisfare i requisiti: prima di iniziare a preparare la richiesta, è importante che tu conosca i dettagli del bando di finanziamento e che verifichi di soddisfare i requisiti per poter presentare la richiesta.
  2. Prepara un business plan solido: un business plan completo e ben strutturato è fondamentale per convincere gli enti erogatori dei fondi che il tuo progetto è meritevole di finanziamento.
  3. Evidenzia la capacità di rendicontazione: gli enti erogatori dei fondi vorranno sapere come intendi utilizzare i fondi e come ne renderai conto, quindi è importante fornire una chiara descrizione dei costi e delle attività previste nel progetto, nonché un piano di rendicontazione credibile.
  4. Fai una richiesta di finanziamento dettagliata: presentare una richiesta dettagliata e completa, inclusi i documenti richiesti dal bando, può aumentare le possibilità di successo nell’ottenere i finanziamenti.
  5. Rivolgiti a professionisti del settore per aiutarti a compilare la documentazione e a fare una richiesta di finanziamento completa: il processo di richiesta di finanziamenti a fondo perduto può essere complesso, quindi è importante rivolgersi a consulenti esperti per assicurarsi di compilare la documentazione in modo corretto e presentare una richiesta completa ed efficace.
  6. Sii persistente e preparato per eventuali modifiche: il processo di richiesta di finanziamenti a fondo perduto può essere lungo e complesso, quindi è importante essere pronti a fare eventuali modifiche alla richiesta e a fornire ulteriori informazioni richieste.

Ricorda, l’aiuto di esperti del settore è fondamentale per massimizzare le possibilità di successo nell’ottenere i finanziamenti a fondo perduto 2024.

Quali sono i finanziamenti a fondo perduto del 2024: i bandi aperti a cui puoi partecipare

I finanziamenti a fondo perduto 2024 per imprese e start-up rappresentano un’occasione importante per ottenere un supporto economico per la tua attività. Tuttavia, la procedura per accedere a questi fondi può essere complessa e presentare difficoltà.

Per questo motivo, è fondamentale rivolgerti ad esperti di finanza agevolata che possono fornirti assistenza nella compilazione della domanda e nell’interpretazione delle norme e dei requisiti richiesti.

Questi fondi potranno essere utilizzati per coprire le spese legate all’avvio o alla crescita della tua attività, come ad esempio l’acquisto di attrezzature o la formazione del personale.

Nei paragrafi successivi verranno elencati i principali bandi di finanziamento disponibili, quelli che ti permetteranno di accedere ai fondi senza necessariamente doverli restituire.

Resto al Sud 2024

Resto al Sud è un bando di agevolazioni per le imprese e i giovani professionisti del Sud e del Centro Italia.
Il bando, promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, offre finanziamenti a fondo perduto, finanziamenti agevolati e agevolazioni fiscali per la creazione di nuove attività imprenditoriali e per l’ampliamento e la modernizzazione di quelle esistenti.

Il bando mira a stimolare lo sviluppo economico delle regioni del Mezzogiorno e del Centro Italia e a contrastare la fuga dei giovani talenti verso altre regioni o altri paesi. Si tratta, come forse sai, di uno dei finanziamenti a fondo perduto 2024 più apprezzati e sfruttati.

Leggi gli approfondimenti del bando Resto al Sud 2024

Smart&Start Italia 2024

Smart&Start Italia è un bando del Ministero dello Sviluppo Economico italiano gestito da Invitalia, che mira a supportare la nascita e lo sviluppo delle startup innovative.

Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti agevolati e a fondo perduto per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di sviluppo e consolidamento delle attività delle startup innovative.

Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici.

Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 1.5 milioni di euro per ogni progetto. Smart&Start Italia mira a sostenere lo sviluppo delle start up innovative in Italia, favorendo l’espansione dell’economia digitale e la crescita dell’occupazione.

Leggi gli approfondimenti del bando Smart&Start Italia 2024

Cultura Crea 2024

Cultura Crea è un bando promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo e gestito da Invitalia, che mira a sostenere la creazione, la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia.

Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie. Il bando è rivolto a enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative.

Il bando prevede finanziamenti a fondo perduto fino al 100% per le spese ammissibili, con un finanziamento a fondo perduto massimo di 200.000 euro per ogni progetto. Un’occasione da studiare con attenzione se stai analizzando tutti i migliori bandi di finanziamento a fondo perduto 2024.

Cultura Crea mira a sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, favorendo l’accesso dei cittadini alla cultura e la valorizzazione del patrimonio culturale del paese.

Leggi gli approfondimenti del bando Cultura Crea 2024

Cultura Crea Plus 2024

Cultura Crea Plus è un bando del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo che mira a finanziare progetti nei campi della cultura, delle arti, dello spettacolo, dell’editoria, dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie.

Il bando offre finanziamenti a fondo perduto per enti pubblici, privati, associazioni, fondazioni, imprese culturali e creative, con un contributo massimo di 200.000 euro per progetto e una copertura fino al 100% delle spese ammissibili.

La finalità di Cultura Crea Plus è quella di sostenere la produzione e la diffusione della cultura e delle arti in Italia, offrendo maggiori opportunità e risorse per i beneficiari rispetto alla versione base del bando.

Nuove Imprese a Tasso Zero ON 2024

Nuove Imprese a Tasso Zero ON è un bando di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, che mira a sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia.

Il bando prevede l’erogazione di finanziamenti a tasso zero per la copertura dei costi per la realizzazione di progetti di avvio d’impresa e di consolidamento delle attività delle nuove imprese.

Il bando è rivolto a giovani imprenditori, startup innovative, PMI innovative, spin-off universitari, start-up incubate e acceleratrici. Il bando prevede finanziamenti a tasso zero fino al 70% per le spese ammissibili, con un contributo massimo di 2 milioni di euro per ogni progetto.

Nuove Imprese a Tasso Zero On mira a supportare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese in Italia, favorendo l’occupazione e l’espansione dell’economia del paese.

Leggi gli approfondimenti del bando Nuove imprese a Tasso Zero ON

Fondo Impresa Donna 2024

Fondo Impresa Donna è un fondo di investimento dedicato alle piccole e medie imprese a conduzione femminile. Il fondo mira a supportare l’espansione e lo sviluppo delle imprese a prevalente partecipazione femminile attraverso l’investimento in capitale di rischio o in prestiti.

Caratteristiche che non devono meravigliare: molti finanziamenti a fondo perduto 2024 sono rivolti alle donne per incentivare l’imprenditoria femminile e colmare il gap occupazionale tra i sessi.

Il Fondo Impresa Donna può essere un’ottima opzione per coloro che desiderano investire in un’impresa a prevalente partecipazione femminile e sostenere l’empowerment femminile.

Leggi gli approfondimenti del bando Fondo Impresa Donna 2024

Fondo PMI Creative 2024

Il Bando Fondo PMI Creative è un programma di finanziamento destinato alle piccole e medie imprese (PMI) che operano nel settore creativo e culturale. Il bando è stato istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, e con il sostegno del Fondo Europeo per gli Investimenti.

Il Bando Fondo PMI Creative mira a sostenere lo sviluppo delle PMI del settore creativo e culturale, con un particolare focus su innovazione e digitalizzazione. Le PMI interessate possono presentare la propria domanda di finanziamento per ricevere un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento, nonché un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software.

Il bando Fondo PMI Creative, uno dei più interessanti tra i finanziamenti a fondo perduto 2024, è aperto a tutte le PMI che operano nel settore creativo e culturale, come ad esempio: design, moda, architettura, editoria, audiovisivo, musica, arti visive, teatro, danza, circo, artigianato artistico, beni culturali, turismo culturale e creativo.

Per poter partecipare al bando è necessario presentare domanda di finanziamento entro la scadenza stabilita e soddisfare i requisiti richiesti dal bando, tra cui ad esempio: avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita e avere un progetto di investimento idoneo per il settore creativo e culturale.

Leggi gli approfondimenti del bando Fondo PMI Creative 2024

Contratto di Sviluppo 2024

Il Bando Contratto di Sviluppo è un programma di finanziamento per le piccole e medie imprese (PMI) italiane. E’ stato istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Il bando ha l’obiettivo di supportare le PMI nella realizzazione di progetti di investimento e sviluppo aziendale, con un focus sull’innovazione, la digitalizzazione e la competitività.

Il Bando Contratto di Sviluppo offre un contributo a fondo perduto per la realizzazione di progetti di investimento e un contributo a tasso agevolato per la copertura dei costi per la formazione e l’acquisto di attrezzature e software. Per partecipare al bando le imprese devono presentare un progetto di investimento che preveda una serie di attività specifiche, ad esempio: acquisto di attrezzature, costruzione o ristrutturazione di immobili, sviluppo di nuovi prodotti o processi, acquisizione di brevetti o marchi.

Per poter partecipare al bando Contratto di Sviluppo è necessario soddisfare i requisiti richiesti dal bando tra cui avere sede legale e operativa in Italia, essere una PMI regolarmente costituita, avere un progetto di investimento idoneo e rispettare i requisiti di spesa e di fatturato.

Leggi gli approfondimenti del bando Contratto di Sviluppo 2024

Finanziamenti a fondo perduto 2024: chi se ne occupa e perché rivolgersi agli esperti

Rivolgersi a consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto è fondamentale per comprendere meglio le opportunità disponibili, per scegliere i fondi giusti per i propri progetti e per sfruttarli al meglio.

I consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto sono in grado di aiutare le imprese a:

  • Identificare i bandi di finanziamento più adatti alle esigenze dell’impresa o della start-up
  • Preparare la documentazione necessaria per la richiesta del finanziamento
  • Aiutare nell’elaborazione del Business Plan
  • Assistere nel monitoraggio del progetto una volta ottenuti i fondi
  • Guidare l’impresa attraverso il processo di richiesta e rendicontazione del finanziamento

Inoltre, i consulenti esperti sono in grado di fornire informazioni dettagliate e supporto continuo per garantire che le imprese rispettino tutti i requisiti e le scadenze necessarie per ottenere e utilizzare i fondi in modo efficace.

In generale, rivolgersi a consulenti esperti in finanziamenti a fondo perduto aumenta notevolmente le possibilità di successo nell’ottenimento dei fondi e l’utilizzo efficace degli stessi, aumentando così le probabilità di crescita e successo per la tua impresa o start-up.

In sintesi, i finanziamenti a fondo perduto 2024 sono un’ottima possibilità per le aziende che cercano di superare le difficoltà economiche causate dalla pandemia o altri problemi. Ma per ottenere questi fondi è importante sapere come presentare la propria richiesta e soddisfare i requisiti necessari.
Ti invitiamo a contattarci per discutere della tua situazione specifica, condividere eventuali dubbi o commentare questo articolo. Siamo qui per aiutarti a ottenere i fondi di cui hai bisogno per far crescere il tuo business o per superare le difficoltà attuali.
Non perdere questa occasione, entra subito in azione!

FAQ Finanziamenti a Fondo Perduto

Cos’è un finanziamento a fondo perduto?

Un finanziamento a fondo perduto è un contributo economico che viene concesso a una persona fisica o giuridica, senza l’obbligo di restituzione. In altre parole, è un finanziamento che non deve essere rimborsato.

Chi può richiedere un finanziamento a fondo perduto 2024?

La possibilità di richiedere un finanziamento a fondo perduto dipende dalle politiche e dai criteri stabiliti dalle istituzioni che lo concedono. In genere, i finanziamenti a fondo perduto 2024 sono rivolti alle imprese, ai liberi professionisti e alle organizzazioni non profit, ma è sempre importante verificare i requisiti specifici per ciascun bando.

Quali sono i vantaggi di un finanziamento a fondo perduto?

I vantaggi di un finanziamento a fondo perduto sono diversi. In primo luogo, non c’è l’obbligo di restituzione del denaro. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto possono essere utilizzati per sostenere le attività dell’impresa o dell’organizzazione, senza dover affrontare gli interessi sui prestiti.

Come si può trovare un finanziamento a fondo perduto?

I finanziamenti a fondo perduto 2024 sono spesso concessi da enti pubblici, come regioni, province o comuni, oppure da organizzazioni non profit. Per trovare i finanziamenti a fondo perduto disponibili, si può consultare il sito web delle istituzioni che li concedono o rivolgersi a un professionista del settore.

Quali sono i criteri per valutare un bando per un finanziamento a fondo perduto?

I criteri per valutare un bando per un finanziamento a fondo perduto possono variare, ma in genere vengono considerati la congruenza del progetto con gli obiettivi del bando, la qualità della documentazione presentata, la sostenibilità economica e la fattibilità tecnica del progetto proposto.

Quali sono le differenze tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato?

La principale differenza tra un finanziamento a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato è che quest’ultimo prevede l’obbligo di restituzione del denaro, anche se a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di un prestito tradizionale. Inoltre, i finanziamenti a tasso agevolato sono spesso concessi da banche o istituti finanziari, mentre i finanziamenti a fondo perduto sono concessi da enti pubblici o organizzazioni non profit.

Quali sono i limiti dei finanziamenti a fondo perduto 2024?

I finanziamenti a fondo perduto sono spesso limitati dal budget disponibile per il bando e dal numero di richieste presentate. Inoltre, i finanziamenti a fondo perduto non coprono necessariamente tutte le spese del progetto, e possono essere concessi solo per specifiche attività o obiettivi.

Come si può presentare una domanda per un finanziamento a fondo perduto?

Per presentare una domanda per un finanziamento a fondo perduto, è necessario seguire le istruzioni specifiche del bando, che possono essere consultate sul sito web dell’ente che lo concede. In genere, la domanda deve essere corredata da una documentazione dettagliata sul progetto e sulla situazione economica dell’impresa o dell’organizzazione richiedente.

Quali sono le tempistiche per ottenere un finanziamento a fondo perduto?

Le tempistiche per ottenere un finanziamento a fondo perduto dipendono dalla scadenza del bando e dai tempi di valutazione delle domande. In genere, il processo di valutazione può richiedere diversi mesi, ma è importante controllare le informazioni specifiche sul sito web dell’ente che concede il finanziamento.

Cosa succede se la domanda di finanziamento a fondo perduto viene respinta?

Se la domanda di finanziamento a fondo perduto viene respinta, è possibile rivolgersi all’ente che lo concede per avere ulteriori informazioni sui motivi del rifiuto e per capire se ci sono altri finanziamenti disponibili. In alternativa, si può considerare l’opzione di un prestito a tasso agevolato o di un finanziamento privato.

Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024: tutte le info

Il Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024 è uno dei bandi Invitalia più attesi, perché arriva a coprire il 35% delle spese per piani di investimento estremamente onerosi (dai 500 mila euro ai 10 milioni) e perché si rivolge a un settore, quello turistico, che è notoriamente caratterizzato da una notevole vivacità e che ha spesso bisogno di investire e innovarsi per rimanere competitivo.

Ristrutturazioni immobiliari, digitalizzazione, riqualificazione ambientale, efficientamento, sono molti gli interventi che possono beneficiare dei contributi previsti dal Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024. Andiamo ora ad approfondire questa misura, verificando quali siano i beneficiari, quali le scadenze che bisogna rispettare, che spese possono essere finanziate e come funziona l’agevolazione.

Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024: i beneficiari

A chi si rivolge il Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024? I beneficiari dell’agevolazione sono imprese dei comparti ricettivo, turistico, ricreativo e fieristico. Più nel dettaglio, ci riferiamo a strutture come alberghi, agriturismi, complessi termali, stabilimenti balneari e parchi turistici.

Insomma, per dirla con parole povere, il Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024 guarda a tutte le imprese che operano nell’ambito dei servizi di ospitalità, includendo tutti i principali attori della filiera turistica (sempre centrale nell’economia del nostro Paese).

Ovviamente, la mole di investimenti necessaria per richiedere l’agevolazione fa sì che il Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024 si rivolga prevalentemente alle grandi realtà, o comunque solo a quelle che possono pianificare e realizzare investimenti milionari.

Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024: che finanzia

Sono veramente tantissimi gli interventi finanziabili con i contributi erogati dal Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024. Per essere più precisi, parliamo delle seguenti azioni:

  • Acquisto di arredi;
  • Investimenti per la digitalizzazione;
  • Riqualificazione antisismica;
  • Rimozione delle barriere architettoniche;
  • Efficientamento energetico;
  • Realizzazione di piscine termali e acquisto di attrezzature utili per lo svolgimento delle attività termali.

Il Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024 è estremamente interessante perché consente di destinare fino al 50% delle spese per opere murarie. Una percentuale elevatissima, molto più alta di molti finanziamenti agevolati e a fondo perduto.

Per quel che riguarda le altre voci di spesa, il Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024 consente di spendere il 2% del totale per la progettazione, il 5% per lavori sul suolo aziendale e un ulteriore 5% per interventi volti alla digitalizzazione. La restante parte dell’importo può essere speso su altre voci rilevanti, come l’acquisto di attrezzature e impianti.

Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024: il contributo

Occhio! Il Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024 è un finanziamento che guarda a piani di investimento molto corposi. Il contributo, infatti, eroga contributi diretti alla spesa che coprono il 35% delle spese per interventi compresi tra i 500 mila euro e i 10 milioni.

Come detto in precedenza, l’agevolazione riguarda gli investimenti in digital, sostenibilità ambientale e riqualificazione ambientale.

In aggiunta a ciò, non bisogna dimenticare che il Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024 prevede l’erogazione di un finanziamento agevolato a 15 anni da parte di Cassa Depositi e Prestiti.

Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024: domanda e scadenze

Le domande per il Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024 devono essere presentate nel mese di luglio, più precisamente tra le ore 12:00 del 1° luglio 2024 ed entro il 31 luglio 2024 alle ore 12:00.

Per quel che attiene alla modulistica, invece, questa è disponibile già dal 30 maggio 2024 (sempre ore 12:00). Per scaricare i moduli basterà cercarli nella sezione dedicata del sito internet Invitalia (www.invitalia.it).

Sempre sul portale web sarà possibile compilare la domanda per accedere al Fondo Rotativo Imprese Turistiche 2024. La procedura (esclusivamente elettronica) può presentare elementi di complessità, pertanto è consigliabile chiedere l’aiuto di un consulente esperto.

Fondo perduto fiere Piemonte per imprese artigiane

Non sono pochi i contributi a fondo perduto che agevolano la partecipazione a eventi fieristici nazionali e internazionali. È il caso, tra gli altri, del fondo perduto fiere Piemonte, che concede fino a 5 mila euro a fondo perduto per le imprese artigiane piemontesi. Ora capiamo insieme chi può ottenere l’agevolazione, quando inviare la domanda, quanto è possibile ottenere e quali spese possono essere coperte dal contributo.

Fondo perduto fiere Piemonte: chi può accedervi

Facilissimo individuare i beneficiari del fondo perduto fiere Piemonte: possono presentare la domanda per accedere al contributo tutte le imprese artigiane che insistono sul territorio regionale piemontese.

Per essere ammissibile, la richiesta di contributo deve riguardare la partecipazione ad eventi fieristici come espositore diretto e in presenza. Inoltre, chi accede al fondo perduto fiere Piemonte dovrà esporre durante l’evento una comunicazione in cui viene data evidenza del fatto di aver beneficiato dell’agevolazione.

Fondo perduto fiere Piemonte: che spese copre

Il fondo perduto fiere Piemonte copre le spese relative alla partecipazione ad eventi fieristici (di caratura sia nazionale che internazionale) che si terranno in Italia entro il 31 dicembre 2024. Le fiere per le quali si richiede il contributo devono essere inserite nel Calendario fieristico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Scendendo più nel dettaglio, il fondo perduto fiere Piemonte copre le spese relative all’allestimento dell’area espositiva, alla locazione della stessa e al pagamento della quota di iscrizione.

Fondo perduto fiere Piemonte: gli importi

Per il fondo perduto fiere Piemonte sono stati stanziati ben 196 mila euro, una cifra non irrisoria se si pensa che ciascun contributo a fondo perduto può avere un importo compreso tra i 2 mila e i 5 mila euro (sempre da considerarsi al netto di IVA).

Fondo perduto fiere Piemonte: scadenza del bando

Ultimo ma non ultimo, le scadenze: per accedere al fondo perduto fiere Piemonte c’è tempo fino all’esaurimento delle risorse economiche stanziate o, in ogni caso, entro il 4 novembre 2024 alle ore 12:00. Se sei interessato ad agevolazioni come questa, dai un’occhiata anche ad altri finanziamenti a fondo perduto.

Resto al Sud 2.0: le novità del nuovo bando

Era nell’aria da tempo, ma oggi appare chiaro che Resto al Sud 2024 sia destinato a subire una trasformazione abbastanza radicale. Quello che indubbiamente è stato uno dei finanziamenti a fondo perduto più sfruttati degli ultimi anni rischia infatti di subire modifiche importanti, in parte anticipate del Decreto Coesione approvato il 30 aprile 2024. Ecco quindi che è in arrivo Resto al Sud 2.0, andiamo a vedere quali dovrebbero essere le principali novità.

Resto al Sud 2.0: le novità

Resto al Sud 2.0 dovrebbe prevedere importanti novità. Stando a quanto riportato dalla bozza contenuta nell’ultimo Decreto Coesione, infatti, il bando dovrebbe cambiare radicalmente soprattutto rispetto ai seguenti punti:

  • L’età dei beneficiari dovrebbe tornare ad essere inferiore ai 35 anni: finisce, quindi, l’era delle agevolazioni per gli over 35 (un motivo in più per affrettarsi se si vuole ottenere il contributo);
  • La percentuale del contributo a fondo perduto dovrebbe salire fino al 75% delle spese ammissibili. Volendo essere più precisi, Resto al Sud 2.0 prevederebbe le seguenti casistiche: 70% di fondo perduto per i programmi di spesa fino a 200 mila euro, 75% per programmi di spesa con importi minori, fino a 120 mila euro;

Resto al Sud 2.0: il voucher di avvio

Altra novità presente nella bozza di Resto al Sud 2.0 è quella relativa al voucher di avvio: un contributo a fondo perduto che il beneficiario potrà spendere per l’acquisto di apparecchiature, beni, strumenti e servizi.

Questo voucher dovrebbe avere importo variabile:

  • 40 mila euro per l’acquisto di apparecchiature normali;
  • 50 mila euro se si sceglie di comprare beni e servizi innovativi o green.

Resto al Sud 2.0: i dubbi

Resto al Sud 2.0 non è stato ancora presentato ufficialmente. La bozza approvata, infatti, potrebbe subire ulteriori modifiche o stravolgimenti. Intanto però restano alcuni dubbi, soprattutto rispetto al restante 30% (o 25%, come dicevamo pochi paragrafi più su) dell’importo del progetto finanziato. Non è del tutto chiaro, infatti, se la restante parte delle spese potrà essere finanziata con un contributo a tasso agevolato (anche tasso zero) o se dovrà essere coperta dal beneficiario con fondi propri.

Bando Sicilia che piace 2024: fondo perduto fino a 20 mila euro

Il bando Sicilia che piace 2024 finanzia con contributi a fondo perduto fino a 20 mila euro le azioni di valorizzazione dei prodotti regionali siciliani. Un’agevolazione utilissima per molte realtà associative del territorio, che si innesta nel ventaglio di finanziamenti a fondo perduto messo a disposizione dalla Regione Sicilia. Andiamo ora a vedere chi sono i beneficiari, quando presentare la domanda e cosa è possibile finanziare con i fondi del bando Sicilia che piace 2024.

Bando Sicilia che piace 2024: chi può ottenere i fondi

Il bando Sicilia che piace 2024 non consente a tutti di presentare la domanda per l’ottenimento dei fondi. Possono beneficiare dell’agevolazione, infatti, solo le seguenti categorie:

  • I rappresentanti legali delle Associazioni di Categoria regionali riconosciute a livello nazionale;
  • I rappresentanti legali delle ONLUS iscritte al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore o all’elenco permanente dell’Agenzia delle Entrate. In entrambi i casi, però, queste devono avere sede operativa nel territorio regionale siciliano.

Quali sono i settori finanziati dal bando Sicilia che piace 2024?

Sono molti i settori interessati dal bando Sicilia che piace 2024:

  • artigianato;
  • economia del mare;
  • agroalimentare;
  • nautica;
  • moda;
  • oreficeria;
  • ICT (tecnologie dell’informazione e della comunicazione);
  • meccatronica;
  • domotica e edilizia green.

Non rientrano nell’agevolazione le iniziative che riguardano la pesca, la produzione agricola primaria e il turismo.

Bando Sicilia che piace 2024: cosa fare con i fondi

Promozione e valorizzazione dei prodotti del territorio regionale, deve essere questo l’obiettivo dei progetti che saranno finanziati con il bando Sicilia che piace 2024. Coloro che risulteranno essere in possesso dei requisiti di ammissibilità, infatti, verranno poi valutati in base alla qualità e alla realizzabilità dei progetti presentati.

Ciascun progetto può prevedere una moltitudine di azioni, purché esse siano coerenti con le finalità del bando Sicilia che piace 2024. Per esempio, con i fondi del contributo, sarà possibile:

  • Realizzare campagne di marketing e comunicazione;
  • Partecipare a fiere ed eventi promozionali;
  • Organizzare eventi volti a valorizzare i prodotti del territorio.

Insomma, per dirla in parole povere, l’agevolazione va a finanziare tutto ciò che possa rappresentare una vetrina per i prodotti siciliani sui mercati extraregionali.

Bando Sicilia che piace 2024: quanto si può ottenere

Il bando Sicilia che piace 2024, come abbiamo avuto modo di dire poche righe più su, eroga contributi a fondo perduto fino a 20 mila euro (a copertura di massimo l’80% del costo del progetto presentato dal beneficiario). La misura è alimentata da uno stanziamento di fondi complessivo pari a 300 mila euro.

Bando Sicilia che piace 2024: date e scadenze

Il bando Sicilia che piace 2024 è attivo nella finestra che va dal 3 maggio 2024 fino al 16 maggio 2024 (ore 24:00). Un’occasione da cogliere al volo, magari facendo ricorso all’aiuto di un esperto di finanza agevolata, che possa aumentare le chance di ottenere il contributo a fondo perduto. L’avviso con tutte le info sul bando Sicilia che piace 2024 sono disponibili su sito internet della Regione Sicilia.

 

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