FISCO OGGI
Dichiarazione 2024, 13 guide la bussola per tutte le agevolazioni
30 Maggio 2024
Spese sanitarie, interessi sul mutuo prima casa, contributi previdenziali, premi assicurativi e bonus edilizi, una raccolta dell’Agenzia illustra tutto ciò che occorre sapere sugli sconti del Fisco
Istruzioni a portata di mano per la dichiarazione dei redditi 2024 con la raccolta “Tutte le agevolazioni della dichiarazione 2024” da oggi, 30 maggio 2024, online nella sezione L’Agenzia informa del sito delle Entrate. Per agevolare la consultazione, a ogni tema è dedicata una guida, per un totale di 13 mini fascicoli navigabili e scaricabili singolarmente.
Eccoli nel dettaglio:
- Aspetti generali
- Spese sanitarie
- Interessi passivi mutui
- Spese istruzione
- Erogazioni liberali
- Premi assicurazione
- Contributi previdenziali e assistenziali
- Altre detrazioni e deduzioni
- Crediti d’imposta
- Recupero patrimonio edilizio
- Riqualificazione energetica
- Bonus mobili ed elettrodomestici
- Superbonus
Ogni materia è affrontata anche sotto il profilo degli obblighi di produzione documentale. Sono, quindi, indicati i documenti che i contribuenti devono presentare al Centro di assistenza fiscale (Caf) o al professionista abilitato e le modalità di conservazione di tale documentazione da parte di Caf e professionisti per la successiva produzione all’Amministrazione finanziaria.
In particolare, la raccolta scioglie ogni dubbio su:
- visto di conformità, redditi e ritenute certificati dai sostituti d’imposta, oneri e spese per i quali spetta una detrazione dall’imposta lorda contenuti nel Quadro E (“Oneri e spese”) del modello di dichiarazione dei redditi 730/2024
- oneri e spese per i quali spetta una deduzione dal reddito complessivo
- crediti d’imposta
- detrazioni pluriennali relative a immobili (recupero del patrimonio edilizio, Sisma bonus, bonus verde, bonus facciate, Ecobonus e Superbonus)
- altre detrazioni
- versamenti in acconto e riporto dell’eccedenza dalla precedente dichiarazione.
Le 13 guide, oltre a proporsi come un manuale operativo per cittadini, Caf e professionisti, rappresentano anche una bussola per tutti gli uffici delle Entrate per orientare in maniera uniforme anche le attività tipiche della fase di controllo formale delle dichiarazioni.
In particolare, i fascicoli racchiudono le indicazioni fornite dall’Agenzia delle entrate con le circolari n. 7/2017, n. 7/2018, n. 13/2019, n. 19/2020, n. 7/2021), nn. 24 e 28 del 2022, nn. 14, 15 e 17 del 2023 e le novità normative intervenute per l’anno d’imposta 2023.
I chiarimenti sono forniti con riferimento ai documenti di prassi ancora attuali e delle modifiche normative intervenute, e alla luce delle risposte ai quesiti posti dai contribuenti – in sede di interpello o di consulenza giuridica – e dai Caf e professionisti abilitati per le questioni affrontate in sede di assistenza.
Particolare attenzione è dedicata all’elencazione della documentazione, comprese le dichiarazioni sostitutive, che i contribuenti devono produrre e che i Centri di assistenza fiscale o i professionisti abilitati devono verificare, prima di apporre il visto di conformità, e conservare.
Al riguardo, viene specificato che, come chiarito nelle circolari su richiamate, in sede di controllo documentale possono essere richiesti soltanto i documenti specificatamente previsti, salvo casi non contemplati. La regola vale anche per i pagamenti.
Le Entrate precisano che nulla cambia in merito al potere di controllo dell’Amministrazione nei confronti dei contribuenti riguardo alla sussistenza dei requisiti soggettivi di accesso alle diverse agevolazioni fiscali, e sulle dichiarazioni sostitutive presentate dai contribuenti stessi.
Per agevolare l’operato degli operatori ma anche dei cittadini, il manuale riporta in allegato un elenco esemplificativo delle dichiarazioni che possono essere rese dal contribuente per attestare le condizioni soggettive rilevanti ai fini del riconoscimento di oneri deducibili, detraibili o crediti d’imposta.
Per quanto riguarda i bonus edilizi, infine, l’Agenzia delle entrate ricorda che non interpreta la normativa edilizia né può effettuare alcuna valutazione, ad esempio, riguardo alla qualificazione dell’intervento edilizio oppure alle conseguenze derivanti da un eventuale “disallineamento” in materia di inquadramento urbanistico degli interventi edilizi derivante dalla applicazione delle leggi regionali rispetto al Testo unico dell’edilizia (Dpr n. 380/2001).
Fonte: Fisco Oggi
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