Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Agevolazioni
News aste
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


Oltre a tante facce nuove, tra i 291 candidati (anzi 290) alle elezioni politiche a San Marino c’è anche qualche ritorno.

È il caso di Monica Bollini, consigliere dal 2001 al 2008 prima nel Partito Socialista e poi creando il Partito Sammarinesi per la Libertà. L’abbiamo incontrata per porgerle qualche domanda.

Perché ha scelto di tornare nell’agone politico dopo così tanto tempo?

“La scelta di candidarmi è stata dettata dalla volontà di poter dare il mio contributo nelle scelte di politica economica del nostro Paese, poiché considerò l’aspetto economico uno dei temi fondamentali per uno Stato. Non dimentichiamo infatti che per uno Stato il reperimento delle risorse finanziarie sono necessarie per effettuare gli investimenti, per garantire lo stato sociale, la sanità pubblica, l’istruzione dei nostri giovani e per sostenere il debito pubblico che San Marino ha contratto negli ultimi anni”.

Come le sembra cambiata la politica in questi anni?

“Ho notato che si è acuita la disaffezione delle persone nei confronti della politica e questo è un aspetto che un politico deve tenere in forte considerazione. Anche qui, è necessario avvicinare i giovani alla politica attraverso un loro coinvolgimento attivo con l’ascolto delle loro posizioni ed idee sul futuro della Repubblica, un futuro in cui devono diventare protagonisti.

La disaffezione purtroppo è anche dovuta al fatto che si è voluto in tutti questi anni far passare il messaggio che i “politici sono tutti uguali” “tutti responsabili nessun responsabile” e questo ha tolto alla politica quella autorevolezza che invece deve avere per governare un Paese e gestire la cosa pubblica.

La politica deve tornare ad essere protagonista nelle scelte che le competono per il futuro del Paese garantendo in primis la separazione dei poteri dello Stato onde evitare condizionamenti pericolosi che minano la democrazia di un Paese ed il sano e corretto funzionamento degli apparati statali”.

Qual è il tema che più le sta a cuore parlando di res publica?

“Chi riceverà fiducia dai cittadini e sarà chiamato a far parte del Consiglio Grande e Generale e a governare il Paese ha l’obbligo ed il dovere di perseguire il bene comune ossia il bene della collettività che gli è stata affidata. Chi si discosta da questo principio, che deve essere il modo di operare del politico che gestisce la cosa pubblica, mette a repentaglio i beni, le persone e le future generazioni del Paese. La politica del consenso come agire politico, rappresenta un cancro per un Paese, perché conduce alla corruzione che spreca le risorse e impoverisce uno stato, fa crescere il popolo nell’ignoranza e non favorisce la crescita economica, sociale, morale e culturale delle persone”.

Lei nei primi anni 2000 fu tra i più strenui sostenitori che puntare tutto sulla piazza finanziaria per San Marino fosse la scelta sbagliata (poi sappiamo tutti come è andata). Oggi vede un possibile ritorno a quella stagione come teme qualcuno?

“La piazza finanziaria così com’era stata concepita e gestita in passato fu un totale fallimento e rappresentò uno degli aspetti più negativi per San Marino poiché le scelte dei governi di allora determinarono l’isolamento di San Marino dal resto del mondo con l’inserimento nella Black List e tra i Paesi sotto monitoraggio da parte del Moneyval ai fini antiricilaggio. Oggi non vedo un ritorno a quel passato perché la lezione è stata ampiamente recepita.

Occorre invece che il mondo bancario e finanziario torni ad essere un vero e concreto supporto, un partner attivo, per l’economia reale del nostro Paese anche in vista dell’entrata in vigore dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea dove la reciprocità di trattamento con l’esterno deve essere vista come un valore aggiunto e non come un qualcosa da temere. La sana concorrenza porta alla crescita di un Paese dal punto economico, il protezionismo invece porta all’impoverimento, all’isolamento e ad un’economia asfittica”.

Dopo l’esperienza politica ha avuto anche quella dell’associazionismo alla guida di Osla. Che esperienza è stata?

“È stata un’esperienza estremamente positiva e altamente qualificante perché ho avuto l’opportunità di stare a stretto contatto con le imprese, i lavoratori autonomi ed i liberi professionisti e conoscere da vicino le problematiche, le necessità e le aspettative in ogni settore dell’economia sammarinese. L’economia reale del nostro paese è costituita da persone laboriose e instancabili nel loro lavoro, che danno lavoro a tante persone e che contribuiscono ogni giorno al sano sviluppo economico del nostro Paese e sono onorata di averli potuti rappresentare come Presidente di un’Associazione importante come Osla”.

Come sta oggi il tessuto economico delle PMI sammarinesi?

“Il contesto economico sammarinese è costituito da oltre il 90% dalle piccole medie imprese, dai lavoratori autonomi e dai liberi professionisti e nel fare le scelte di politica economica nessun Governo può prescindere da questa realtà e deve quindi agire di conseguenza. Purtroppo l’incredibile burocrazia esistente nel nostro Paese che pesa enormemente sul conto economico di un’azienda ed alcune normative introdotte anche di recente, pesano negativamente e rischiano di mettere a repentaglio in alcuni casi anche la stessa continuità aziendale delle PMI.

È essenziale quindi, quando si adotta una normativa, capire quale impatto questa avrà sul mondo economico in futuro. Faccio un esempio: introdurre delle normative per racimolare nel breve periodo delle entrate perché in quel momento lo stato è in crisi di liquidità, potrebbe minare come in effetti ha minato la sopravvivenza di numerose PMI e, pertanto, la scelta si dimostra scellerata e caratterizzata da incompetenza nonché da una scarsa conoscenza del nostro tessuto economico.

Non dimentichiamo mai che per concorrere alla formazione del bilancio dello Stato e al PIL del nostro Paese sono necessari tutti gli Operatori Economici, di qualsiasi dimensione essi siano: si potrà quindi non tenere conto dell’oltre il 90%?”.

Cosa dovrebbe fare, a questo proposito, San Marino dal punto di vista economico?

“Solo attraverso l’iniziativa privata che crea posti di lavoro, con il mantenimento delle imprese esistenti e l’attrazione di nuovi investitori ed insediamenti, si possono reperire le risorse per evitare di indebitarsi ulteriormente. Occorre creare altresì le condizioni affinché i nostri giovani decidano di fare impresa a San Marino: purtroppo nell’ultimo periodo abbiamo assistito alla diminuzione del numero di attività nelle libere professioni e delle aziende individuali. Questo è sintomatico per capire che il nostro sistema non è più competitivo anche solo rispetto alla vicina Italia che con il sistema del regime dei minimi/forfettario consente ai giovani un’imposizione fiscale e contributiva di gran lunga inferiore rispetto a quella attualmente prevista a San Marino e questo fa perdere fatturato, reddito e investimenti al nostro sistema Paese con incidenza negativa sul nostro PIL. Oggi aprire e mantenere un’attività a San Marino da parte di un giovane è troppo oneroso ed è necessario quindi intervenire con specifiche normative se non vogliamo assistere ad una desertificazione economica”.

 

Davide Giardi

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui