L’anno dei bonus: ecco quali restano e come richiederli #finsubitoagevolazioni

Cambiano con il nuovo anno bonus e sgravi destinati alle famiglie. A partire da revisioni e addii importanti, come lo stop al trimestre anti-inflazione, con il paniere di beni a prezzi bloccati o scontati. Fine anche per il bonus occhiali, un buono da 50 euro per cittadini con Isee inferiore a 10mila euro. Stop anche per il bonus decoder Tv così come pure al bonus Iva case “green” (detrazione Irpef del 50% sull’Iva per l’acquisto di case di classe A e B). Non esisteranno più gli sconti per i giovani under 36 che acquistano casa: dal 1° gennaio torneranno a pagare imposta catastale, ipotecaria e di registro sulla compravendita, l’imposta sostitutiva sul mutuo. Addio anche ad App18, il bonus da 500 euro per i neo-maggiorenni da spendere in libri, musica, eventi culturali, che cambia formula e verrà assegnata in base a reddito e merito. Sono stati invece prorogati, revisionati o introdotti ex novo una serie di incentivi che, secondo Assoutenti, valgono complessivamente 2,13 miliardi (senza contare i bonus edilizi). Molte misure erano attese, come il bonus mamme lavoratrici. Tuttavia, sono state accompagnate da paletti che escluderanno una larga platea di potenziali beneficiari.

Bonus mamme lavoratrici e asili

Fra le novità principali di quest’anno c’è il bonus mamme lavoratrici. È limitato a donne con più di due figli e con contratto a tempo indeterminato, anche part-time (escluse le lavoratrici domestiche). La busta paga sarà più pesante, fino a 250 euro in più al mese, per circa 800mila mamme lavoratrici con tre figli o più: per le titolari di contratto a tempo indeterminato è previsto un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore per il triennio 2024-26 fino al 18esimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3mila euro, riparametrato su base mensile. Per le lavoratrici madri con due figli per il solo 2024 è previsto lo stesso sgravio fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Sempre in tema di famiglia e figli, nell’elenco dei bonus 2024 c’è quello per l’asilo nido. Per i nuclei familiari con un valore Isee fino a 40.000 euro, nei quali sia già presente almeno un figlio di età inferiore ai 10 anni, l’esborso per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati sale a 2.100 euro annui.

Carte spesa, bollette, trasporti, psicologo e mutui

Per i cittadini con Isee sotto ai 15mila euro è prevista la Carta spesa «Dedicata a te» da utilizzare per l’acquisto di beni alimentari e di prima necessità. Tra gli incentivi c’è anche il contributo straordinario su bollette luce: valido per i primi tre mesi del 2024, questo bonus spetta solo ai titolari di Bonus Sociale Elettrico per disagio economico, con importo diversificato in base al numero dei componenti del nucleo familiare. Il bonus trasporti (contributo da 60 euro per abbonamenti ai mezzi pubblici) sarà riservato ai possessori della card “Dedicata a te”.

Invece la “Carta cultura” e la “Carta del merito”, entrambe da 500 euro e cumulabili, sostituiscono il bonus App18: la prima è destinata ai 18enni con Isee massimo di 35mila euro, la seconda card è indirizzata a chi si diploma con il massimo dei voti fino al compimento dei 19 anni.

Nel 2024 raddoppia a 10 milioni lo stanziamento per il bonus psicologo. Il contributo avrà un tetto massimo di 1.500 euro per redditi inferiori a 15mila euro, di 1.000 euro per redditi fino a 30mila euro e 500 euro per redditi entro 50mila euro. L’importo copre fino a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia.

Sempre per i giovani, nel nuovo anno è stata inoltre prorogata la garanzia Consap all’80% per gli under36, con Isee familiare inferiore a 40.000 euro.

Bonus edilizi

Ci sono infine anche nel 2024 le detrazioni previste dai bonus edilizi ma con molti cambiamenti. Dopo mesi di polemiche va in soffitta il Superbonus al 110% (e al 90%), sostituito dal Superbonus edilizio al 70% solo per i condomini (al 65% nel 2025). Stop alla maxi-agevolazione per le villette, che potranno comunque beneficiare di altri bonus. L’Eco bonus prevederà una detrazione del 70% per una spesa massima di 40mila euro per i condomini per l’isolamento termico delle parti comuni opache (pareti, coperture ecc.). Resta inoltre per tutto il 2024 la detrazione al 50% per le spese fino a 60mila euro per la sostituzione di serramenti e infissi, schermature solari e caldaie a biomassa. Infine il Sismabonus prevederà una detrazione del 50% (spesa massima di 96mila euro). La detrazione sale al 70 o all’80% se i lavori portano a una riduzione del rischio sismico di 1 o 2 classi.