Da oggi e fino al 31 dicembre del 2024 le imprese che investono quest’anno in beni strumentali nuovi da destinare a strutture produttive del Sud Italia possono richiedere il bonus per il Mezzogiorno. Sempre da oggi è possibile accedere al credito d’imposta per gli investimenti 2023 nelle Zone economiche speciali (Zes) e nelle Zone logistiche semplificate (Zls). Il modello di comunicazione è stato approvato il primo giugno con un provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate. Il modello è stato aggiornato in seguito alla proroga delle agevolazioni disposta dall’ultima Legge di Bilancio (legge 197 del 2022).
In cosa consistono le agevolazioni
Destinatarie del bonus per il Mezzogiorno sono le imprese che acquisiscono, anche mediante contratti di locazione finanziaria, macchinari,impianti o attrezzature destinati a strutture produttive nel territorio delle regioni Basilicata,Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle zone assistite della regione Abruzzo. Anche le aziende operanti nelle Zes (zone delle regioni individuate dalla normativa europea come “meno sviluppate e “in transizione” che includono aree portuali) e nelle Zls(analoghe zone delle regioni “più sviluppate”) beneficiano di speciali condizioni, tra cui,appunto, misure di agevolazione fiscale come il credito d’imposta.
Modulo semplificato
Con l’occasione dell’aggiornamento, il modello è stato semplificato: al posto dei riquadri con le annualità dal 2016 al 2022, infatti, è presente un solo spazio per gli interventi effettuati nell’anno (che andrà indicato sul frontespizio). I soggetti che intendono beneficiare dei crediti d’imposta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2022, invece, dovranno inviare la comunicazione entro il 31 dicembre 2023 utilizzando il vecchio schema di domanda.
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