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L’introduzione della legge di conversione del decreto Salva Conti (D.L. n. 39/2024) ha apportato significative modifiche al panorama dei benefici fiscali in ambito edilizio. Tra le novità più rilevanti si distingue il divieto di cessione delle rate residue relative al superbonus e agli altri bonus edilizi. Questa normativa, entrata in vigore il 29 maggio 2024, incide profondamente sulle modalità di fruizione delle detrazioni fiscali da parte dei contribuenti.

Secondo il comma 7 dell’articolo 4-bis del decreto Salva Conti, non è più possibile optare per la cessione del credito relativamente alle rate residue non ancora utilizzate delle detrazioni fiscali.

Questo riguarda le spese sostenute nel periodo 2020-2023 per interventi agevolati.

Bonus Edilizi coinvolti nel divieto

La nuova legge impatta diversi tipi di detrazioni fiscali legate agli interventi edilizi. Di seguito, una panoramica dei bonus edilizi coinvolti:

  • superbonus: questo incentivo, introdotto per promuovere la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici, non potrà più beneficiare della cessione del credito per le rate residue
  • detrazione Irpef del 50% per interventi di recupero del patrimonio edilizio (c.d. bonus ristrutturazione 50%): anche questo incentivo, che supporta la ristrutturazione degli edifici esistenti, è soggetto al nuovo divieto di cessione delle rate residue
  • detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di unità immobiliari in edifici ristrutturati: l’acquisto di immobili ristrutturati non potrà più godere della cessione del credito per le rate non ancora utilizzate
  • detrazione Irpef del 50% per la realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali: le detrazioni per la costruzione di garage e posti auto saranno anch’esse coinvolte nella nuova restrizione.
  • sgravio Irpef del 50% per l’installazione di impianti fotovoltaici: la promozione dell’energia rinnovabile tramite l’installazione di pannelli solari vede anch’esso un cambiamento significativo con il divieto di cessione delle rate residue
  • ecobonus “ordinario”: questo bonus, destinato alla riqualificazione energetica degli edifici, non consentirà più la cessione delle rate non fruite
  • sismabonus “ordinario”: le agevolazioni per la messa in sicurezza sismica degli edifici saranno anch’esse soggette alla nuova normativa.
  • sismabonus acquisti: gli incentivi per l’acquisto di edifici situati in zone sismiche che sono stati migliorati sismicamente rientrano nel divieto di cessione
  • bonus facciate: la detrazione per il rifacimento delle facciate degli edifici, molto utilizzata per migliorare l’estetica urbana, sarà anch’essa regolata dalla nuova legge
  • bonus colonnine per la ricarica di veicoli elettrici: gli incentivi per l’installazione di punti di ricarica per auto elettriche non permetteranno più la cessione delle rate residue.
  • bonus barriere architettoniche del 75%: anche le detrazioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche saranno interessate dal divieto.

Non troviamo menzionati il bonus mobili e il bonus verde.

Ciò in quanto per detti benefici fiscali non è stata mai prevista la possibilità di optare per sconto in fattura e cessione del credito.

Nuovo divieto cessione rate residue: implicazioni per i contribuenti

Il divieto di cessione delle rate residue rappresenta un cambiamento significativo per chi ha pianificato interventi edilizi contando sulla possibilità di cedere i crediti fiscali non utilizzati. Questo potrebbe influire sulla liquidità immediata dei contribuenti, i quali dovranno trovare altre soluzioni per sfruttare al meglio le detrazioni fiscali maturate.

Per affrontare al meglio le nuove restrizioni, i contribuenti e i professionisti del settore edilizio dovranno considerare diverse strategie:

  • pianificazione finanziaria: una pianificazione accurata diventa essenziale per massimizzare l’uso diretto delle detrazioni fiscali, senza fare affidamento sulla cessione del credito
  • consulenza fiscale: rivolgersi a consulenti fiscali esperti può aiutare a navigare le nuove normative e a identificare le migliori soluzioni per gestire le rate residue
  • utilizzo completo delle detrazioni: è consigliabile sfruttare appieno le detrazioni disponibili per ridurre l’impatto fiscale annuale, evitando di lasciare crediti inutilizzati.

Riassumendo

  • il decreto Salva Conti, come convertito in legge n. 67/2024, vieta la cessione delle rate residue per i bonus edilizi
  • il divieto include superbonus e altri incentivi edilizi legati a spese sostenute dal 2020 al 2023
  • coinvolti superbonus, detrazione Irpef del 50%, ecobonus, sismabonus, bonus facciate e altro.
  • il divieto impatta la liquidità immediata dei contribuenti per progetti edilizi
  • pianificazione e consulenza fiscale diventano cruciali per gestire le nuove restrizioni.

 

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