PESCARA – Nuovo appello – dopo i numerosi infruttuosi degli ultimi mesi – a Governo e Regione da parte del mondo vitivinicolo abruzzese che ha subito i pesanti effetti della peronospora che nel 2023 ha ridotto fino ad annientare in alcune aree la produzione di uva.
Sono più che raddoppiati, nel frattempo, i sindaci che chiedono interventi immediati: dai 45 iniziali sono oggi 109 ai quali si aggiungono 13 associazioni agricole e vitivinicole e 11 cooperative sociali.
“Nei prossimi giorni a Governo e Regione Abruzzo torniamo a chiedere di fare presto per concretizzare gli interventi già deliberati (prestiti di 10.000 euro senza interessi, abbattimento dei tassi d’interesse e aiuti a fondo perduto) dalla Regione Abruzzo per complessivi 10,2 milioni di euro, di individuare ulteriori risorse finanziarie ma soprattutto di richiedere al Governo nazionale uno stanziamento di almeno 80 milioni di euro per ristorare le aziende vinicole che hanno presentato domanda entro il 15 maggio ad Ismea e che hanno subito danni per almeno il 30 % della produzione”, spiega Angelo Radica, sindaco di Tollo (Chieti) che guida la protesta, a sua volta produttore, e presidente nazionale dell’Associazione Città del vino.
“Queste richieste provengono da tutti i sindaci di comuni a vocazione vitivinicola, da tanti altri colleghi, tutti uniti dalla preoccupazione per la tenuta sociale dei nostri territori e dalle organizzazioni agricole e dalle cantine sociali che rischiano il fallimento ad un anno esatto dalla calamità”, aggiunge.
“Finora hanno aderito 11 cantine sociali ma siamo certi che a brevissimo raggiungeremo la totalità dellle stesse in quantum le adesioni stanno continuando ad arrivare. Il documento verrà illustrato giovedì 13 giugno durante un’audizione nella III Commissione Agricoltura del Consiglio regionale”, annuncia Radica.
Il 18 maggio ad impugnare per primi carta e penna furono Consorzio di tutela vini d’Abruzzo, Assoenologi, Cia Abruzzo, Città del Vino, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Copagri, Daq Vino d’Abruzzo, Fivi Abruzzo, Gva, Legacoop Abruzzo, Liberi Agricoltori Abruzzo e Movimento turismo del vino che non hanno mai ricevuto risposta, né dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ma neanche dal presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e dall’assessore regionale all’Agricoltura Emanuele Imprudente.
Nella missiva, si chiedeva di “conoscere i tempi di elargizione da parte di Agea dei contributi in conto capitale, indispensabili per fornire un adeguato sostegno alle imprese, conoscere le modalità ed i tempi di attivazione di prestiti e sospensione mutui, indispensabili per evitare che le aziende rischino di passare in situazioni di ‘esposizioni creditizie deteriorate’, conoscere le modalità ed i tempi di attuazione dei provvedimenti adottati dalla Regione Abruzzo, ossia i tempi elargizione dei micro-prestiti da parte della Fira Abruzzo relativi al bando 2023 (2,5 milioni di euro), le modalità di utilizzo e i tempi per l’elargizione delle risorse rese disponibili per l’anno 2024 (2,5 milioni di euro), modalità e tempi di elargizione delle risorse previste dalla legge di stabilità regionale del 2024 (5,2 + ulteriori 7,5 milioni di euro)”.
Nessuno si è mai degnato neanche di rispondere.
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