Finanziato con i fondi comunitari del programma Horizon 2020, l’Energy Efficient Mortgages Initiative (EEMI) è il progetto pan-europeo per promuovere i mutui verdi e realizzare l’obiettivo di ridurre le emissioni avendo un parco di edifici ecosostenibili con alta efficienza energetica entro il 2030. L’iniziativa coinvolge le più importanti banche europee insieme a università ed enti di ricerca per definire un quadro di riferimento complessivo sui finanziamenti da erogare a chi vuole ristrutturare o comprare una casa ecologica. Ma cos’è di preciso un mutuo green e quali istituti italiani lo prevedono?
Mutuo green, cos’è e come funziona
Lanciato dalla Commissione europea con la European Mortgage Federation, il mutuo green è un finanziamento a tassi d’interesse agevolati destinato a chi intende acquistare un’abitazione ecosostenibile ad alta efficienza energetica o ristrutturare un immobile in maniera ecocompatibile. Gli edifici inclusi nel modello di mutuo green sono quelli che appartengono alle classi energetiche A e B. Il mutuo green è come un normale mutuo: le banche lo concedono a tasso fisso o a tasso variabile, finanziando con un prestito tra l’80 ed il 100% rispetto al valore della casa. L’unico requisito da rispettare è previsto per chi vuole effettuare l’eco-ristrutturazione: il miglioramento dell’efficienza energetica deve comportare una riduzione dei consumi di almeno il 30%.
Oltre alla documentazione tradizionale prevista per la richiesta dei mutui, come la carta d’identità in corso di validità, il codice fiscale e il documento di reddito con busta paga o cedolino della pensione, il cliente deve presentare l’APE (l’attestato di prestazione energetica) o il preliminare di vendita che dimostra come l’immobile che sta acquistando rientri nelle classi A o B. Quando si procede con la ristrutturazione, occorre fornire all’istituto il preventivo relativo ai lavori da effettuare che attesta il miglioramento delle prestazioni energetiche.
Mutuo green, quali banche lo prevedono: da BNL a BPER
Sono undici gli istituti italiani che includono i mutui verdi nei loro piani. Banca Sella concede mutui fondiari di durata massima di 30 anni a tasso fisso, variabile o variabile con CAP sull’indice di riferimento. L’offerta lancio prevede un mutuo a interessi zero per un anno per chi vuole acquistare un immobile di classe energetica a partire dalla C. Inoltre, la richiesta è 100% digitale.
Banco BPM è famoso per il suo mutuo green a tasso fisso o variabile: chi lo accende può beneficiare per tutta la durata del finanziamento della possibilità di ottenere uno sconto sul tasso. Lo sconto avviene se il cliente riduce i consumi di almeno il 30% oppure migliora di due classi la valutazione energetica dell’abitazione. Il mutuo verde di BPM ha vinto il Premio ABI nel 2021 per l’innovazione nei servizi bancari nella categoria Sostenibilità ed è arrivato al terzo posto nella categoria Prodotti e servizi di credito all’edizione 2022 dei Financial Innovation – Italian Awards di AIFin.
Il mutuo verde di BNL si chiama BNL Green e finanzia fino a 100.000 euro con un rimborso in 120 mesi, senza spese di istruttoria, le spese di riqualificazione energetica e ristrutturazione di casa. Il TAN è fisso a 8,75%. Il piano contempla le opzioni Flexi e Reload con cui si può, rispettivamente, chiedere il rinvio del pagamento di una o più rate del prestito e nuova liquidità a sei mesi dall’erogazione del prestito.
BPER Banca offre il suo mutuo a chi vuole acquistare una casa ad alta efficienza energetica. L’importo finanziabile è pari all’80% del valore dell’immobile, il tasso fisso agevolato e la durata fino a 30 anni. UniCredit definisce “per la sostenibilità energetica” il suo mutuo verde: la durata è da 5 a 30 anni per l’acquisto di una casa in classe A o B e da 5 a 20 anni per la ristrutturazione. I tassi sono fisso, variabile e variabile con CAP. Dopo 24 mesi dall’erogazione, se è tutto in regola, scattano servizi come il taglio della rata, la riduzione e lo spostamento per slittare in avanti il piano dei pagamenti fino ad un massimo di tre mesi.
MPS include il mutuo green tra i finanziamenti per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa, con un importo erogabile fino all’80% del valore dell’immobile e tasso fisso o variabile, anche indicizzato al tasso BCE. Pure Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano concede il mutuo verde per finanziare l’acquisto, la costruzione o la ristrutturazione della prima casa ecosostenibile, ma in questo caso deve essere un edificio in classe energetica A o superiore. Volksbank presenta il mutuo verde nell’opzione First per la prima casa, con rata costante, rata variabile o la possibilità di opzione.
Il mutuo verde di Crédit Agricole è Greenback: con questo prestito a tasso fisso, variabile o variabile con soglia massima fino a un massimo di 30 anni, si finanzia l’acquisto di un immobile in classe energetica A, B o C e non si pagano le spese di istruttoria. Sottoscrivendo un secondo prodotto dell’istituto, si ottiene uno sconto sulla rata da 1 a 39 euro a seconda dell’importo del mutuo e dei prodotti scelti. Se durante la vita del mutuo si migliora la classe energetica, scatta lo sconto sulla rata.
Societe Generale tramite Fiditalia concede una soluzione di credito per ristrutturare casa con il prestito personale Fidiamo. Il finanziamento va da 3.000 a 40.000 euro con piani di rimborso personalizzati della durata massima di 7 anni. Friulovest Banca, infine, aderisce all’EEMI con Gruppo Cassa Centrale tramite il prestito Prestipay Green House: un finanziamento flessibile da 5.000 a 50.000 euro e da 12 a 100 mesi per sostenere interventi di risparmio energetico, senza costi aggiuntivi e spese di istruttoria pratica.
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