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Intesa Sanpaolo ha investito in SpaceX (Space Exploration Technologies Corp), l’azienda aerospaziale fondata nel 2022 da Elon Musk (si veda qui il comunicato stampa).

I dettagli dell’investimento non sono stati resi noti ma, secondo quanto risulta a BeBeez, si è trattato di qualche decina di milioni di euro, comunque di un investimento a doppia cifra che non arriva a tre.

Intesa Sanpaolo “ha riconosciuto al settore aerospaziale un ruolo di particolare rilievo nello sviluppo delle economie mondiali e ha pertanto deciso di investire in un player che ha dimostrato una visione d’avanguardia del prossimo futuro”, spiega la banca nella nota diffusa venerdì scorso, dando una chiave di lettura strategica di quest’operazione che ne avrebbe anche un’ulteriore, viene raccontato a BeBeez: “Si tratta di entrare in un circuito composto da aziende di settore e di posizionarsi come la potenziale banca degli operatori di quel mercato“.

Come riportato da Crunchbase, Intesa Sanpaolo avrebbe agito nell’ambito di un round di finanziamento del debito, che sarebbe stato il 31esimo round di finanziamento effettuato dalla società americana che avrebbe raccolto fino ad ora un totale di 9,8 miliardi di dollari (9,256 miliardi di euro) da 85 investitori. Gli ultimi, dice Crunchbase, sarebbero stati proprio Intesa Sanpaolo e, a marzo di quest’anno, la Water and Electricity Holding Company dell’Arabia Saudita, parte del fondo sovrano del paese (Public Investment Fund – si veda altro articolo di BeBeez), e l’Abu Dhabi Investment Authority, che investe fondi per conto del Governo di Abu Dhabi.

Prima dell’istituto di credito guidato da Carlo Messina, a marzo di quest’anno, sarebbero state proprio le due entità arabe su citate a sovvenzionare la società di Musk nell’ambito di un “round di finanziamento multimiliardario“, aveva scritto Reuters, spiegando che, come conseguenza, “la società aveva raggiunto una valorizzazione di circa 140 miliardi di dollari). A giugno era stata la volta di Crimson Investment Fund, e ancor prima, a gennaio 2023, secondo CNBC, la società avrebbe raccolto 750 milioni di dollari in un round guidato come lead investor dal venture capital della Silicon Valley, Andreessen Horowitz (conosciuto come a16z), che nel suo portafoglio di investimenti ha nomi quali AirBnb, Facebook e Instagram, confermando la medesima valutazione. Secondo Dealroom vi avevano partecipato anche Sequoia Capital, Founders Fund e Gigafund.

Nel 2022, invece, SpaceX avrebbe raccolto più di due miliardi di dollari (si veda CNBC e anche altro articolo di BeBeez), includendo un round di private equity da 250 milioni (si vedano i documenti depositati presso la SEC -Securities Exchange Commission) a luglio, cui avevano partecipato la coreana Mirae Asset Ventures, insieme agli americani Nomad Capital Partners, di New York, e Matthew Brown Companies, family office della famiglia Brown, oltre a due entità che hanno sede ad Abu Dhabi, cioè l’hedge fund International Holding Company e la holding Alpha Dhabi. A maggio dello stesso anno (2022) la società avrebbe raccolto 1,72 miliardi di dollari (si vedano i documenti depositati presso la SEC) con la partecipazione dei venture capital Space.vc e Massive VC e della società d’investimento Kinetic Partners.

Fra le operazioni precedenti, a febbraio 2021 SpaceX aveva completato un equity round del valore di 850 milioni di dollari a febbraio del 2021, con un valore per azione di 419,99 dollari, che seguiva il precedente di agosto 2020 in cui l’azienda aveva raccolto 2,1 miliardi di dollari (si veda CNBC). Fra gli investitori di SpaceX ci sono anche Fidelity Investments, Google (Alphabet), i venture Baillie Gifford e Buckhill Capital lp, la Nasa.

Sono diverse attività che hanno reso attrattiva l’azienda di Musk, diventata nota a livello mondiale per una serie di imprese storiche, si legge nella nota diffusa da Intesa Sanpaolo, che spiega come “nel 2012 Dragon sia stato il primo veicolo spaziale commerciale a consegnare un cargo per e dalla Stazione Spaziale Internazionale e nel 2020 (SpaceX) sia stata la prima compagnia privata a trasportare delle persone nella medesima stazione. Il suo Falcon 9 è tutt’ora il primo e l’unico modulo spaziale (rocket) riutilizzabile. Questo permette a SpaceX di riutilizzare le componenti più costose del veicolo, riducendo quindi i costi di accesso ai viaggi spaziali. Grazie a questi importanti risultati, SpaceX sta sviluppando il progetto Starship, una nuova generazione di veicoli spaziali di lancio completamente riutilizzabili che saranno i più potenti mai realizzati, capaci di trasportare persone su Marte e verso altre destinazioni del sistema solare. SpaceX può contare, inoltre, sulla sua vasta esperienza nel campo dei vettori spaziali e delle operazioni in-orbita per sviluppare i più avanzati sistemi di comunicazione internet a banda larga. Starlink è il primo sistema satellitare internet più capillare a livello mondiale capace di offrire connessioni ad alta velocità in tutto il mondo, supportando servizi di streaming, giochi online, video-chiamate e altro”.

 

 

 

 

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