La Liguria è stata la prima regione italiana a firmare, il 22 settembre scorso, l’accordo per la programmazione del Fondo sviluppo e coesione (FSC) 2021-2027, con uno stanziamento di oltre 265 milioni di euro.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in occasione della firma dell’accordo, aveva sottolineato che “la Liguria è stata la più rapida, come spesso accade, nella definizione dell’accordo di coesione”, aggiungendo che questo “è solo il primo esempio di una nuova fase in cui l’Italia dimostrerà la sua capacità di spendere i fondi europei”.
“Vogliamo rappresentare una nazione responsabile e capace, in grado di affrontare le difficoltà senza disperdere risorse, ma anzi, dimostrando di essere tra le prime e le migliori nell’utilizzarle” ha dichiarato la premier, assicurando che il governo “sta facendo tutto il possibile”.
Sono previsti complessivamente 116 interventi, suddivisi in otto ambiti: digitalizzazione, ambiente, cultura, trasporti, riqualificazione urbana, sociale e salute, istruzione e capacità amministrativa.
Tra i progetti regionali più rilevanti che beneficeranno dei fondi, vi sono la messa in sicurezza di una ventina di strade provinciali, interventi di ristrutturazione ed efficientamento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, alcuni tratti della ciclovia tirrenica, e opere di completamento su edifici scolastici in Valle Stura, nel savonese e nell’imperiese.
In particolare per quanto riguarda la Ciclovia Tirrenica, nelle scorse settimane è avvenuta la consegna alle ditte che hanno vinto la gara per il nuovo tratto di pista ciclopedonale tra Sarzana e Fosdinovo e a Castelnuovo Magra.
Nell’area metropolitana, specificamente, sono previsti il finanziamento dei maggiori costi per la realizzazione dello scolmatore del torrente Bisagno, il cofinanziamento degli interventi di mitigazione del rischio idraulico del bacino del fiume Entella, il completamento del nuovo terminal dell’aeroporto Cristoforo Colombo e il cofinanziamento del progetto del nuovo bacino di carenaggio in porto.
Molti degli interventi più sostanziali sono volti a rendere la Liguria sempre più sicura dal punto di vista del rischio idrogeologico.
A tal riguardo, il 6 giugno il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin in accordo con il presidente a interim della Regione Liguria, Alessandro Piana, ha firmato un decreto per nominare l’assessore regionale alla Difesa del Suolo, Giacomo Giampedrone, come nuovo ‘commissario ad acta’ per le opere contro il dissesto idrogeologico.
Giampedrone sostituisce temporaneamente il governatore, Giovanni Toti, attualmente sospeso e agli arresti domiciliari per l’inchiesta che lo vede indagato per corruzione.
In particolare, 40 milioni di euro della dotazione complessiva destinata alla Liguria saranno utilizzati come quota di cofinanziamento per i fondi europei POR-FESR 2021-2027, liberando così risorse equivalenti del bilancio regionale (inizialmente impegnate come cofinanziamento del POR-FESR), che saranno utilizzate per finanziare ulteriori spese regionali.
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