Da Capraia a Sassetta, passando per Marciana, Campo nell’Elba, Porto Azzurro e Capoliveri. Sono questi i sei comuni della provincia di Livorno inclusi nella possibilità di accedere ad un contributo massimo di 30mila euro finalizzato all’acquisto di un immobile, con l’obbligo di trasferirci la propria residenza o la dimora abituale. È la misura prevista dalla Regione Toscana, nell’ambito del bando ‘Residenzialità in montagna 2024’, che prevede di andare incontro al progressivo spopolamento di determinate aree della nostra provincia. In tutto i comuni che rientrano nell’elenco stilato sono 76, classificati per indice di disagio. Per quanto riguarda quelli del territorio livornese si va da Capraia (88), poi Sassetta (84), Marciana (67), Campo nell’Elba (66), Porto Azzurro (65) e Capoliveri (60). Tutte realtà, così come indicato nell’avviso, con meno di 5mila abitanti. La Regione per questa misura ha stanziato 2,8 milioni di euro, l’importo minimo richiedibile per ogni domanda è pari 10mila euro e l’importo massimo è di 30mila euro. L’entità massima del contributo – che riguarda solo immobili ad uso abitativo – non potrà in ogni caso essere superiore al 50% del totale delle spese sostenute per i costi connessi all’acquisto dell’immobile e relative pertinenze.
La data di scadenza per la presentazione delle domande è stata fissata al prossimo 27 luglio, ma quali sono i requisiti? Essere maggiorenne, cittadino italiano o dell’Ue o extracomunitario con permesso di soggiorno di durata non inferiore ai 10 anni, ed essere residente in un comune italiano risultante non montano dall’ultimo dato Istat ufficiale. La finalità dell’intervento, così come specificato nell’avviso, è appunto quella di favorire ed incentivare il ripopolamento e la rivitalizzazione socio-economica delle aree montane, agendo in contrasto alla marginalizzazione di tale aree. Possono presentare domanda le persone fisiche che acquisiscano, successivamente alla data di pubblicazione sul Burt del decreto di approvazione del bando, ossia a partire dallo scorso 12 giugno, il diritto di proprietà di un immobile destinato ad uso residenziale, individuato catastalmente come tale e già esistente alla data di pubblicazione sul Burt del decreto di approvazione del bando, come documentato da atto notarile di compravendita o da atto giudiziale di trasferimento dell’immobile (in caso di immobili aggiudicati in asta giudiziale), comprensivo di eventuali relative pertinenze.
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