Niente rinvio dell’udienza di merito: la sentenza verrà resa nota entro un mese. È quanto deciso ieri mattina al Tar di Ancona, dove è stato discusso il ricorso presentato da Areamare, in opposizione al rifiuto, da parte del comune sambenedettese, di approvare la variante presentata nel 2017. La società, difesa dall’avvocato Massimo Ortenzi, aveva chiesto un rinvio al quale, però, la controparte non si sarebbe detta favorevole. La richiesta quindi è stata respinta e la causa è entrata nel merito della questione. L’annosa diatriba, come noto, ruota attorno alla proposta di modifica al piano regolatore, presentata dal privato quasi sette anni fa. Proposta che prevede la realizzazione di 18 edifici residenziali, fra palazzine e villette, tra via Scarlatti, via Mare e via del Cacciatore. Negli anni la pratica è andata avanti e anzi il privato ha anche fatto calcolare il contributo straordinario che avrebbe dovuto corrispondere all’ente in caso di approvazione: secondo l’Agenzia delle Entrate, ben 4,5 milioni, di cui 3,3 in aree e 1,2 in denaro. La nuova amministrazione, però, si è detta propensa a redigere un nuovo documento di indirizzo per la programmazione urbanistia, prima di valutare varianti. Dopo la diffida, Areamare si è rivolta al Tar e al Consiglio di Stato, per una risposta. L’organo di rilievo costituzionale ha sancito che spetta alla giunta deliberare in un senso o nell’altro. E infatti, l’anno scorso, l’esecutivo ha licenziato una delibera con cui si stabilisce, fra le altre cose, che l’approvazione della variante non rappresenterebbe un’azione di interesse pubblico per “l’incidenza di riduzione delle aree attualmente destinate a pubblici servizi scolastici nelle zone interessate dalla proposta di variante”. A tale diniego, Areamare si è nuovamente rivolta al Tar.
Giuseppe Di Marco
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