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Bonus: cosa cambia nel 2024

Con la Manovra 2024 bonus e agevolazioni cambiano nuovamente. Alcuni saltano, altri avranno un budget più ridotto e alcuni saranno potenziati. Dal prossimo anno non ci sarà più l’agevolazione Iva per le case green e il bonus mobili verrà depotenziato. Così come il bonus per i 18enni che sarà destinato a una platea più ridotta per effetto dei nuovi limiti legati a reddito e merito. La bozza di Bilancio attualmente in circolazione prevede la proroga anche per il prossimo anno delle agevolazioni per i mutui prima casa per i giovani e un potenziamento del bonus asili nido, a cui il governo ha deciso di destinare 150 milioni di euro. Vediamo più in dettaglio le novità.

Salta il bonus Iva case green

A solo un anno dalla sua introduzione la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di immobili di nuova costruzione e in classe energetica A o B va in soffitta. La legge di Bilancio infatti non prevede una proroga dell’agevolazione, malgrado sia una misura dai costi ridotti, solo 15 milioni in base alle coperture dell’ultima manovra. I vantaggi della misura, come aveva spiegato Gino Pagliuca, erano notevoli. Per fare un esempio, se un lavoratore dipendente spendeva 15 mila euro di Iva per l’acquisto di una casa in classe energetica A o B e aveva avuto 5.000 euro di trattenute Irpef al netto delle detrazioni, aveva a 750 euro di detrazione all’anno che poteva chiedere come rimborso o utilizzare per compensare altre imposte.

Bonus mobili

Il tetto di spesa per l’agevolazione per l’acquisto di elettrodomestici e arredi per la casa il prossimo anno scenda da 8 mila euro e 5 mila. La riduzione di tremila euro è dovuta all’assenza in Manovra di nuovi interventi che integrino o proroghino le condizioni attuali della misura.

Superbonus e bonus edilizi

In base al decalage già previsto, il Superbonus che per il 2023 è al 90% nel 2024 subirà un’ulteriore riduzione al 70%. Rimane al 110% fino a fine 2023 solo per le unifamiliari e condomini con lavori avviati nel 2022. Gli altri incentivi per l’edilizia (bonus ristrutturazioni, ecobonus, bonus verde e bonus barriere architettoniche) sono già finanziati almeno per un altro anno e quindi proseguiranno.Per quanto riguarda il Superbonus, un’altra novità riguarda le plusvalenze sulla vendita di immobili su cui sono stati effettuati interventi con l’agevolazione che non saranno considerate «redditi diversi». Il 26% di tasse sarà quindi calcolato sull’intera plusvalenza e non su quella «scontata» del costo della ristrutturazione. Un tipo di costo che in genere viene tolto dal calcolo quando si vende un immobile prima dei 5 anni dall’acquisto.

Mutui under 36

Viene invece prorogato fino al 31 dicembre 2024 il bonus mutui under 36. Per le agevolazioni sui mutui prima casa per i giovani nella Manovra è previsto uno stanziamento di 282 milioni. Per beneficiare delle agevolazioni è necessario soddisfare determinati requisiti. Innanzitutto, è richiesto un Isee inferiore a 40.000 euro annui. Inoltre l’immobile da acquistare non deve superare il valore di 250.000 euro.

Bonus asili nido

L’asilo nido gratis dal secondo figlio in poi alla fine non ci sarà e anche la maggior agevolazione prevista dalla bozza della Manovra riguarderà solo i secondi figli nati dopo il 1° gennaio 2024, appartenenti a nuclei familiari con Isee sotto i 40.000 euro. Per loro il bonus verrà incrementato fino a 3.600 euro, ma solo se nel nucleo familiare è già presente un altro figlio sotto i 10 anni. Attualmente il bonus è pari a 2.500 euro l’anno per nuclei familiari con Isee tra 25.000 e 40.000 euro per arrivare a 3.000 per quelli sotto la soglia di 25.000 euro.

Addio a bonus idrico

La Manovra non prevede una proroga credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio e mineralizzazione dell’acqua, introdotto nel 2021-22, e prorogato nel 2023. Il bonus idrico quindi dal 2024 non ci sarà più.

Bonus trasporti fino a novembre 2023

Al momento per il 2024 non previste nuove risorse nemmeno per il bonus trasporti, il contributo di 60 euro sull’acquisto degli abbonamenti ai mezzi pubblici. Gli unici che potranno beneficiare di qualche incentivo sono i nuclei familiari con Isee fino a 15.000 euro, che hanno diritto alla carta «Dedicata a te». Questa, infatti, potrà essere usata anche per carburanti o abbonamenti al trasporto pubblico, oltre che per l’acquisto di beni prima necessità. Per quel che riguarda il bonus trasporti vero e proprio al momento le risorse disponibili consentono di confermare la misura per il mese di novembre. «Con il nuovo stanziamento di 35 milioni di euro, la piattaforma dedicata del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il Bonus Trasporti riapre alle 8 di mercoledì 1° novembre con le nuove disponibilità che si aggiungono agli eventuali fondi residui, generati dal mancato utilizzo di bonus rilasciati nel mese di ottobre 2023», spiega il ministero del Lavoro.

Addio app18, arrivano la Carta cultura e quella del Merito

Dal 2024 va in soffitta anche l’App18, il bonus da 500 euro per i neo maggiorenni, introdotto dal governo Renzi. Come già previsto nella Manovra 2023, sarà sostituita da due carte, la Carta cultura e la carta del Merito, entrambe con 500 euro, cumulabili. A differenza del bonus cultura per i 18 però queste due agevolazioni non saranno per tutti. La prima è legata al reddito e per poterla ottenere è necessario avere un Isee inferiore a 35 mila euro. La carta Merito invece vuole essere una sorta di premio per coloro che raggiungono il voto massimo, 100, all’esame di maturità.

Arriva il bonus quotidiani

La Manovra 2024 prevede, a partire dal prossimo anno scolastico, un contributo (fino al 90% della spesa) per l’acquisto di abbonamenti ai quotidiani e periodici, anche online. Il contributo esisteva già dal 2020 ma con delle limitazioni, che ora vengono abrogate dalla nuova legge di Bilancio.

 

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