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Nell’estate del 2024, ben 38 milioni di italiani trascorreranno almeno un giorno di vacanza, sia in Italia che all’estero. Mezzo milione in più rispetto al 2023, secondo un’indagine Coldiretti/Ixe’ presentata il 29 giugno 2024 al Villaggio Coldiretti a Venezia. Di conseguenza, anche la spesa media è aumentata, attestandosi a 746 euro per persona e segnando un aumento del 12% rispetto all’anno precedente.

Ma come preferiscono spendere i propri soldi gli italiani? Che tipo di destinazioni, vacanze e servizi preferiscono? Vediamolo.

Durata e destinazioni delle vacanze: cosa preferiscono gli italiani

La durata delle vacanze preferita dagli italiani rimane la tradizionale settimana, scelta dal 28% dei vacanzieri. Un altro 25% opterà per ferie che si estendono fino a due settimane, mentre solo il 14% sceglie di prolungare il periodo di riposo fino a tre settimane. Infine, un più fortunato 7% potrà permettersi un mese di vacanza, e un 3% addirittura di più. Tuttavia, il 18% degli italiani dovrà accontentarsi di soli tre giorni di vacanza.

Il mare continua a essere la meta prediletta per le vacanze, seguito da campagne e parchi naturali, che testimoniano una crescente attenzione verso il turismo green. La montagna si posiziona al terzo posto, seguita dalle località d’arte. Un italiano su tre trascorrerà le vacanze nella propria regione di residenza, mentre il 29% viaggerà all’estero, con una netta preferenza per le destinazioni europee.

Tipologie di alloggio scelte

Gli alberghi e i bed and breakfast sono le strutture ricettive più utilizzate dai vacanzieri. Tuttavia, il 13% degli italiani potrà sfruttare una seconda casa di proprietà, mentre il 19% beneficerà dell’ospitalità di parenti e amici. L’agriturismo sta diventando sempre più popolare, con quasi 26 mila strutture attive in tutto il territorio nazionale. Questo tipo di alloggio attrae chi è in cerca di un turismo più sostenibile e offre una gamma crescente di attività esperienziali, come percorsi a cavallo, in bicicletta o a piedi, permettendo di scoprire angoli meno noti del Paese.

Il ruolo del cibo

Il cibo resta un elemento centrale nelle vacanze in Italia, costituendo la prima voce di spesa del budget dei vacanzieri. Circa un terzo della spesa totale viene destinata al consumo di cibo nei ristoranti, allo street food e all’acquisto di souvenir gastronomici. Non sorprende che il 90% dei turisti americani scelga l’Italia proprio per la sua offerta enogastronomica. Secondo un’indagine di Coldiretti e della piattaforma I Love Italian Food (Ilif), il cibo e il vino italiani sono le principali attrazioni per i vacanzieri statunitensi.

Quanto spendono gli italiani per viaggiare?

Secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, nell’estate del 2024 gli italiani spenderanno mediamente 746 euro a persona per le loro vacanze. Il budget destinato ai viaggi, quest’anno, registra un aumento del 12% rispetto all’anno precedente.  Se si considera il fatto che ben 38 milioni di italiani si concederanno almeno un giorno di vacanza, sia in Italia che all’estero, questo trend al rialzo della spesa media riflette una crescente propensione al viaggio. Stiamo parlando, a conti fatti, di un incremento della spesa turistica di 3.370,375 milioni di euro, ovvero  una significativa iniezione di liquidità nell’economia italiana.

La crescita del settore turistico porta infatti a maggiori entrate per hotel, ristoranti, attrazioni turistiche, e altri servizi correlati. Inoltre, una maggiore spesa può tradursi in un incremento dell’occupazione, poiché le imprese avranno bisogno di più personale per gestire l’aumento dei clienti. Infine, ma non per importanza, le entrate aggiuntive possono essere reinvestite nelle infrastrutture, migliorando la qualità dei servizi offerti e attirando ancora più turisti in futuro, il che vuol dire anche un aumento delle entrate fiscali per lo Stato, derivanti da tasse su vendite, alloggi, e altre attività turistiche.

Quante persone ogni anno si spostano per turismo?

Il numero di persone che si spostano per turismo a livello globale varia di anno in anno e dipende da diversi fattori (come la situazione economica,  le condizioni sanitarie globali e le tendenze del mercato turistico). Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), nel 2019, prima della pandemia di COVID-19, il numero di arrivi turistici internazionali ha raggiunto circa 1,5 miliardi.

Successivamente, il numero di arrivi turistici internazionali è diminuito drasticamente a causa delle restrizioni di viaggio imposte dall’emergenza sanitaria. Basti pensare che nel 2020, c’è stato un calo di circa il 74% rispetto al 2019.

Negli anni che vanno dal 2022 al 2023, però, si è osservata una graduale ripresa del turismo internazionale, anche se i livelli pre-pandemia non sono stati ancora completamente raggiunti.

Per quanto riguarda l’Italia, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ del 2024 38 milioni di italiani trascorreranno almeno un giorno di vacanza in Italia o all’estero. Il settore turistico sta registrando quindi una ripresa.

Che cosa si intende per offerta turistica?

L’offerta turistica si riferisce all’insieme dei beni, servizi e attrazioni disponibili per soddisfare le esigenze e i desideri dei turisti in una determinata destinazione. Essa include una vasta gamma di elementi, che possono essere classificati in diverse categorie, ovvero: attrazioni turistiche, naturali, culturali e storiche, ricreative, ma anche strutture ricettive, ristoranti e locali, trasporti e servizi di agenzia e tour operator.

Una buona offerta turistica è fondamentale per attrarre visitatori e soddisfare le loro esigenze, influenzando la percezione e l’esperienza complessiva della destinazione. Se ben sviluppata, inoltre, può aumentare la competitività di una destinazione, contribuire alla crescita economica locale e promuovere lo sviluppo sostenibile.

Quanto guadagna l’Italia con il turismo?

Il turismo italiano sta dimostrando una crescita robusta, con un incremento sia nel numero di viaggiatori che nella spesa media. La varietà di offerte, dalla tradizionale settimana al mese di vacanza, dalle destinazioni balneari a quelle montane e culturali, insieme a un’attenzione crescente per la sostenibilità e l’enogastronomia, rende l’Italia una meta sempre più attraente sia per i locali che per gli stranieri. Il continuo investimento in qualità e innovazione nel settore turistico promette di mantenere alto l’interesse per il Belpaese.

Secondo i dati più recenti, i guadagni derivanti dal turismo in Italia possono essere suddivisi in diverse categorie, tra cui entrate dirette e indirette.

Le entrate dirette derivano principalmente dalla spesa dei turisti per alloggi, ristoranti, trasporti, attrazioni turistiche, shopping e altri servizi correlati. Pre-Pandemia, nel 2019, il turismo ha generato circa 44 miliardi di euro di entrate dirette dai turisti internazionali. Il settore ha però subito un forte calo, conseguente alla pandemia di COVID-19, per poi riprendersi negli anni 2022-2023.

È importante fare questa analisi perché basta pensare che, nel 2019, il turismo ha contribuito direttamente per circa il 6% del PIL italiano e, considerando anche l’indotto e gli effetti moltiplicativi, il settore rappresenta circa il 13% del PIL del Paese.

È anche un comparto che impiega direttamente milioni di persone in settori come ospitalità, ristorazione, trasporti, e attrazioni turistiche.

Il turismo è quindi un pilastro dell’economia italiana, con un contributo significativo in termini di entrate, occupazione e PIL.



 

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