Inflazione in calo, un taglio dei tassi che secondo le stime presentate da Gregorio De Felice, chief economist di Intesa Sanpaolo, dovrebbero avvenire già dal 6 giugno prossimo per un totale di 0,75 punti base quest’anno, e soprattutto un’economia italiana che è ripartita meglio di tante altre nel post pandemia, anche grazie al Superbonus, e che potrebbe essere spinta ulteriormente dal Pnrr.
Il vantaggio competitivo per l’Italia c’è, il contesto favorevole – al netto delle tensioni geopolitiche – pure, e sfruttare questa finestra dovrebbe essere l’imperativo per il Paese. Proprio per questo Intesa Sanpaolo ha voluto lanciare un nuovo programma di investimenti e finanziamenti dedicati alle imprese grandi e piccole chiamato “Il tuo futuro è la nostra impresa” che mette a disposizione 120 miliardi di euro fino al 2026.
L’obiettivo, ha spiegato Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese in conferenza stampa , è «favorire nuovi investimenti per la competitività italiana accelerando la dinamica di buone performance del sistema produttivo e assicurando l’immediata attivazione di strategie sostenibili e di lungo periodo».
Nel dettaglio, il progetto sarà gestito dalla Divisione Banca dei Territori guidata da Stefano Barrese e si focalizza su tre ambiti: Transizione 5.0 ed energia; l’internazionalizzazione e infine la digitalizzazione con un particolare focus sulla cybersecurity.
Sul primo fronte, il piano del gruppo guidato da Carlo Messina garantisce circa 13 miliardi di euro di crediti d’imposta a fronte del raggiungimento di obiettivi di efficientamento energetico. Le potenzialità, d’altronde, ci sono, basti pensare che nel biennio 2021-2022 solo il 5,7% delle imprese italiane con almeno 3 addetti ha utilizzato fonti energetiche rinnovabili (Fer), per salire al 10,4% nell’industria in senso stretto. La banca intende dunque offrire soluzioni di finanziamento dedicate e agevolate, consulenza per l’accesso alle agevolazioni fiscali e rilascio delle relative certificazioni e formazione. Sempre sul fronte energetico e con riferimento alla misura del Pnrr relativa agli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili, l’offerta riguarda progetti per l’energia condivisa anche nella forma dell’autoconsumo collettivo, con finanziamenti specifici e agevolati, oltre a modelli di advisory per la costruzione di nuovi sistemi finalizzati al risparmio energetico.
Per quanto riguarda lo sviluppo delle imprese sui mercati esteri, la banca, in collaborazione anche con Sace, si occuperà di individuare i migliori settori merceologici e dei nuovi potenziali mercati – in particolare Est Europa, India ed Emirati Arabi Uniti – oltre ad offrire percorsi formativi specifici. Si tratta di un punto significativo in quanto, come esposto dal chief economist della banca Gregorio De Felice, l’Italia è come noto uno dei principali paesi esportatori in Europa e in particolare le nostre piccole e medie imprese rappresentano 53% dell’export nazionale, valore che non ha pari ad esempio in Francia (24,6% il peso delle pmi sull’export) e Germania (24,3%).
In termini di digitalizzazione, nel biennio 2021- 2022 mediamente il 39,1% delle imprese industriali ha utilizzato software per la gestione aziendale, con punte del 90,8% tra quelle più grandi. Margini di sviluppo sembrano essere presenti però tra le aziende più piccole, dove non si arriva al 30%. In questo contesto, per le aziende che vogliono puntare sulla digitalizzazione la banca ha messo a punto strumenti di protezione e finanziari, tra cui un nuovo Cyber Loan, e punta a coinvolgere le imprese in percorsi di formazione digitale qualificata. Qui il gruppo guarda in particolare ai settori Agribusiness e Turismo, che «necessitano di un accompagnamento specifico nella transizione verso modelli più innovativi, profittevoli e sostenibili», ha spiegato Roscio. Altro focus è poi la cybersicurezza. Roscio ha ricordato un «aumento costante degli attacchi, con un costo medio per attacco informatico di 4,5 milioni», ma nonostante ciò «il 60% pmi non ha affrontato investimenti per la sicurezza, dunque oggi per affrontare percorso di digitalizzazione è fondamentale concentrarsi sulla cybersecurity».
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