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Il pegno mobiliare non possessorio, operativo dal 25 agosto con l’istituzione del Registro Pegni e del regolamento (decreto 114/2021) sull’opponibilità verso terzi, entra nel vivo: con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 12 ottobre è stato infatti definito l’elenco delle 25 categorie merceologiche dei beni che possono essere dati in garanzia per ottenere credito (senza perderne il possesso). Ai sensi dell’art. 1 Dl. 59/2016, modificato dalla L. 119/2016), si stabilisce che:

Il pegno non possessorio può essere costituito su beni mobili, anche immateriali, destinati all’esercizio dell’impresa e sui crediti derivanti da o inerenti a tale esercizio, a esclusione dei beni mobili registrati (ad esempio le autovetture, ndr).

Nomenclatura categorie merceologiche

01 ANIMALI VIVI E PRODOTTI DEL REGNO ANIMALE
02 PIANTE E PRODOTTI DEL REGNO VEGETALE
03 GRASSI, OLI E CERE ANIMALI O VEGETALI
04 PRODOTTI DELLE INDUSTRIE ALIMENTARI, BEVANDE E TABACCHI LAVORATI
05 MINERALI E LORO PRODOTTI
06 PRODOTTI DELLE INDUSTRIE CHIMICHE O DELLE INDUSTRIE CONNESSE
07 MATERIE PLASTICHE, GOMMA E LORO LAVORATI
08 PELLI, CUOIO, PELLICCE E LORO LAVORATI
09 LEGNO E SUOI LAVORATI
10 PRODOTTI DELL’INDUSTRIA CARTARIA E PRODOTTI A STAMPA
11 MATERIE TESSILI E LORO MANUFATTI
12 CALZATURE ED ALTRI ACCESSORI DI ABBIGLIAMENTO
13 MATERIALI LAPIDEI, CERAMICI, VETRI E LORO PRODOTTI
14 PREZIOSI, GIOIELLI E MONETE
15 METALLI COMUNI E LORO LAVORATI
16 MACCHINARI INDUSTRIALI, MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI ED ELETTRONICI
17 MACCHINE, MACCHINARI E ATTREZZATURE PER IL TRASPORTO
18 STRUMENTI ED APPARECCHI DI OTTICA E MISURA; STRUMENTI MEDICO-CHIRURGICI;
OROLOGERIA; STRUMENTI MUSICALI
19 ARMI, MUNIZIONI, LORO PARTI ED ACCESSORI
20 MOBILI E COMPLEMENTI DI ARREDO
21 OGGETTI PER SPORT O DIVERTIMENTO, LORO PARTI ED ACCESSORI
22 OGGETTI D’ARTE, DA COLLEZIONE O DI ANTICHITA’
23 BENI IMMATERIALI
24 BENI FINANZIARI
25 ALTRI BENI

Pegno mobiliare non possessorio: come funziona

Il pegno mobiliare non possessorio è una delle misure a sostegno dell’accesso al credito delle imprese introdotte negli ultimi anni: si tratta di una possibilità riservata agli imprenditori iscritti al Registro Imprese, che potranno garantire un finanziamento con un pegno sui beni mobili destinati all’esercizio di impresa. Lo strumento si attiva previa iscrizione in un apposito registro informatico tenuto dall’Agenzia delle Entrate (istituito con il provvedimento dello scorso 25 agosto 2021), su cui è intervenuta – ai fini di definirne i requisiti – la Legge n.155 del 19 ottobre 2017 (Delega al Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza), in Gazzetta Ufficiale n.254 del 30 ottobre 2017.

Beni a garanzia

In parole semplici, i beni d’impresa possono costituire una garanzia per ottenere finanziamento, rimanendo però di proprietà dell’azienda, che quindi li può utilizzare. Unica eccezione: i beni mobili registrati (esempio classico: le auto), che non possono costituire garanzia. E’ possibile invece utilizzare beni futuri, di cui sia determinabile il valore complessivo.

Termini del contratto

E’ necessario mettere per iscritto un contratto per il pegno mobiliare non possessorio, indicando creditore, debitore, ed eventuale terza parte che concede il pegno, descrizione del bene che rappresenta la garanzia, credito garantito, importo massimo garantito. Se il contratto non prevede clausole diverse, il debitore (l’impresa o l’eventuale terza parte) può trasformare o vendere il bene, o disporne in altro modo. In questo caso, il pegno di trasferisce automaticamente al prodotto risultante dalla trasformazione, piuttosto che al corrispettivo della cessione, o al nuovo bene acquistato con il corrispettivo stesso, senza che ci sia bisogno di fare un nuovo contratti di garanzia.

Registro Pegni dei beni

Il pegno mobiliare non possessorio viene iscritto nell’apposito Registro Pegni informatizzato dell’Agenzia delle Entrate, esecutivo ed opponibile dalla data di iscrizione, che deve indicare creditore, debitore, eventuale terza parte, descrizione bene dato in garanzia, credito garantito, individuazione del bene che viene acquistato grazie alla garanzia del pegno (nel caso in cui l’operazione sia finalizzata all’acquisto di uno specifico bene). L’iscrizione dura dieci anni, è rinnovabile, può essere chiesta la cancellazione (di comune accordo fra le parti) oppure può essere domandata giudizialmente.

Garanzie

Sono previste regole a garanzia del creditore nel caso in cui si verifichi un evento che determina l’escussione del pegno. In questo caso, il creditore (ad esempio, la banca) può:

  • vendere (con procedura pubblica e nomina di esperti) trattenendo il corrispettivo che corrisponde alla garanzia restituendo l’eccedenza;
  • riscuotere i crediti oggetto di pegno fino a concorrenza della somma garantita;
  • affittare il bene in oggetto, trattenendo i canoni fino a concorrenza della somma garantita, ma solo se esplicitamente previsto dal contratto;
  • appropriarsi dei beni oggetto di garanzia: deve essere esplicitato nel contratto, che deve anche prevedere criteri e modalità di valutazione del bene.

Queste procedure possono essere attivate anche in caso di fallimento del debitore, dopo che i relativi crediti sono stati ammessi al passivo con prelazione.

Iter attuativo

L’Agenzia delle entrate ha tempo fino al 25 aprile 2022 per arrivare ad una data di attivazione del Registro Pegni, nel quale verranno giornalmente inserite, secondo l’ordine di ricezione, le formalità presentate.

Per quanto concerne le 25 categorie individuate come oggetto potenziale di pegno possessorio, invece, per ulteriori dettagli operativi si rimanda al provvedimento del 12 ottobre 2021, firmato dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini.

 

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