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In questo approfondimento vedremo insieme quali sono le agevolazioni INPS e INAIL per lavoratori disabili (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Agevolazioni INPS e INAIL per lavoratori disabili: quote di riserva

Sono diverse le agevolazioni rivolte dall’INPS e dall’INAIL ai lavoratori con disabilità e ai datori di lavoro che li assumono.

Gli appartenenti alle categorie protette, tra cui le persone che soffrono di minorazioni psichiche, fisiche e sensoriali o portatrici di handicap intellettivo, che causino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45% e le persone che sono invalide del lavoro e con un grado di invalidità superiore al 33%, hanno diritto al collocamento mirato: i datori di lavoro e le aziende pubbliche o private hanno l’obbligo di riservare dei posti di lavoro a chi è iscritto alle categorie protette (le cosiddette quote di riserva).

Funziona in questo modo:

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  • un lavoratore disabile per le aziende con più di 15 dipendenti
  • due lavoratori disabili per le aziende con più di 35 dipendenti;
  • il 7% dei lavoratori occupati per aziende con più di 50 dipendenti.

Un’altra quota di riserva è destinata ai soggetti non disabili, ma appartenenti alle categorie protette perché in situazioni di svantaggio o disagio sociale:

  • un 1 lavoratore per le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 51 e 150;
  • l’1% per le aziende con più di 150 dipendenti.

In questo approfondimento vi elencheremo gli aiuti dei due enti volti a favorire il collocamento lavorativo di persone con disabilità.

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Agevolazioni INPS per lavoratori disabili: quali sono?

A seconda della percentuale e della natura della disabilità, l’articolo 13 della legge 68 del 1999 prevede il riconoscimento di un incentivo anche alle aziende che non sono obbligate, dalla normativa, ad assumere persone con disabilità.

Se la natura della disabilità è di tipo fisico sono previste due misure:

  • il 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per 36 mesi, alle persone con una disabilità fisica superiore al 79% e con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
  • il 35% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per 36 mesi, alle persone con una disabilità fisica compresa tra il 67% e il 79% e con contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Con una disabilità di natura intellettiva o psichica e una percentuale di invalidità superiore al 45% è previsto:

  • il 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per 60 mesi, ai lavoratori a tempo indeterminato;
  • il 70% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali, per tutta la durata del contratto, per chi è assunto a tempo determinato con contratto di durata non inferiore a 12 mesi.

Agevolazioni INPS per lavoratori disabili: come ottenerle?

La procedura per ottenere l’incentivo INPS è la seguente:

va chiesto e ottenuto il nulla osta all’assunzione dal collocamento mirato;

  • prima dell’assunzione, il datore di lavoro presenta all’INPS l’istanza di ammissione agli incentivi ex art. 13 della L. 68/1999 (per via telematica accedendo al cassetto previdenziale delle aziende o sulla piattaforma “DiResCo”);
  • l’INPS, entro 5 giorni dalla richiesta, fornirà il riscontro all’istanza, in via telematica;
  • se il riscontro è positivo, entro 7 giorni il datore di lavoro dovrà stipulare il contratto ed entro 14 giorni dovrà comunicare l’assunzione all’INPS;
  • in caso di mancato rispetto di tali termini il datore di lavoro decadrà dall’incentivo.

Per il dettaglio dei requisiti e le modalità di richiesta ed erogazione vi consigliamo di prendere visione della circolare INPS numero 99 del 2016.

Agevolazioni INPS per lavoratori disabili: requisiti azienda

Per fruire delle agevolazioni INPS per lavoratori disabili, i datori di lavoro devono:

  • essere in possesso di DURC;
  • rispettare gli obblighi di legge e dei CCNL;
  • realizzare un incremento occupazionale a fronte della nuova assunzione rispetto la media dei lavoratori occupati nei 12 mesi precedenti l’assunzione o la trasformazione da tempo determinato ad indeterminato;
  • osservare le norma relative alla tutela delle condizioni di lavoro.

Agevolazioni INAIL per lavoratori disabili: quali sono?

Anche l’INAIL riconosce contributi ai datori di lavoro per il reinserimento e l’integrazione nell’attività lavorativa di persone che hanno subito un infortunio sul lavoro o sono vittime di malattie professionali, e per l’assunzione di persone con disabilità da lavoro invalidatesi presso altro datore di lavoro.

I contributi erogati dall’INAIL sono diretti a tre diversi tipi di interventi, con un rimborso complessivo non superiore a 150.000 euro per ciascun progetto. È possibile richiedere un anticipo fino al 75% dell’importo

I benefici sono previsti per le assunzioni con contratti di lavoro subordinato o parasubordinato, ma anche per rapporti di lavoro flessibili o a tempo determinato. Resta escluso il lavoro di tipo autonomo previsto, invece, per gli interventi di conservazione del posto di lavoro.

Agevolazioni INAIL per lavoratori disabili: in cosa consistono?

Le agevolazioni INAIL per lavoratori disabili sono sostegni economici rivolti all’adattamento dei posti di lavoro in caso di reinserimento lavorativo di lavoratori infortunati e tecnopatici già presenti in azienda e nel caso di nuove assunzioni di soggetti con disabilità da lavoro.

Gli interventi riguardano:

  • il superamento e l’abbattimento delle barriere architettoniche e l’adeguamento della postazione di lavoro nel limite massimo di spesa di 135.000 euro rimborsabili al 100%;
  • la formazione del lavoratore nel limite massimo di spesa di 15.000 euro rimborsabile al 60%.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di redigere un progetto personalizzato autorizzato dalla Direzione Regionale INAIL.

Agevolazioni INPS e INAIL per lavoratori disabili
Agevolazioni INPS e INAIL per lavoratori disabili: in foto una donna in carrozzina davanti a un computer.

Faq su lavoro e disabilità

Cos’è l’accertamento della disabilità per il collocamento mirato?

L’accertamento della disabilità è fondamentale ai fini del rilascio della relazione conclusiva, che consente l’accesso al collocamento mirato.

Il sistema è diverso da quello adottato per il riconoscimento delle condizioni di handicap o di invaliditàL’articolo 1, commi 4, 5 e 6 della legge numero 68 del 1999 distingue i lavoratori con disabilità in tre gruppi:

  • invalidi civili;
  • invalidi del lavoro (INAIL);
  • invalidi di guerra e per causa di servizio.

Quali documenti sono necessari per la partecipazione ai concorsi come categoria protetta?

documenti richiesti possono variare, ma di solito dovrai fornire la documentazione che attesti la tua appartenenza a una categoria protetta.

Potresti quindi dover:

  • inoltrare la certificazione rilasciata dalle autorità che attesti la tipologia e il grado di invalidità;
  • allegare la fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità come carta di identità o patente di guida;
  • preparare una nota con cui specifichi l’ausilio che, in relazione all’handicap, dovrai usare per svolgere le prove d’esame;
  • indicare di rispettare tutti i requisiti richiesti come:
    • avere un’età di almeno 18 anni;
    • avere la cittadinanza italiana o europea;
    • possedere un titolo di studio idoneo allo svolgimento della prova d’esame;
    • non aver riportato nessuna condanna penale o non avere procedimenti penali in corso;
    • avere il pieno godimento dei diritti civili e politici;
    • essere in posizione regolare nei confronti degli obblighi di leva;
    • non essere stato destituito, dispensato o licenziato da una Pubblica Amministrazione per insufficiente rendimento.

Quali sono i tipi di contratto di lavoro per categorie protette

Il contratto di lavoro per le categorie protette è uguale alla stipula di un normale documento di inizio di un rapporto lavorativo tra un dipendente e un datore. In particolare, i contratti possono essere:

Esistono riduzioni dell’orario di lavoro per le categorie protette?

Una persona che viene assunta in qualità di categoria protetta non ha diritto a particolari riduzione dell’orario lavorativo. La legge infatti non stabilisce delle eccezioni rivolte a tutti coloro che sono iscritti a questi registri. Il disabile può usufruire però, per esempio, dei permessi concessi dalla Legge 104 del 1992. Tuttavia, se non ne è titolare, potrebbe comunque svolgere lo stesso orario di lavoro di un qualsiasi altro lavoratore, compresi i turni straordinari e notturni.

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