È stata presentata la terza edizione del bando della Regione Liguria “Abilità al Plurale” dedicato all’inserimento o al reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione e di emarginazione sociale. 15 milioni di euro lo stanziamento economico a valere sul Fondo sociale europeo 2021/2027.
I destinatari delle azioni di “Abilità al Plurale 3” sono disoccupati, inoccupati e inattivi maggiori di 16 anni ricompresi in cinque diverse aree di disagio sociale: disabilità psichica, fisica e sensoriale; immigrati, richiedenti asilo, donne vittime di violenza; soggetti affetti da dipendenze; soggetti in esecuzione penale ed ex detenuti; persone inquadrate nei fenomeni di nuova povertà, senza fissa dimora, prive di dimora o di titolo di studio.
Potranno essere finanziati progetti per un costo complessivo dai 100mila ai 700mila euro e a presentarli potranno essere partenariati, composti da un massimo di sette soggetti, già esistenti o creati appositamente con competenze ed esperienze diversificate.
Tra le azioni ammissibili nei progetti, tutte finalizzate allo sviluppo di abilità che possano portare a un inserimento occupazionale, vi sono: orientamento, formazione compresa quella relativa alla lingua italiana per gli stranieri, tutoraggio, tirocini, borse lavoro, bonus assunzionali, attività seminariali e di affiancamento per i destinatari e le loro famiglie.
La precedente edizione di ‘Abilità al Plurale’ era stata finanziata sulla linea dell’inserimento lavorativo con 10 milioni di euro per 19 diversi progetti. Il 22% dei destinatari è stato tra i minori di 25 anni, il 24% persone con disabilità, il 18% detenuti o ex detenuti e il 13% immigrati.
Le candidature per la nuova edizione potranno essere presentate ad Alfa (Agenzia ligure per la formazione, il lavoro e l’accreditamento) dal 2 settembre al 18 ottobre 2024.
A illustrare l’iniziativa l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola: “Rispetto alla seconda edizione del progetto abbiamo aumentato la disponibilità economica per le azioni finalizzate all’inserimento lavorativo, da 10 a 15 milioni di euro, e ampliato la platea di possibili destinatari riducendo l’età minima da 18 a 16 anni. Ringrazio la Prefettura di Genova, che ha collaborato alla definizione degli obiettivi del bando, e gli uffici regionali per l’efficienza dimostrata”.
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