Gestione dei rifiuti a Perugia, Donato, fallimento della Destra
La gestione dei rifiuti a Perugia è stata un fallimento, e la responsabilità ricade sulla destra. Questa affermazione è supportata da dati concreti: nel 2022, nonostante l’ampliamento delle discariche umbre di 1 milione di metri cubi, la proposta del nuovo piano regionale dei rifiuti si basa sull’inceneritore, che non rappresenta un’alternativa alle discariche.
La strada che avrebbe dovuto essere percorsa, quella del riciclo, non è stata intrapresa dalla destra. Un potenziamento degli impianti di riciclo avrebbe potuto essere attuato da tempo, ma non è mai stato realizzato. Questo avrebbe avuto un impatto positivo oggi. L’impianto di incenerimento è classificato dalla normativa sul PNRR come un sistema che “arreca un danno significativo all’ambiente”.
La cosiddetta “valorizzazione” riguarda l’energia elettrica prodotta, ma in questo caso stiamo parlando di un rendimento molto basso. Secondo vari studi, il contributo dei “termovalorizzatori” al bilancio energetico nazionale è di appena il 2-3%. L’impatto ambientale generato dai “termovalorizzatori” non giustifica questa modalità di produzione di energia, soprattutto in un’epoca in cui l’energia da fonti rinnovabili è la strada principale per il futuro.
In una nota pubblicata sulla stampa, il consigliere Gentili ha espresso nervosismo per il fatto che a Perugia non ci sarà un inceneritore. Questo desiderio è stato espresso solo dopo il voto, suggerendo che forse nei palazzi c’era già qualcosa in preparazione. Il consigliere Gentili ha espresso desideri che non ha mai dichiarato durante la campagna elettorale, ovvero quello di avere un inceneritore a Perugia. Forse sa dove i suoi colleghi di destra vorrebbero riposizionarlo? Forse vogliono ancora farlo a Perugia? In caso affermativo, sarebbe opportuno che lo facesse sapere prima del voto delle regionali.
La destra ci ha condannato a un futuro incerto. Le buone pratiche e la lungimiranza nella gestione dei rifiuti sono la prova della loro inadeguatezza. L’estrema ratio dell’incenerimento ne è la prova. Dopo l’esito delle elezioni comunali, possiamo tirare un sospiro di sollievo, altrimenti si sarebbe aggiunto un altro danno oltre al Metrobus (BRT).
I cittadini sapranno riconoscere anche alle elezioni regionali chi guarda veramente al futuro e chi vorrebbe trasformare l’Umbria verde in un laboratorio tra privatizzazione della sanità e inquinamento selvaggio.
Così ha dichiarato Antonio Donato, capogruppo del M5s al Comune di Perugia.
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