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27 Luglio 2024, 00:02

Il consiglio regionale dell’Umbria ha approvato all’unanimità la proposta di legge Valorizzazione del patrimonio storico, culturale e tradizionale della cultura popolare umbra-Disciplina sulle rievocazioni e manifestazioni storiche. Una legge sulle manifestazioni storiche presentata in aula dai consiglieri Squarta, Pace (Fdi), Fioroni (Lega) e Pastorelli (Fi). E’ stata Paola Fioroni ad illustrare l’atto spiegando che la legge “punta a disciplinare nel dettaglio la complessa e strutturata materia delle manifestazioni di rievocazione storica, intese sia come rappresentazioni e messe in scena performative di eventi legati ad avvenimenti o periodi storici definiti, sia come fattori di sviluppo nella crescita, valorizzazione e promozione delle tipicità storiche, artistiche, culturali ed enogastronomiche di un determinato territorio. La conservazione, la promozione e la valorizzazione della memoria storica possono essere realizzate solo considerando le peculiarità che contraddistinguono l’identità delle singole comunità”.

Fioroni ha sottolineato che “la tutela assume necessariamente connotati strettamente collegati alle particolarità delle singole manifestazioni. La realizzazione, la conservazione e la valorizzazione di manifestazioni di rievocazioni storiche è strumento di aggregazione, che accresce un senso di appartenenza e di integrazione, consentendo altresì la trasmissione di saperi, conoscenze e valori di generazione in generazione. Questo significa che per il loro riconoscimento non è possibile assumere soluzioni che non contemplino un coinvolgimento degli enti territoriali: il loro contributo è imprescindibile e neppure può essere esclusa la possibilità per le Regioni di esercitare direttamente le relative funzioni, conservando lo Stato centrale poteri di indirizzo“.

Ma quali sono gli obiettivi principali della legge? Intanto un più ampio collegamento e partecipazione possibile tra gli organi politici, a livello sia regionale che locale, e le numerose realtà associative del Terzo settore, “mettendo in evidenza il loro ruolo di motore propulsivo delle manifestazioni rievocative e stabilendo, in virtù dell’importanza culturale e delle positive ripercussioni sull’intero indotto economico regionale, risorse certe e stabili nel tempo. Vengono favorite anche le collaborazioni con gli Istituti scolastici, attraverso appositi protocolli d’Intesa con l’Ufficio Scolastico regionale, con le associazioni di promozione turistica e tra enti locali, che prevedano anche la partecipazione, in posizione di partenariato, di soggetti ed enti privati”.

L’atto è stato approvato all’unanimità dopo l’interventi di diversi consiglieri. Andrea Fora (Patto civico) ha sottolineato che “questa legge ha un grande valore. Le rievocazioni storiche vengono viste come una attività conservatrice che guarda al passato. Esse invece hanno un grande rilievo storico, culturale e aggregativo. In Umbria ci sono tradizioni molto antiche, dietro alle quali c’è un lavoro di ricerca molto impegnativo. Le rievocazioni hanno poi un valore sociale di spessore, creano partecipazione e aggregazione che in questa fase storica assumono un rilievo ulteriore. In Umbria ci sono 61 associazioni storiche, supportate da altre 150 che svolgono attività collaterali. Meritorio anche il coinvolgimento delle scuole e il coinvolgimento dei ragazzi. La legge fa chiarezza su quali sono le rievocazioni storiche; mette a sistema la programmazione regionale; coinvolge le associazioni; prevede risorse finanziarie concrete e adeguate”.

Il leghista Valerio Mancini ha parlato di un’altra piccola tessera nella promozione turistica dell’Umbria grazie alla giunta di centrodestra, mentre Thomas De Luca (M5s) ha sottolineato quelle che a suo avviso sono la principale criticità: “Le associazioni di rievocazione storica, che quindi possono ricevere contributi. In questa fase c’è una fioritura di feste e rievocazioni ma non sempre si riscontra una attendibilità scientifica e storica adeguata”.

Soddisfatto Stefano Pastorelli (Fi) (“Dotazione finanziaria importante”), ma anche il democratico Michele Bettarelli: “Condivido l’approccio della legge e credo che le risorse stanziate siano importanti. Ho alcune perplessità su alcuni aspetti”. 

Eleonora Pace (Fdi), tra i firmatari della proposta di legge: “Sono fortemente legata alle manifestazioni storiche, specie alla Corsa all’Anello di Narni. Dietro alle rievocazioni ci sono studi approfonditi, spese ingenti per realizzare i costumi e impegni personali molto intensi. La stesura di un calendario regionale consentirà di approfondire e verificare i parametri minimi richiesti per il riconoscimento di manifestazione storica. Grazie all’assessore Agabiti sono state stanziate risorse notevoli, che daranno impulso a questo settore. In Parlamento stanno predisponendo una nuova legge sulle rievocazioni storiche ed era necessario non farsi trovare impreparati. Va sottolineato il valore sociale di queste manifestazioni, soprattutto per i giovani e per i ragazzi delle scuole. Grande soddisfazioni per questo atto, l’ultimo deliberato dalla Terza commissione prima di lasciarne la presidenza”.

L’assessore Paola Agabiti ha spiegato che lo stanziamento previsto rappresenta il “giusto e dovuto riconoscimento per tutti coloro che si impegnano per realizzare eventi e rievocazioni storiche. Manifestazioni che celebrano e ricordano il nostro passato, creando inclusione nei territori, promuovendo la Regione e le città a livello turistico. Nel 2019 c’erano 19mila euro all’anno, siamo passati a 70mila e ora a 170mila”.

Simona Meloni (Pd) ha ringraziato l’assessore “per le risorse reperite per le rievocazioni storiche, elemento importante per i territori e i piccoli borghi. Ho presentato una proposta si legge sui gruppi folcloristici, che portano avanti faticosamente alcune tradizioni popolari che meriterebbero di vedere riconosciuto il loro lavoro”. Infine Elena Proietti (FdI): “Importante e dovuto questo riconoscimento alle rievocazioni storiche, animate da persone, volontari, associazioni. L’attenzione dell’assessore Agabiti per la promozione territoriale viene oggi confermata con una legge importante che inciderà positivamente anche sul piano turistico. Ci sono molti territori, piccoli e marginali, che traggono beneficio dall’azione positiva delle associazioni di rievocazione storica”.

 

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