Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday
“La gestione del ciclo dei rifiuti urbani nella città di Palermo rappresenta il fallimento politico e amministrativo del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e della maggioranza di governo regionale guidata dal presidente Renato Schifani. Per questo motivo ho deciso di presentare un’interrogazione parlamentare per chiedere all’assessorato competente se ricorrono le condizioni per commissariare il comune di Palermo in merito alla gestione dei rifiuti”. Così il vice-presidente del gruppo parlamentare siciliano PD, Mario Giambona, si è espresso in merito all’emergenza rifiuti che attanaglia da molti giorni il capoluogo siciliano.
Una situazione divenuta critica che ieri sera ha impegnato i vigili del fuoco nello spegnimento di diversi incendi appiccati ai rifiuti ammassati per le strade di alcuni quartieri della città. “Lagalla ha fallito sulla gestione rifiuti ed è una condizione che risulta difficile negare perché quanto sta accadendo a Palermo – continua Giambona – evidenzia una enorme e clamorosa incongruenza del governo cittadino sulla gestione della RAP, sulla programmazione dell’attività di raccolta dei rifiuti e di gestione degli impianti che, inoltre, rende a questo punto ingiustificabile l’aumento medio del 5% della TARI previsto per il 2024”.
L’attenzione del deputato PD si sposta poi sulla mancata azione del governo regionale, reo di non aver programmato interventi strutturali per risolvere una problematica già affrontata con la precedente amministrazione targata Musumeci. “Il governo Schifani continua a restare immobile sulla gestione dei rifiuti in Sicilia. Mancano riforme strutturali ideate sul medio e lungo periodo che permettano al nostro territorio un avvicinamento agli standard europei. I fondi del Pnrr prevedono interventi mirati all’ammodernamento tecnologico del sistema rifiuti, ma l’amministrazione regionale non sembra tenerne conto” ha infine concluso.
“È infatti inammissibile che il capoluogo siciliano si attesti solo al 16% per raccolta differenziata, quando altri comuni della provincia riescono invece a raggiungere vette del 90% inquadrandosi a livello nazionale tra le amministrazioni locali considerate virtuose. Uno stallo degradante causato dall’inefficienza di un governo che allontana sempre più la Sicilia dal resto del Paese” dice infine Giambona.
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