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Un impianto fotovoltaico gratis, per produrre energia autonomamente e risparmiare sulle bollette? È la possibilità che arriva grazia al Reddito Energetico, una misura che per il 2024 e il 2025 permetterà alle famiglie a basso reddito di installare pannelli fotovoltaici a costo zero. Ma come funziona l’iniziativa e, soprattutto, quali sono i requisiti per potervi accedere?

Il Reddito Energetico è una misura promossa a livello governativo e gestita dal GSE: il Gestore dei Servizi Energetici, un’azienda interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’iniziativa prevede lo stanziamento, per il prossimo biennio, di un totale di 100 milioni di euro l’anno, per permettere alle famiglie a basso reddito di installare impianti fotovoltaici, con un’erogazione fino a esaurimento fondi. Per accedervi, è necessario avere un ISEE inferiore ai 15.000 euro o, ancora, ai 30.000 euro se si hanno più di quattro figli.

Cosa è il Reddito Energetico

Così come accennato in apertura, il Reddito Energetico è un incentivo previsto dal governo per offrire la possibilità, alle famiglie dal reddito ridotto, di installare un impianto fotovoltaico per l’autoproduzione di energia elettrica. L’iniziativa, facente capo dal GSE, è stata inaugurata lo scorso 5 luglio e sarà disponibile fino al 31 dicembre 2024, con un nuovo bando previsto anche nel 2025.

In linea generale, la misura offre la possibilità di:

  • installare pannelli fotovoltaici di capacità compresa tra i 2 e i 6 kW a costo zero;
  • lo stanziamento di 100 milioni di euro, erogati fino a esaurimento fondi.

In alternativa all’impianto fotovoltaico, è possibile approfittare del medesimo incentivo per installare un sistema solare termico – per la produzione di acqua calda sanitaria e il riscaldamento – nonché per i sistemi d’accumulo e gli impianti microeolici. Ancora, è possibile fare richiesta per progetti combinati fra queste tecnologie.

L’ammontare totale dei fondi è però così suddiviso:

  • 80 milioni di euro per le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • 20 milioni di euro per le restanti Regioni.

È tuttavia necessario sottolineare che, a poche ore dall’apertura del bando lo scorso 5 luglio, i fondi previsti per il Mezzogiorno si sono esauriti, nell’arco di pochissime ore. Rimangono invece ancora a disposizione quelli per le restanti regioni. Non vi è però motivo di disperare perché, così come già spiegato, l’iniziativa sarà ripetuta in modo identico anche nel 2025.

Impianto fotovoltaico per ISEE bassi: i requisiti

Per poter accedere al Reddito Energetico, e quindi poter installare dei pannelli fotovoltaici gratis, è necessario rispettare alcuni requisiti. Innanzitutto, di tipo reddituale. Il contributo è infatti previsto per:

  • ISEE inferiore ai 15.000 euro;
  • ISEE inferiore ai 30.000 euro, per famiglie con più di quattro figli fiscalmente a carico.

È poi indispensabile:

  • essere proprietari, o godere di diritti reali, sulle coperture dove gli impianti verranno realizzati, ad esempio tetti o giardini;
  • procedere all’installazione unicamente scegliendo aziende abilitate e certificate;
  • essere in possesso di un regolare contratto con un fornitore di energia elettrica.

È importante sottolineare che l’impianto che si andrà a realizzare dovrà essere previsto unicamente in autoconsumo – di conseguenza, non si potrà vendere a terzi l’energia in eccesso eventualmente prodotta – per immobili appartenenti alle categorie catastali A/8, A/9 e A/10.

Fotovoltaico gratis 2024: quanto si può spendere?

Altra questione importante da prendere in considerazione, per il bonus fotovoltaico 2024 per gli ISEE bassi, è la massima quota erogabile. Così come prevede il bando di erogazione dei fondi, è infatti:

  • possibile ottenere l’erogazione massima di 11.000 euro;
  • necessario presentare un piano dettagliato dell’impianto che si vorrà realizzare, poiché la somma effettivamente erogata sarà dimensionata in base a quest’ultimo.

Come si richiede l’impianto fotovoltaico gratuito

Ma come si richiedono i fondi del Reddito Energetico, al fine di predisporre il proprio impianto fotovoltaico gratuito? Per poter partecipare al bando, è necessario collegarsi all’apposita pagina predisposta sul sito del GSE e:

  • dalla sezione “Documenti”, scaricare i moduli di partecipazione al bando;
  • compilare e caricare i moduli secondo le indicazioni riportate negli stessi.

Come facile intuire, bisognerà avere a disposizione la propria certificazione ISEE – a controprova dei limiti reddituali d’accesso al contributo – e bisognerà specificare la tipologia di impianto che si vorrà realizzare, che dovrà sempre rimanere entro i 2 e gi 6 kW di capacità.

Come accennato in apertura, i fondi per il Mezzogiorno si sono già esauriti, mentre per quelli destinati alle altre Regioni vi sono ancora piccole disponibilità. Per verificare quanti ve ne siano a disposizione, e approfittare anche di una simulazione dell’impianto fotovoltaico, è sufficiente scegliere la sezione “Contatore delle Risorse Disponibili” all’interno dello stesso sito.

Reddito Energetico 2024: l’impianto gratis è sufficiente?

Ma con un massimo di 11.000 euro, è effettivamente possibile un impianto fotovoltaico gratis? Sebbene le cifre possano differire a seconda dell’azienda prescelta, e della complessità dell’impianto da realizzare, in media si spendono tra i 2.500 e i 3.000 euro per ogni kW di pannelli installati. Questo significa che, ipotizzando una spesa di 3.000 euro a kW, si otterrà un impianto totale da poco più di 3 kW. Si tratta di una capacità sufficiente?

Per rispondere a questa domanda, è necessario innanzitutto sottolineare che l’erogazione tipica per le abitazioni italiane, tramite la rete elettrica nazionale, è proprio di 3 kW. Per quanto in teoria l’impianto finanziato potrebbe essere sufficiente per le necessità di una famiglia media, per il fotovoltaico bisogna fare altre considerazioni:

  • la produzione di energia non è costante durante le 24 ore, ad esempio non si produce elettricità di notte o, ancora, in presenza di meteo avverso;
  • gli effettivi kWh prodotti possono variare a seconda dei più disparati fattori, come la stagione dell’anno.

Per questo motivo, a livello domestico si tende a installare impianti ridondanti – di circa 6 kW – in grado di sopperire a questa produzione discontinua. Meglio ancora se con un impianto di accumulo, che permette di conservare l’energia prodotta per usarla in altri momenti, ad esempio la sera. Se non fosse possibile raggiungere i 6 kW con i fondi del bando, si tenga comunque presente che:

  • la bolletta energetica sarà comunque più bassa rispetto al solito, poiché si richiederà meno energia alla rete;
  • ottimizzando i consumi – ad esempio, facendo la lavatrice o la lavastoviglie di giorni – si potrà massimizzare il consumo di energia autoprodotta.

Per queste ragioni, se si rientra nei requisiti, il Reddito Fotovoltaico rimane in ogni caso vantaggioso.

 

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