Gallipoli, in spiaggia con il bus. Al Comune costa 38 mila euro al mese e restano i disagi #finsubitoagevolazioni

Quasi 38 mila euro al mese: costa cara al Comune di Gallipoli la decisione di accompagnare in spiaggia i bagnanti gratis con il pullman che fa la spola sulla controversa strada dei lidi. 
La ciclopedonale da 3,5 milioni di euro è invisa ai turisti. E anche ai gestori degli stabilimenti balneari. Di sicuro a quelli che, tra loro, sin dall’inizio dell’estate hanno lamentato la mancanza di quella strategia organica che ci sarebbe voluta per sincronizzare l’inaugurazione del tracciato green con la completa apertura dei parcheggi a servizio delle spiagge. 
Simultaneità che non c’è stata, con inevitabili disagi per i bagnanti, spesso costretti ad estenuanti maratone sotto il sole cocente per raggiungere gli arenili. Quelli liberi e quelli attrezzati dove, magari, hanno pagato in anticipo il prezzo dell’abbonamento per ombrellone e lettini.

La strada delle polemiche, in mancanza dei parcheggi, si è trasformata in un budello rovente adagiato tra le dune di sabbia e la vegetazione mediterranea, da percorrere a piedi anche per un chilometro e oltre. Anche se nelle ultime settimane i disagi sembrano ridimensionarsi con il potenziamento delle aree adibite a parcheggio. Ma le criticità restano. E gravano soprattutto su clienti e titolari degli ultimi lidi che la strada parco lambisce nel suo tratto terminale, in direzione sud.
Il Comune, nel tentativo di metterci una pezza, ha pensato di attivare la navetta gratuita che paradossalmente pendola su e giù lungo un percorso vietato agli automezzi, come si evince da apposita segnaletica verticale. Anche per questo la Capitaneria di porto ha richiamato l’amministrazione civica al rispetto dei vincoli alla base del finanziamento regionale ottenuto per costruire la strada. Regole che prevedevano la piena integrazione del manufatto con il contesto naturalistico. Presupposto venuto meno, come lascia intendere l’autorità marittima, con i permessi di transito concessi ai clienti di un lido munito di parcheggi e con l’attivazione della navetta.

Ma tornando alle cifre, è una recente determina a rendere trasparente l’operazione che ha portato il Comune a sborsare una cifra piuttosto consistente nel tentativo di rimediare alle difficoltà di accesso al mare con il servizio navetta aggiudicato per un importo complessivo di 103.296,88 euro oltre iva al 10 per cento. Ma ora, com’è giusto che sia, la ditta che si è aggiudicataria, presenta il conto del mese di luglio con una fattura di 37.680,19 euro. 
Denari pubblici prelevati dal bilancio dell’ente per mettere tamponare uno dei buchi più macroscopici nella strategia che doveva portare alla metamorfosi del litorale sud: la difficoltà di accesso al mare, conseguenza diretta di una sfortunata ma più che prevedibile combinazione di fattori.
 Da un lato il tracciato green ciclopedonale e a basso impatto, lungo circa due chilometri, inaugurato il 14 giugno, dall’altro la forte penuria di parcheggi. «La cifra è stata calcolata in base al personale impiegato e al servizio reso – si schermisce il sindaco Stefano Minerva – ed è chiaro che sono investimenti di bilancio necessari. Sicuramente è meglio la navetta che vedere le macchine parcheggiate sulle dune e le ambulanze che non riescono a passare. 
Tutte le scelte hanno un costo, ma l’amministrazione ha scelto la navetta per dare un servizio. Poi, se i servizi non ci sono ci si lamenta, ma ci si lamenta ugualmente se costano troppo. Certo che c’è un costo, ma per noi vale la regola secondo cui il servizio, se necessario va assicurato, anche perché – conclude Stefano Minerva – amministriamo bene e abbiamo un bilancio sano».

Vai a tutte le notizie di Lecce

Iscriviti alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno Puglia