Il prezzo medio è tra i 2 e i 3 euro ma ci sono picchi da 10 euro a notte a Roma. Per il Codacons si tratta di «un tesoretto» che vale 700 milioni di euro all’anno per i comuni ma viene «usato con poca trasparenza»
La tassa di soggiorno si aggiunge ai costi da mettere in conto quando si va in vacanza. Secondo un report Codacons, l’imposta – che il ministero del Turismo sta pensando di portare a un massimo di 25 euro – oggi può raggiungere i 10 euro, a seconda della località turistica e della fascia di prezzo della struttura in cui si sceglie di pernottare. Se si considera il peso del contributo all’erario, Roma è la destinazione più cara, Otranto (provincia di Lecce) e Sorrento le mete più economiche. Per l’associazione dei consumatori si tratta di un «un tesoretto» che frutta ai comuni 700 milioni di euro all’anno ma viene «usato con poca trasparenza».
Le località di mare
L’imposta più bassa ammonta a 1.50 euro a notte e si registra in B&b per affitti brevi a Otranto ma anche a Sorrento, in campeggi e agriturismi. In località di mare gettonate come Taormina, Santa Margherita Ligure, Forte dei Marmi, una notte in un hotel a 5 stelle comporta una tassa di soggiorno pari a 5 euro e, da un’elaborazione Adnkronos sui dati Codacons, risulta che ogni stella indicante la fascia dell’albergo valga 1 euro in più sulla tassa. In campeggi, case vacanze e B&b invece il contributo ammonta a 2 euro.
Le zone di montagna
L’imposta però raggiunge soglie elevate anche ad alta quota. A Cortina d’Ampezzo, dove si terranno le Olimpiadi invernali 2026, gli ospiti delle strutture ricettive pagano dai 3 ai 5 euro a seconda della fascia degli alberghi e la tassa aumenta di 0.50 euro per ogni stella aggiunta. A Courmayeur 0.50 euro è il prezzo chiesto per una casa per ferie, 1 euro nei rifugi alpini. Negli alberghi invece si arriva la massimo a 4 euro.
Le città turistiche (che rimangono le più care)
Roma, che nel 2025 ospiterà il Giubileo, ha il primato della tassazione, con prezzi fino a 10 euro negli hotel a 5 stelle. Il contributo all’erario per il pernottamento è pari a 7.50 in un albergo a 4 stelle. Nei 3 stelle e nella maggior parte delle strutture di affitti brevi come B&b, guest house, case vacanza di prima categoria o affittacamere di seconda categoria si paga 6 euro. Più economici invece ostelli e alberghi a due stelle, dove la tassa è fino a 3.50 euro. Sullo stesso livello è Firenze, dove le strutture di budget più elevato chiedono un contributo di 8 euro, mentre campeggi e alberghi a 1 stella prevedono 3.50 euro a notte.
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