diMonica Zicchiero
Bosco dello sport, 800 mila euro in più. Resta la scadenza del 2026 per la fine dei lavori
Nell’area del Bosco dello Sport a Tessera dove ora svettano le quattro gru, la prossima settimana si inizierà a vedere crescere la struttura dell’Arena da 10 mila spettatori, quella che nei rendering ha una struttura a pianta circolare impreziosita all’esterno da dischi in vetro colorato progettata per ospitare incontri di basket (la Reyer si è candidata alla gestione, poi la commissione di gara deciderà) ma anche pallavolo, pallamano, boxe, calcetto, tennis e, sopratutto concerti e spettacoli. E avrà anche alcune migliorie che, rispetto al progetto iniziale, peseranno per 822 mila euro in più. Lo dice la determina pubblicata ieri con cui gli uffici tecnici del Comune di Venezia hanno approvato il nuovo progetto esecutivo che modifica in parte il compito delle società che si sono aggiudicate l’appalto per la costruzione (Cev, Maeg, Milani, Benvenuto) e per la progettazione esecutiva (Shesa, Mjw, Beta progetti Studio di ingegneria Rs, Duebarre, studi associati Gamba, Pesavento, studio Coleselli e ingegneri Voltan e Fabris).
I costi
La più rilevante delle modifiche l’hanno richiesta i vigili del fuoco ed è lo spostamento all’esterno dell’edificio del serbatoio di acqua interrato per il sistema antincendio e la divisione in tre compartimenti dell’autorimessa con altrettante strutture tagliafuoco. Il finanziamento non è più il Pnrr ma il Piano Nazionale Complementare, tuttavia i tempi restano scolpiti: dalla data di consegna dei lavori, le ditte costruttrici al prossimo 31 dicembre dovranno rendicontare il 30 per cento della spesa erogata e il 30 giugno del 2026 dovranno aver ultimato l’Arena. La determina di ieri cambia il quadro economico aggiungendo 822 mila euro ma restando al di sotto dei 107 milioni preventivati, con interessanti aggiustamenti. Uno riguarda la fornitura di energia elettrica del cantiere già avviato per la parte che non si vede, quella dei sottoservizi. Nella conferenza dei servizi di pochi mesi fa era infatti emerso che Enel Energia non poteva fornire i 200 kilowatt ora necessari per questioni di cabina ma le ditte in cantiere se ne sono rese conto sul campo e quindi il Comune ha ritenuto di anticipare la realizzazione definitiva della cabina di trasformazione elettrica.
Le modifiche
Inoltre, tra serbatoio esterno per il sistema antincendio (che costa 179 mila euro in più) e le altre modifiche inderogabili, si parla di 584 mila euro aggiuntivi. In compenso, fanno risparmiare 223 mila euro le migliorie suggerite dal pool di progettazione esterno su raffrescamento e riscaldamento e così si elimina l’innovativo l’impianto energetico a pali geotermici per passare ad un più economico e semplice sistema di condensazione: fa più rumore, richiede locali più ampi per ospitare le ventole, ma «la miglioria proposta, oltre a garantire un risparmio nella realizzazione della stessa, permette la massima flessibilità di utilizzo dell’impianto, elemento essenziale stante l’attuale non conoscibilità delle future modalità di gestione dell’infrastruttura». Questa modifica si compensa in chiave «verde» con il collegamento dell’impianto fotovoltaico alla rete elettrica «per migliorare l’efficienza dell’impianto e ridurne l’impatto di generazione dei campi elettromagnetici».
I rischi
Tra queste, le macchine sul tetto per la climatizzazione, la ventilazione e l’umidificazione con un intervento sull’isolamento anche acustico: sono altri 462 mila euro. Poco, vista l’entità dell’investimento, rispetto a quanto emerso la scorsa settimana per la nuova viabilità che è in corso di realizzazione per raggiungere in auto l’area del Bosco dello Sport: l’incremento di vari costi, tra cui non ultimo quello degli espropri per evitare il rischio di ricorsi e il conseguente blocco dei lavori, ha infatti portato il quadro economico da 39 a 45 milioni di euro: sei milioni in più rispetto alle previsioni iniziali.
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