La qualità ambientale dei porti ha impatti di larga scala sulle aree marine circostanti, ed è quindi necessario che la gestione dell’inquinamento sia una responsabilità condivisa a livello interregionale.
È per questo che, attraverso i programmi di cooperazione transfrontaliera come Interreg Italia – Francia Marittimo 2014- 2020, l’Unione europea supporta progetti come Geremia – Gestione dei reflui per il miglioramento delle acque portuali.
Finanziato per 1.658.919,93 euro tramite il Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), fra il 2018 e il 2021 il progetto ha messo in campo soluzioni per sviluppare un piano congiunto per il monitoraggio e la gestione delle acque portuali che possa ridurre l’inquinamento delle acque di scarico e le possibili conseguenze sull’ambiente marino circostante.
L’obiettivo ultimo è quello di formare tutte le persone che si occupano di gestire le acque portuali, attraverso strumenti e soluzioni innovative elaborate con attività pilota dislocate tra i porti di Genova, Olbia, La Spezia e Tolone.
Tutto questo è stato reso possibile grazie alle competenze scientifiche e tecniche dei sei partner coinvolti nel progetto, provenienti da cinque diverse località dell’area del Programma Interreg Italia – Francia: insieme all’Università di Genova, che ha coordinato il progetto, hanno partecipato a Geremia anche la società Servizi ecologici del Porto di Genova, l’Autorità di sistema portuale del mar Ligure orientale, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, l’Università di Tolone e l’Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino del Consiglio nazionale delle ricerche.
I risultati ottenuti tramite le attività portate avanti nell’ambito del progetto Geremia hanno consentito lo sviluppo di un Sistema di supporto delle decisioni (Decision Support System, DSS), uno strumento in grado di fornire supporto nelle azioni di prevenzione e intervento in caso di emergenze ambientali.
Un progetto chiave per la cosiddetta “Crescita Blu”, che affronta la sfida di coniugare la crescita economica con la necessità di preservare il patrimonio ambientale nel cuore del Mediterraneo, attraverso la cooperazione di tutte regioni coinvolte.
(A cura di FGB)
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