Il governo ha avviato un’importante iniziativa per incentivare l’insegnamento nelle zone montane, spesso caratterizzate da condizioni socio-economiche sfavorevoli e soggette a spopolamento.
Un disegno di legge attualmente in esame al Senato (dunque non ancora approvato) prevede agevolazioni significative per i docenti che decidono di prestare servizio in queste aree, con l’obiettivo di attrarre insegnanti e garantire un’istruzione di qualità.
Le agevolazioni per i docenti
Le misure contenute nel disegno di legge, approvato dal Governo e in corso di approvazione da parte del Senato e della Camera, includono:
- Punteggio aggiuntivo nelle graduatorie provinciali di supplenza: Gli insegnanti che hanno prestato servizio nelle scuole montane otterranno un punteggio supplementare che influenzerà le procedure di mobilità del personale docente. La quantificazione di questo punteggio sarà definita dalla contrattazione collettiva nazionale.
- Credito d’imposta per la locazione: Il personale scolastico che lavora nelle scuole di montagna avrà diritto a un credito d’imposta per alleviare le spese di affitto sostenute. Questo incentivo mira a rendere più accessibile la vita nelle piccole località montane.
Definizione delle scuole di montagna
Il disegno di legge definisce le “scuole di montagna” come quelle dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado ubicate in comuni specifici. Le scuole che beneficiano delle misure di sostegno previste dalla legge devono avere almeno un plesso situato in uno di questi comuni.
Dettagli del credito d’imposta
Il credito d’imposta sarà concesso annualmente e sarà pari al minor importo tra il 60% del canone annuo di locazione e un massimo di 2.500 euro. Inoltre, il credito d’imposta sarà esteso anche a coloro che acquistano un immobile ad uso abitativo in un comune montano, con un finanziamento ipotecario.
In particolare, per le scuole situate in comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e che ospitano minoranze linguistiche storiche, il credito d’imposta potrà arrivare fino al 75% del canone di locazione o dell’importo annuale del finanziamento, con un massimo di 3.500 euro.
Impegno finanziario e futuro
Il disegno di legge prevede un impegno finanziario specifico per gli anni a venire, con un limite complessivo di 20 milioni di euro annui a decorrere dal 2024. Il credito d’imposta non sarà cumulabile con altre detrazioni fiscali e sarà regolato da un decreto del Ministro dell’istruzione, in concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.
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