di Giorgia Olivieri
Manca poco più di un mese all’inizio del nuovo anno accademico e i dati in merito al mercato delle stanze e posti letto in affitto a Perugia non sono rincuoranti per le matricole che si apprestano a trasferirsi in città. Lo rivela l’ultimo rapporto di Immobiliare.it Insights che ha esaminato l’andamento dei prezzi e della domanda nel mercato delle stanze nel nostro Paese.
Il panorama L’aumento dei costi degli affitti in Italia non dà segnali di cedimento, e Perugia non è da meno. Il dato complessivo nazionale riporta, infatti, un 7 per cento in più rispetto al 2023 per il prezzo di locazione di una stanza singola – secondo quanto riportato dalla ricerca di Immobiliare.it Insights – dato aggravato nelle città universitarie dove sempre più fuori sede sono alla ricerca di una sistemazione per i propri studi. Non salgono solo i prezzi ma anche la domanda, in forte aumento in tutto il Paese, con un +27 per cento su tutto il territorio nazionale secondo l’agenzia del settore immobiliare.
I dati La situazione del caro affitti aveva suscitato il grido di allarme da parte degli studenti fuori sede di tutta Italia già due anni fa, Perugia compresa, divenuto un vero movimento lo scorso anno con le proteste delle tende fuori dalle università e dai palazzi del potere. Anche per il 2024 il quadro della situazione nel capoluogo umbro non sembra vedere un miglioramento. I dati riportano infatti un aumento del prezzo medio per una stanza singola dell’11 per cento, per un valore stimato di 273 euro (20 in più rispetto al 2023), e del 16 per cento per un posto letto in una doppia, corrispondenti a 150 euro. Valori sopra la media italiana, come quello della domanda per una stanza singola che a Perugia attesta una crescita del 55 per cento, il doppio del dato nazionale.
Le misure Venendo ai particolari, a luglio 2024 per gli immobili residenziali in affitto a Perugia sono stati richiesti in media 8,07 euro per metro quadro al mese. Nello specifico le zone più richieste sono quelle del centro storico e del quartiere Elce, vicine ad alcuni dei principali poli universitari della città. Qui, sempre a luglio dello stesso anno, il prezzo richiesto è stato di 9,63 al mese per metro quadro. Un dato decisamente più alto rispetto, ad esempio, alla zona di San Sisto, dove è situato il polo degli studi di Medicina, che registra un prezzo di 6,51 euro al mese per metro quadro.
Le ragioni Vari i fattori che concorrono al delineamento di questa situazione, prima tra tutte la tendenza degli studenti ad allontanarsi sempre meno dal proprio comune di origine per frequentare l’università, preferendo atenei più vicini e a misura di studente rispetto ai grandi poli universitari di Roma, Milano e Bologna. L’aumento di iscritti registrato negli anni post-pandemia dallo studium perugino conferma questo trend, accanto al quale, tra gli ormai noti effetti del Covid, troviamo la presenza sempre più massiccia nel capoluogo umbro di B&B dove una volta sorgevano case in affitto per studenti.
E i single? Il caro affitti non pesa solo sulle tasche degli studenti fuori sede, sono anche i single a risentirne. Secondo l’Istat, infatti, sono ben 8,4 milioni le persone che vivono da sole nel nostro Paese, tra single, vedovi e divorziati. Partendo da questi dati Istat, la società di consulenza finanziaria Moneyfarm ha stimato che chi vive da solo spende ogni mese 571 euro in più rispetto a una coppia che condivide le spese essenziali. Inoltre, Coldiretti calcola che per il solo consumo di alimentari e bevande un single spende in media il doppio di un nucleo con tre componenti. Numeri che, aggiunti al rincaro per il costo di una soluzione immobiliare indipendente, non possono che incidere sulle spese di chi vive al di fuori di una relazione o senza coinquilini.
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