In caso di cessazione del rapporto di lavoro, la cessione del quinto dello stipendio viene automaticamente trasferita sulla pensione. Se un lavoratore dipendente, sia nel settore pubblico che privato, termina il proprio impiego prima di aver estinto il prestito legato alla cessione del quinto, il pagamento del debito residuo verrĂ prelevato direttamente dalla pensione o da qualsiasi altra rendita continuativa equivalente, concessa a seguito della cessazione del rapporto di lavoro.
L’Inps ha confermato questa procedura nel messaggio 2830 del 2024, comunicando di aver completato la reingegnerizzazione del sistema Quote Quinto per gestire queste operazioni. Vediamo di cosa si tratta:
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Quando si va in pensione cosa succede alla cessione del quinto -
La procedura digitale secondo le istruzioni dell’Inps
Quando si va in pensione cosa succede alla cessione del quinto
In caso di cessazione anticipata del servizio, la cessione del quinto dello stipendio ovvero il prestito viene automaticamente estesa alla pensione o ad altri assegni continuativi equivalenti, erogati in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro. In pratica, se un lavoratore dipendente, sia nel settore pubblico che privato, termina il proprio impiego prima di aver estinto il finanziamento attraverso la cessione del quinto, l’importo non ancora rimborsato viene trasferito direttamente sulla pensione.
L’Inps ha chiarito che lo schema di convenzione ora in vigore per la concessione dei finanziamenti tramite cessione del quinto della pensione prevede giĂ questa possibilitĂ di trasferimento automatico. L’operativitĂ di questo meccanismo era stata sospesa in attesa della realizzazione di un progetto di reingegnerizzazione della procedura, noto come Quote Quinto. Questo progetto, mirato a uniformare la gestione del piano di ammortamento residuo della cessione del quinto dello stipendio con quello della pensione, è stato ora completato.
Con l’entrata in vigore di questa nuova procedura, tutte le cessioni del quinto dello stipendio trasferite sulle pensioni liquidate attraverso i sistemi della gestione privata saranno gestite in modo automatizzato. Restano escluse da questa automazione le cessioni che coinvolgono pensioni della gestione pubblica liquidate con i sistemi proprietari SIN o GPP. In questi casi, l’Inps procederĂ manualmente al caricamento dei piani di ammortamento residui sulla pensione, previa acquisizione della documentazione necessaria da parte del datore di lavoro.
La procedura digitale secondo le istruzioni dell’Inps
Queste modifiche sulla cessione del quinto dello stipendio alle pensione puntano a semplificare e rendere piĂ¹ efficiente il processo attraverso una maggiore integrazione e automatizzazione. Banche e intermediari finanziari convenzionati devono ora notificare il trasferimento delle cessioni del quinto dallo stipendio alla pensione tramite una procedura telematica, abbandonando l’uso della PEC. Le richieste continueranno a seguire le regole a seconda del tipo di gestione pensionistica coinvolta.
La dichiarazione di benestare, necessaria per il trasferimento della cessione del quinto dalla busta paga alla pensione, sarĂ rilasciata solo dopo una verifica favorevole. Questa verifica include la conferma della cessazione del servizio del debitore e l’effettiva liquidazione della pensione. Una volta convalidato, il piano di ammortamento viene gestito secondo criteri e integrato nel sistema Quote Quinto. Questo processo comprende anche la gestione di eventuali rate insolute e il rinnovo dei piani di cessione, se necessario.
La nuova procedura elimina l’obbligo di inviare documentazione cartacea all’Inps. Tutte le operazioni devono essere effettuate tramite i sistemi informatici, con un termine di 30 giorni per la conclusione del procedimento.
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