RIETI – «Sono passati otto anni dal terremoto che devastò Amatrice e colpì numerosi centri vicini, causando 299 morti. Il primo pensiero è per le vittime e per i loro familiari», dice Alessandro Di Venanzio, presidente Unindustria Rieti. «Il sistema delle imprese, sin da subito, è stato vicino alle popolazioni colpite. Come Unindustria, costante è stato l’impegno con i vari enti per accelerare le procedure e snellire il più possibile i processi burocratici». «Le ferite rimangono ancora aperte. Notiamo – aggiunge Di Venanzio – miglioramenti e accelerazioni, ma serve ancora una spinta al processo di ricostruzione. Non smetteremo mai di chiedere ancora più snellimento e velocizzazione della burocrazia. Abbiamo proposto anche per la zona del cratere l’attivazione di una zona logistica semplificata che permetterebbe di creare condizioni più favorevoli in termini economici, finanziari ed amministrativi: una sorta di mini Zes per accedere ad autorizzazioni uniche e crediti d’imposta sugli investimenti».
«Sono state circa 3.400, nel Lazio, le istanze di ricostruzione privata presentate all’Usr nei Comuni del sisma. In quasi la metà dei casi il contributo è stato concesso (circa il 22%) e anche liquidato (un altro 25% circa), negli altri casi la pratica è ferma tra istruttorie e rettifiche. L’importo richiesto è stato di circa 1,36 miliardi di euro, quello riconosciuto è stato di circa 955 milioni di euro. Segno che la grande maggioranza delle istanze era fondata».
«Va dato atto – conclude il presidente di Unindustria – del lavoro fatto dal commissario Castelli, ma serve accelerare ed è urgente contrastare lo spopolamento dei Comuni del cratere. Va perciò nella giusta direzione la proposta del Commissario di una flat tax al 7% per i pensionati che decidano di trasferire la residenza dall’estero».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui