diPaolo Morelli
Il museo chiuderà dal 9 settembre al 14 ottobre per i primi lavori, che coincideranno con il riordino delle opere: «Nel foyer un ritorno alle origini». Ma servono nuovi finanziamenti statali
Per la Gam c’è un progetto ambizioso, avviato dalla Fondazione Torino Musei, guidata dal presidente Massimo Broccio. Si tratta di un’ampia ristrutturazione dal costo complessivo di 27 milioni, suddivisa in lotti, che dovrebbe ripristinare il concetto originale dell’edificio, progettato nel 1959 da Carlo Bassi e Goffredo Boschetti: spazi ampi, per facilitare la fruizione del pubblico.
È certamente l’oggetto del primo intervento, denominato «lotto zero», che partirà a breve. Il museo chiuderà dal 9 settembre al 14 ottobre per i primi lavori, che coincideranno con il riordino delle opere. All’interno dell’edificio andranno avanti parallelamente due interventi, uno ordinario e uno straordinario. Il primo, già avviato in realtà, è il riallestimento degli spazi espositivi per le collezioni al primo e al secondo piano.
La riapertura di metà ottobre coinciderà con l’inaugurazione della Prima risonanza, progetto della direttrice Chiara Bertola, arrivata a febbraio. L’intervento straordinario riguarda invece l’accoglienza del pubblico, in particolare nel foyer che, dicono dalla Fondazione Torino Musei, «ritroveremo rivisto e rinnovato secondo l’idea di apertura e ariosità che caratterizzò lo spirito originale alla costruzione del museo».
Durante il prossimo mese di chiusura, i servizi al pubblico della biblioteca d’arte e dell’archivio fotografico non subiranno variazioni e saranno garantiti con le consuete modalità. «Il lotto zero — ha spiegato Broccio — comprende mirati interventi di temporanea rivisitazione dei locali propedeutici al futuro cantiere». Si rispetterebbero quindi i tempi, perché a febbraio, all’annuncio del piano, l’intenzione era di concludere la prima parte di lavori entro la prossima edizione di Artissima (attesa a inizio novembre).
Ora però è in corso un’altra partita ben più importante, perché sebbene ci siano stati segnali positivi da Roma, si attende ancora un intervento concreto del Ministero della Cultura per quanto riguarda una parte consistente di finanziamento. In queste settimane, inoltre, dovrebbe concludersi l’iter per lanciare il bando internazionale dedicato alla progettazione della Gam che verrà. Anche questo passaggio, se non ci saranno intoppi, si svolgerà nei tempi dato che i vertici della fondazione puntavano a completarlo entro fine anno. Nel frattempo il museo è risultato fra i 70 beneficiari del Pac — Piano per l’Arte Contemporanea 2024, quarta edizione dell’iniziativa della Direzione generale creatività contemporanea del Ministero della Cultura. La dotazione complessiva è di 3,5 milioni di euro che serviranno — suddivisi fra tutte le realtà selezionate — per acquisire opere d’arte realizzate negli ultimi 70 anni e incrementare le collezioni. Chissà se le future nuove acquisizioni troveranno un posto adeguato dentro spazi rinnovati.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui