Nelle commissioni Bilancio e Sviluppo rurale audizione dei dirigenti della Giunta
Comunicato stampa n. 0837
Firenze – Sono due le fonti di finanziamento per il settore agricolo forestale della Toscana. Una legata alla legge 39/2000 che, in linea con l’ultima variazione di bilancio, stima risorse per circa 6milioni 500mila euro cui si aggiungono 3milioni 300mila euro derivanti da introiti per taglio della legna e concessioni.
La seconda linea di finanziamento, legata alla legge 68/2011 (in particolate l’articolo 94), stima risorse a favore delle Unioni dei Comuni per 12milioni 658mila euro suddivisi per il 40 per cento come rimborso per le spese di funzionamento e il restante 60 per cento come delega per la forestazione.
Le cifre sono state illustrate nelle commissioni Bilancio e Sviluppo economico del Consiglio regionale, guidate rispettivamente da Giacomo Bugliani (Pd) e Gianni Anselmi (Pd), nel corso della seduta congiunta di oggi, martedì 3 settembre. Una seduta voluta dalla vicepresidente della commissione Bilancio Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia) per ascoltare i dirigenti della Giunta Sandro Pieroni e Luigi Idili in merito alle politiche e ai finanziamenti dedicati alla forestazione, in particolare sulle risorse che sono rendicontate e sul contributo del fondo unico per l’esercizio delle funzioni non rendicontate.
Secondo quanto spiegato dai due dirigenti, le Unioni dei Comuni si devono occupare della gestione del patrimonio agricolo forestale (circa 110 mila ettari), della lotta agli incendi boschivi e delle attività legate al vincolo geologico (l’autorizzazione ai tagli per fare un esempio).
Il personale assegnato a svolgere queste funzioni conta 398 operai forestali (il cui costo oscilla tra i 13 e 15 milioni anche in virtù di specifiche indennità) e circa 100 amministravi e tecnici (per un costo stimato di 5milioni 300mila euro).
Le risorse attribuite attraverso la legge 39/2000 sono suddivise tra i diversi enti sulla base di parametri concordati con Anci e le varie Unioni e riguardano, tra l’altro, la superficie forestale di competenza, la superficie del patrimonio agricolo forestale su cui si deve intervenire, il numero degli operai, il numero delle partiche sul rischio idrogeologico.
Il costo per il settore (circa 22/24milioni comprensivi del costo del personale più quelli necessari per mezzi, materiali e manutenzioni stimati in circa il 25 per cento del costo degli operai forestali), comporta che tutte le Unioni sviluppino convenzioni (con consorzi di bonifica e altri Comuni) per cercare di mantenere l’occupabilità per tutti e 12 i mesi dell’anno.
L’importanza economica, culturale, sociale e ambientale del patrimonio agricolo forestale della Toscana sarà ancora a centro dei lavori delle due Commissioni. Su iniziativa del presidente Anselmi, anche per gestire il percorso della manovra di Bilancio e del Documento di economia e finanza per il prossimo anno, le udizioni potrebbero proseguire con altre rappresentanze istituzionali, a cominciare da Anci.
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