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Estate bollente  per il credito al consumo made in Italy, con richieste che a luglio per tutti i prodotti della categoria hanno superato ogni più rosea previsione e con buone prospettive per il medio-lungo periodo. L’accelerazione della crescita del credito al consumo è trainata dai prestiti legati all’acquisto di auto e moto così come dal recupero dei prestiti personali. Il trend si lega, infatti allo sviluppo costante del mercato dell’automotive, che si è giovato della disponibilità di nuovi veicoli, della ripresa del mercato dell’usato e, seppur in maniera trascurabile  degli incentivi governativi per le auto elettriche.

In crescita  anche i prestiti destinati all’acquisto di arredi per la casa e di beni per l’efficientamento energetico, come l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili e schermature solari. Ma la ripresa del mercato è determinata soprattutto dall’arrivo dei giovani, soprattutto dai nativi digitali figli della Gen. X e si prevede che entro la fine del prossimo anno rappresenteranno almeno 1/3 della forza lavoro.

Un segmento che ha totalizzato un deciso incremento delle richieste di prestiti finalizzati e personali rispetto allo scorso anno generando un analogo incremento del rischio di credito: sono soprattutto gli under 25 quelli catalogati nelle fasce di rischio più elevate: categoria cresciuta del 3% circa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma se la crescita dei giovani nati tra il 1996 ed il 2006 è stata la più rilevante, rimane agli ultimi posti nella graduatoria dei richiedenti. La Gen ‘x’, ovvero i nati tra la seconda metà degli anni 60 e i primi anni 80 guida la classifica col 40% delle richieste: ancora perlopiù protagonisti del mondo del lavoro hanno un solido potere d’acquisto e per questo appaiono interessanti agli addetti ai lavori. Dietro di loro i nati tra l’inizio degli anni 80 e la metà degli anni 90: cresciuti con l’ascesa di internet e degli strumenti digitali uno degli aspetti più evidenti è l’inserimento della tecnologia digitale nella loro vita quotidiana.

I vantaggi percepiti da questa fascia di clientela sono l’accesso immediato al bene, lo sconto sul prezzo finale ma soprattutto la scelta di non liquidare i risparmi investiti, ovvero la percezione che sarebbe difficile dopo ‘ripristinare’ la liquidità disinvestita per acquistare il prodotto desiderato. Negli ultimi due anni le richieste di prestito proveniente da clientela cosiddetta ‘affluent’, con disponibilità finanziarie oltre i 200.000 euro è cresciuta del 25% circa. La richiesta viene inoltre mediamente spalmata su un arco temporale superiore ai 48 mesi per il 30% dei richiedenti per pesare adeguatamente sul bilancio familiare.

Crescono anche le richieste di prestiti anche da parte dei cittadini non nati in Italia. Per questa tipologia di richiedenti è più accentuata la tendenza a chiedere prestiti personali anche per importi rilevanti per sostenere i propri progetti di spesa. In questi ultimi mesi crescono anche  i finanziamenti destinati a cure dentistiche e odontoiatriche, interventi chirurgici, fisioterapia e assistenza ai malati; ma anche quelli destinati ad interventi di chirurgia estetica , trattamenti di bellezza o all’acquisto dell’attrezzatura per il fitness a casa, spesso abbinati ad una polizza assicurativa; in caso di morte, l’assicurazione provvederà all’estinzione completa e anticipata del prestito.

Per accedere al finanziamento occorre essere titolari di un reddito certo e di una posizione creditizia che ne certifichi la solvibilità finanziaria. Mediamente la richiesta copre il 60% circa del valore del bene richiesto. Per ottenere un prestito, per molti operatori economici è importante che la rata non superi 1/3 del reddito  Alcuni istituti arrivano a prendere in esame una percentuale massima del 40%, ma in generale la regola di un terzo è quella più applicata. Crescono anche i prestiti di consolidamento debiti che consentono di estinguere i diversi finanziamenti erogati da altri Istituti di Credito per concentrare tutto in un’unica rata mensile da pagare col vantaggio della dilazione nel tempo dei pagamenti con l’alleggerimento dell’importo delle singole rate.

Parallelamente crescono anche le richieste di prestito per consolidamento debiti più liquidità: infatti quando si acquista un bene con finanziamento è possibile che si aggiungano altre spese impreviste come nel caso di un immobile che necessita l’acquisto di arredi. In questo caso è possibile richiedere nuova disponibilità per esigenze personali con la formula del prestito consolidamento debiti più liquidità. Si potrà così utilizzare liquidità aggiuntiva per far fronte ad altri pagamenti oltre ai debiti. Il tasso di default è rimasto sostanzialmente invariato rispetto a due anni fa. Un buon segnale che fa ben sperare in una ripresa: la maggior parte del debito è a tasso fisso e la liquidità accantonata dalla maggior parte dei richiedenti garantisce un ‘cuscinetto’ di sicurezza  in caso di criticità.

 

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