Regionali, Stefania Proietti a Terni: «Città con risorse incredibili. Priorità per l’Umbria» #finsubitoagevolazioni

di I.A.

«Si parte convintamente da Terni, città che ha delle risorse incredibili sulle quali si può far leva per portare sempre più in alto la nostra Umbria». Così la candidata alla presidenza della Regione Umbria nella città dell’acciaio mercoledì mattina insieme alla coalizione e ai rappresentati del Patto avanti che definisce «un modello politico che include, che sta vicini ai cittadini e per questo vincente».

Le priorità di Proietti Tra le priorità su cui lavorare, ai microfoni della stampa, la candidata si è focalizzata su sanità, ambiente, sviluppo e i giovani: «Lavoriamo con loro e per loro», ha detto. Un veloce passaggio anche sulla Legge sulla famiglia approvata martedì dall’assemblea legislativa umbra: «Una legge di cui si apprezza il fatto che ci siano risorse e si apprezza l’investimento sulla famiglia – ha detto Stefania Proietti -. Mi sono chiesta perché non sono stati approvati gli emendamenti, c’erano dei fattori aggiunti che andavano nella stessa linea della proposta».

La campagna elettorale Il 22 settembre Stefania Proietti inizierà, dopo il primo appuntamento di oggi, la campagna elettorale partendo da Assisi, la sua città d’origine. «Ritorno al mio passato. Ero una docente universitaria e mi occupavo convintamente di ambiente come un tema di giustizia sociale. Divento la prima donna sindaco di Assisi con una proposta civica, dopo otto anni se c’è una comunità che mi chiama, anche se io mi sento di non meritarlo, a guidare l’Umbria. Credo che ci sia bisogno di una coalizione ampia, che accolga anche persone come me, che non avevano mai visto un consiglio comunale, ma che hanno la capacità di incidere nel tessuto socio-culturale. La campagna prevederà di andare verso le persone, crediamo che questo faccia la differenza. Quando un cittadino ha un problema noi siamo vincenti e siamo nel nostro vero ruolo se siamo noi a muoverci e andare verso di lui».

Terni città pilota «Per troppo tempo c’è stato un racconto di Terni che non la rispecchia. Un polo come questo, prima di essere il polo industriale di eccellenza, era un polo di energia rinnovabile più di cento anni fa. Ci serve il vostro supporto, torneremo a Terni, solo con voi possiamo costruire il programma dell’Umbria. Se penso a Terni penso all’ambiente, un ambiente che ha dei casi pilota. Terni è un caso pilota. Pensiamo alla nostra regione come a una grande macro città, a una smart city, dove ci sono delle piccole realtà da cui prendere esempio. Altra priorità è lo sviluppo economico di questa regione, capace di eccellenze assolute e riconosciute a livello internazionale. Abbiamo i giusti numeri: siamo meno di un milione di abitanti, ma abbiamo la regione più bella, più vivibile, e anche una delle più antiche (la storia degli umbri è molto antica)».

I giovani sono il nostro domani La candidata di centrosinistra ha tenuto a rimarcare uno dei punti più importanti della campagna elettorale: «Dobbiamo mettere il focus sui nostri giovani, creare una regione vivibile per loro. I giovani sono il nostro domani. Vogliamo che siano i costruttori del futuro dell’Umbria in un tavolo partecipato. Sono i cittadini e le cittadine, prima di tutto i giovani, a poter dire “io farei così”. Bisogna abbattere il muro dell’indifferenza, se un’azione non cambia il mondo, otto miliardi di azioni lo possono cambiare. Ai giovani dobbiamo dire la tua azione conta, perché domani o anche oggi potrai essere un Sindaco, un presidente di provincia o comunque un decisore, e quella tua azione oggi può avere delle ripercussioni sul domani. Le persone sono la nostra priorità assoluta».

Nuovo ospedale e sanità «Oggi il tema della sanità che non è più uguale per tutti è la nostra priorità. Noi amministratori pubblici abbiamo toccato con mano quello che significa essere vicino alla nostra gente che rischia la vita o la malattia» constata la Proietti con commozione. «Il Covid ha dimostrato come la sanità debba essere pubblica, per tutti, soprattutto accessibile alle fasce più deboli. Terni è un veicolo di mobilità sanitaria incredibile. Moltissime persone dall’alto Lazio si muovono verso Terni, vedendo quasi in Terni un polo di riferimento. Terni quindi è baricentrica, centrale. Siamo realisti, le risorse non sono infinite, ma l’ospedale di Terni si mantiene un’eccellenza nonostante sia il più vetusto della regione. C’è una cosa che però dobbiamo dirci, senza se e senza ma: l’ospedale di Terni deve essere pubblico! È stato detto, quando ci siamo visti con Elly Schlein: a volte non bisogna fare le leggi per distruggere dei sistemi, basta depauperarli. Soprattutto, deve esserci la possibilità per anziani, famiglie e giovani di accedere alla sanità pubblica. Non dobbiamo dare scorciatoie ai privati, non sarà semplice nemmeno per noi politici trovare le risorse, ma dobbiamo trovarle per forza, a costo di accamparci sotto i ministeri. La sanità pubblica di prossimità è possibile, va innovato. L’osepdale di Terni lo vediamo moderno, punto di riferimento per l’Umbria e per l’alto Lazio, ma soprattutto un ospedale solo e sempre pubblico».

Sul nodo Ast «Un’azienda di grandissima storia, citavo gli impianti idroelettrici che qui hanno fatto scuola e che fanno più del 10% della nostra energia da fonte rinnovabile. Leggiamo dai quotidiani che, purtroppo, l’accordo di programma non ha avuto gli effetti concreti che speravamo. La crisi energetica di due anni fa insegna: l’energia, purtroppo, ha dei costi variabilissimi, dipendenti più dalla geopolitica internazionale. Come si risolve? C’è un’energia democratica, che è quella rinnovabile: il sole è di tutti, l’acqua è della regione. Abbiamo tutti gli ingredienti per costruire una buona ricetta: gli impianti idroelettrici che sono primari, dobbiamo produrre l’energia dove serve e usarla dove viene prodotta. Bisogna continuare con gli investimenti. Vediamo con paura le notizie di riduzione dei posti di lavoro a causa dei costi dell’energia, ma non è un problema ex novo. Ci sono delle possibilità che la regione può mettere in campo, ad esempio, nel settore idroelettrico, anche con una società mista pubblico-privata sulla base della reale produzione di energia che qui avviene. Vogliamo un’accieieria che rimanga col numero di lavoratori attuale, è imprescindibile non solo per Terni e per l’Umbria, ma anche per tutta Italia. Voglio dire, ritornando ai giovani, che il lavoro giusto, equo, ma anche vicino casa per noi è una priorità. Il PNRR è stata un’occasione persa, avremmo dovuto perseguire la linea della siderurgia sostenibile. Noi faremo la nostra proposta e speriamo che i lavoratori ci diano fiducia». 

Diritti di tutti In merito ai diritti della comunità LGBTQ+, Stefania Proietti rimane vaga: «I diritti sono diritti di tutti. Il tema dei valori è unificante e non deve essere mai una contrapposizione. Accanto ai diritti LGBT ci sono i diritti alla salute, all’ambiente, al lavoro, alla scuola pubblica. Noto nel panorama politico nazionale delle prese di posizione che ci fanno capire che certi temi sono temi di tutti, ma io ci metto tutti i diritti, che sono prioritari tutti insieme». Sulle famiglie con persone disabili, la Proietti è meno ambigua: «Le associazioni di genitori e familiari che fanno caregiving devono essere ascoltate. Sarà una delle nostre priorità nei tavoli di progettazione partecipata. Sono persone abituate a buttar giù i muri a testate, non possiamo andare avanti così. Parlare e accendere il faro sulla disabilità è giusto, ma non ci si può fermare: dobbiamo guardare a nuovi modelli che possano dare sollievo anche a queste categorie, alle famiglie e alle mamme che rinunciano al proprio lavoro per dare assistenza ai familiari disabili. Vogliamo dare attenzione ai disagi concreti».