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L’obiettivo è far fronte all’aumento della domanda e migliorare i servizi. L’imposta sarà più elevata nei porti di Mykonos e Santorini, che vedono il maggior numero di turisti. Dal prossimo anno aumenterà anche il prezzo dei biglietti dei traghetti a causa delle nuove regole Ue sui carburanti green

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Il 2024 sarà un altro anno record per il turismo greco, con una stima di 32 milioni di visitatori. Un flusso turistico che offre un contributo prezioso all’economia greca, ma che mette anche a dura prova le sue infrastrutture.

Dal momento che una buona parte di questi turisti visitano la Grecia a bordo di navi da crociera, il governo ha deciso di imporre una tassa di cinque euro sui crocieristi in tutti i suoi porti.

L’obiettivo dichiarato è quello aiutare le città greche a far fronte all’aumento della domanda e consentire loro di fornire servizi migliori.

“Ci sarà una tassa ovunque, non una tassa di 20 euro, ma una tassa simbolica per ogni area, come facciamo ora per gli hotel. Si tratta di sostenere le infrastrutture esistenti. Ad esempio, il porto di Salonicco, che prima non aveva quasi nessuna nave da crociera, quest’anno ha ricevuto 80-90 navi da crociera”, ha dichiarato a Euronews il Segretario generale della Marina e dei Porti, Evangelos Kyriazopoulos.

L’imposta sarà più elevata nei porti di Mykonos e Santorini, che vedono il maggior numero di arrivi. Nei mesi di aprile, maggio e ottobre, la tassa sarà di 12 euro nelle due celebri isole e di 3 euro negli altri porti. Tra novembre e marzo ci sarà un’ulteriore riduzione dell’80 per cento.

Il ministero del Turismo, che prevede che il gettito totale della nuova tassa raggiungerà circa 50 milioni di euro, ha annunciato che tutte le entrate extra saranno reinvestite nelle comunità locali della Grecia.

I turisti pagheranno anche la decarbonizzazione delle navi greche

Oltre alla nuova tassa portuale, i turisti devono aspettarsi un aumento dei prezzi dei viaggi via mare a causa dell’introduzione dei regolamenti marittimi FuelEu.

In base a queste nuove regole tutte le navi greche devono utilizzare carburanti più ecologici – e più costosi -, come lo zolfo. Questo costo aggiuntivo ricadrà con tutta probabilità sui passeggeri, con un aumento dei prezzi dei biglietti.

“Tutte le navi greche devono aderire ai regolamenti marittimi FuelEu, in base ai quali è necessario trovare petrolio a bassissimo contenuto di anidride carbonica o pagare una penale per l’anidride carbonica emessa. Secondo uno studio, ciò comporterebbe un onere aggiuntivo per il trasporto marittimo greco di circa 320 milioni di euro all’anno. Che comporterà un aumento dei prezzi dei biglietti di oltre il 15 per cento”, ha affermato Dionysis Theodoratos, presidente dell’Associazione delle imprese di navigazione passeggeri.

 

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