Il Bonus POS è un incentivo fiscale che favorisce l’adozione di strumenti di pagamento digitale da parte degli psicologi, riducendo i costi associati alle commissioni POS e offrendo una gestione finanziaria semplificata.
Anche i professionisti della salute mentale sono dopotutto investiti dalla rivoluzione digitale, che sta semplificando notevolmente il loro lavoro e l’amministrazione dello studio. Il software gestionale per psicologi è ad esempio uno strumento che ha facilitato notevolmente la gestione commerciale e contabile di tanti psicoterapeuti, grazie a svariate features per l’emissione di fatture e per l’archiviazione dei dati dei pazienti.
Come funziona il Bonus POS?
Tornando al Bonus POS, esso prevede un credito d’imposta riconosciuto ai professionisti che accettano pagamenti elettronici. L’obbligo di POS è dopotutto ormai esteso a qualsiasi libero professionista e il bonus aiuta gli psicologi a recuperare parte delle commissioni addebitate dai fornitori di servizi di pagamento digitale.
Il credito d’imposta attualmente riconosciuto ammonta al 30% delle commissioni correlate alle transazioni con POS e può essere utilizzato in compensazione delle imposte dovute, riducendo l’onere fiscale complessivo per il professionista.
È bene sottolineare che il bonus si applica solo alle commissioni relative a pagamenti effettuati con strumenti tracciabili, come carte di credito, di debito e prepagate, ma non riguarda quelle legate a transazioni effettuate con altri metodi di pagamento.
Requisiti e condizioni per accedere al bonus POS
Per accedere al Bonus POS, è innanzitutto necessario possedere un dispositivo attivo e collegato a un conto corrente personale o intestato alla società per la quale si lavora, sul cui verranno accreditati i pagamenti effettuati dai clienti.
Usufruire del Bonus POS è molto semplice. Psicologi e psicoterapeuti infatti non devono presentare una specifica richiesta, dal momento che il credito d’imposta viene riconosciuto automaticamente sulla base dei dati trasmessi dai fornitori di servizi POS all’Agenzia delle Entrate. Il professionista potrà utilizzare questo credito in compensazione nel modello F24, riducendo così l’importo complessivo da versare sotto forma di imposte.
È inoltre importante tenere traccia delle commissioni addebitate e verificare periodicamente che il credito d’imposta sia stato correttamente attribuito. Alcuni software gestionali per psicologi offrono funzionalità per monitorare le transazioni POS e le loro commissioni, facilitando il controllo e la gestione del Bonus POS.
Vantaggi del Bonus POS per gli psicologi
L’introduzione del Bonus POS rappresenta un’opportunità per gli psicologi che desiderano ottimizzare la gestione dei pagamenti all’interno del loro studio e massimizzare i loro guadagni. I pagamenti digitali sono inoltre ormai ampiamente apprezzati e utilizzati dai pazienti, i quali godono di un’opzione comoda e sicura che gli consente anche di ridurre l’uso di contanti.
Inoltre il Bonus POS rientra in quella serie di misure pensate e approvate per combattere l’evasione fiscale. Le transazioni mediante pagamenti elettronici sono infatti tracciate e incentivarle contribuisce a una maggiore trasparenza fiscale dello studio, mediante pratiche più conformi alle normative vigenti.
L’uso di pagamenti elettronici facilita peraltro la contabilità e la gestione finanziaria dell’attività professionale degli psicologi liberi professionisti, rendendogli più facile il controllo dei flussi di cassa e delle entrate complessive.
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