La Puglia è stata designata “Regione europea dello Sport” per l’anno 2026: la comunicazione è stata inviata questa mattina – lunedì 23 settembre – da Gian Francesco Lupattelli, presidente e fondatore di Aces, l’associazione che, con la partnership dell’Unesco, riunisce capitali, città, comunità e regioni europee dello sport.
La lettera, indirizzata da Bruxelles al presidente Michele Emiliano, sottolinea che la Puglia ha guadagnato il riconoscimento “dando un esempio lodevole di promozione dello sport per tutti, come mezzo per migliorare la salute, favorire l’integrazione sociale, facilitare l’istruzione e promuovere il rispetto, tutti in linea con gli obiettivi principali di Aces.La Puglia ha anche dimostrato una politica sportiva esemplare, vantando encomiabili strutture sportive, programmi ben strutturati e una vasta gamma di attività”.
“Siamo onorati per questa designazione e, come dicemmo presentando ufficialmente la nostra candidatura a luglio scorso, speriamo che, nel 2026, anno in cui si svolgeranno a Taranto i Giochi del Mediterraneo, dalla Puglia si diffonda un movimento che riconosca allo sport la sua funzione di mezzo di emancipazione e quindi di pratica che consente a ciascuno di esprimere la propria personalità, il proprio talento e le proprie capacità”, ha commentato il presidente Emiliano.
“Abbiamo lavorato in questi 9 anni perché lo sport sia davvero ‘per tutti’, facendo crescere attenzione e investimenti su tutti i segmenti di un universo complesso che coinvolge migliaia di persone, a partire dal finanziamento della rete degli impianti sportivi”, ha detto l’assessore allo Sport per tutti della Regione Puglia, Raffaele Piemontese, annunciando che “sarà una lunga cavalcata: fino al 2026, lavoreremo per fare tante iniziative di preparazione coinvolgendo tutti, dal nord del Gargano al sud del Salento”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui