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di Raffaele Vitali

FERMO – C’è un dato che può quantomeno far sperare per il futuro: Marche ed Emilia Romagna insieme valgono il 17% delle esportazioni italiane con i loro 105 miliardi.

All’interno di questo sistema economico ci sono dieci realtà, cinque per regione, che Intesa San Paolo ha classificato come ‘vincenti’. Un lungo lavoro di analisi dei bilanci, e non solo, affidato al Research Department insieme con Visa finalizzato a supportare le Pmi.

Nel 2023, le esportazioni delle Marche hanno superato i 20 miliardi di euro, con un contributo importante del settore farmaceutico, della cantieristica navale e della meccanica. Esce dal podio la moda, da sempre fiore all’occhiello.

“In questi settori troviamo – spiega Alessandra Florio, direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo – l’espressione del miglior Made in Italy nei diversi settori di riferimento ed esempi virtuosi per il contributo economico e sociale restituito al territorio”. Per quanto riguarda l’Emilia, gli 85 miliardi vengono da meccanica, automotive, agroalimentare e sistema moda.

Secondo lo studio della banca, una spinta decisiva è venuta dalla forte ripresa degli investimenti. Misure come «Industria 4.0» (dal 2017) e Superbonus (dal 2021) sono state fondamentali nel guidare questa performance che fa dire agli analisti di Intesa San Paolo che “il prossimo anno ci sarà una ripresa significativa. Incideranno positivamente anche gli investimenti legati al Pnrr: l’80% della spesa effettiva sarà concentrata nel triennio 2024-2026”.

Entrando nel merito delle dieci aziende, due sono le realtà della provincia di Fermo incoronate a Bologna: la DA.MI. di Sant’Elpidio a Mare e la Elitron di Monte Urano. Sono ste selezionate per aver attivato progetti innovativi e di impatto sociale, per aver perseguito i criteri Esg e generato occupazione e benessere. Essere una Impresa Vincente ha un grande vantaggio, la banca infatti fornirà strumenti per crescere, anche fuori dall’Italia, nel capo della sostenibilità e della transizione digitale, su cui tanto crede anche la Regione Marche con i suoi bandi legati alla twin transition.

Elitron è leader nei sistemi di taglio e software con tecnologie avanzate per l’automazione dei
processi di produzione. Le sue macchine si trovano in più di 50 Paesi nel campo del packaging, visual, automotive, arredamento, aerospaziale e pelletteria. Da.MI, invece, nella scheda di Intesa San Paolo è un unicum per “i valori importanti come socialità, cooperazione, mentalità innovativa, empatia e inclusività”.

Leggendo il report, le imprese manifatturiere di Emilia-Romagna e Marche dispongono delle risorse necessarie per continuare a investire in tecnologia e nella transizione green. Negli ultimi anni, la loro struttura patrimoniale si è rafforzata significativamente: oggi, il rapporto tra patrimonio netto e totale passivo si attesta al 33% in Emilia-Romagna e al 28% circa nelle Marche.

Resta il nodo personale. A giugno, la quota di posizioni lavorative di difficile reperimento sfiorava il 49% in Emilia-Romagna, mentre nelle Marche si attestava al di sopra del 46%. Per sostenere le imprese del territorio la banca rivendica il suo supporto: “Dall’avvio delle iniziative dedicate agli investimenti sostenibili e in economia circolare abbiamo erogato alle aziende delle due regioni circa 1,5 miliardi di euro, a conferma del nostro impegno nell’aiutarle a cogliere tali opportunità, a favore di una crescita stabile e inclusiva”.



 

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