di I.A.
Il gruppo misto ha presentato, durante il consiglio comunale del 23 settembre, un atto di indirizzo riguardante l’inserimento, all’interno di una cartellonistica, della scritta ‘Terni, città di San Valentino’. Un atto innocuo, che stava incontrando la maggior parte dei pareri favorevoli. L’assesore Schenardi stava dicendo che era già un atto previsto dal proprio programma elettorale, ma la consigliera Trippini, ricordando il suo periodo in Alternativa Popolare, ha fatto notare che nei vari tavoli a cui ha partecipato nessuno si era premurato di intervenire in questo senso. Successivamente è intervenuto anche il consigliere Cecconi (FdI) lamentando i mancati aggiornamenti sullo stato dei lavori. Ciò ha scatenato le ire del sindaco di Terni.
Il gioco delle minoranze Stefano Bandecchi risponde: «Mi dispiace dover rispondere a queste cose in questo modo, ma noi non possiamo continuare a far finta di non capire qual è il gioco delle minoranze, cioè prendere il programma, leggerlo e ripeterci se facciamo tutto ciò che abbiamo scritto, d’altronde siamo al 15esimo mese. Non vogliamo passare come gli stupidini della situazione, capisco che anche la destra voglia continuare a dire che i nostri assessori sono dei rincoglioniti e che solo con una grande entrata di altri da destra noi potremo finalmente prendere fuoco». Il sindaco, forte della nuova alleanza tra il suo partito e la destra, rincara la dose: «Siccome noi vi faremo vincere le elezioni in Umbria, come riportato da tutti i giornali italiani, non mi vorrei incazzare proprio oggi con la destra, ma d’altronde noi portiamo a destra quella sinistra che a voi manca perché abbiamo uno spirito diverso. Detto ciò, ora vorrei essere chiaro: non passerà più niente, perché fino ad oggi vi abbiamo dato un po’ di guazza. Abbiamo fatto tutta la campagna elettorale dicendo che in questa città mancava la cartellonistica di tutto. È inutile che lo ripetiate, proprio perché lavoriamo per i cittadini cerchiamo di portare qualcosa di nuovo, qualcosa in più, e noi lo accetteremo ben lieti. Dobbiamo cominciare a ripetere, per far politica, che quello che ci dite l’abbiamo in certi casi già pensato e già detto? Basta, stop, scordatevelo!».
Bandecchi contro tutti Poi Bandecchi torna a sparare a zero sia sulla destra che sulla sinistra: «Lo dico soprattutto alla destra, che in questa assise non c’ha capito proprio una mazza! Io guardo i vostri giornali, guardo le vostre televisioni, e continuate a massacrare chi vi porterà a vincere queste elezioni. Voi continuate a spara’ delle cose che sono inaudite. Lo dico alla destra ma anche alla sinistra, che per 49 anni non ha dato le ore di quello che faceva e infatti una mazza ha fatto! C’avete anche la vostra candidata che si vergogna a di’ che è di sinistra e dice che lei è una moderata centrista cattolica apostolica, mi fa piacere, anch’io, ci troveremo insieme a prendere l’ostia! Detto ciò però, destra, facciamoci svegli, perché se volete fa’ vince la sinistra è la strada giusta!» Infine, rivolgendosi direttamente al consigliere di Fratelli d’Italia, prima di essere allontanato dall’aula, Bandecchi ha concluso: «Cecconi, lo dico con simpatia, sospenda per due mesi questa cosa ‘ci abbiamo pensato noi ma era meglio non farlo’ perché qui bisogna vincere le elezioni!». Durante l’intervento della consigliera Proietti (Pd) che ha ringraziato il sindaco per aver dimostrato ancora una volta che a Terni si è in una «dittatura democratica» i toni si sono alzati ancora di più e la maggior parte degli assessori hanno lasciato l’aula insieme al sindaco.
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