Diffuse le immagini del lavoro che vede il premio Nobel per la letteratura, Luigi Pirandello rivivere il fascino dei personaggi che lo hanno ispirato. Quando esce
In particolare ad Agrigento, città natale dello scrittore.
1934. In treno verso Stoccolma, dove riceverà il premio Nobel per la letteratura, Luigi Pirandello rivive il fascino dei personaggi che hanno ispirato la sua arte.
Davanti al suo sguardo passano i fantasmi di un’intera esistenza: la follia della moglie, incapace di comprendere e accettare la scelta di vita di un artista predestinato ma anche l’altalenante legame con i figli e il controverso rapporto con il fascismo, lo scandalo del suo teatro, sovversivo e troppo moderno per il perbenismo borghese.
Il sogno di un amore assoluto per Marta Abba, la giovane attrice eletta a sua musa ispiratrice in un’inestricabile compenetrazione fra arte e vita.
“Eterno Visionario” racconta una fase della vita di Pirandello per rivelarne il mondo emotivo, l’umanità, le passioni, le ossessioni e l’esistenza più intima intrappolata fra l’amore dirompente e impossibile per Marta e il burrascoso rapporto con la dolorosa malattia della moglie Antonietta.
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Prodotto da Goldenart Production con Rai Cinema e in co-produzione con la società belga GapBuster, il film esce il 7 novembre nelle sale cinematografiche con 01 Distribution grazie anche al contributo Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e audiovisivo e della Regione Siciliana, Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e della Sicilia Film Commission.
Tra gli attori protagonisti, Fabrizio Bentivoglio che è Luigi Pirandello e Valeria Bruni Tedeschi, nel ruolo della moglie Antonietta Portulano). Con loro nel cast anche Federica Luna Vincenti, che interpreta l’amata Marta Abba e Giancarlo Commare, Aurora Giovinazzo, Michelangelo Placido che saranno invece i tre figli, rispettivamente, Stefano, Lietta e Fausto.
Non solo regista, ma anche attore Michele Placido, che presta il volto a Saul Colin, agente e collaboratore di Pirandello.
Un racconto emozionante che si dipana fra Roma, la Stoccolma dei Nobel, la Berlino dei cabaret e di Kurt Weill, la Sicilia arretrata degli zolfatari e degli arcaici paesaggi. Per restituire il ritratto autentico e vivido, il tormento e la forza di un artista immenso, un implacabile, eterno visionario.
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