diVittorio Savio
Affittato il 90% degli spazi commerciali: in arrivo 70 nuovi marchi
Il WaltherPark di Bolzano è oramai in dirittura d’arrivo. Le parti esterne del vasto edificio sono state interamente completate e anche l’ultima struttura residenziale dello «Sky Garden» ha raggiunto il soffitto. Ci sono 50 metri di altezza tra le fondamenta al quarto piano interrato e il punto in cui è stato eretto l’albero, un pino, sul tetto del 7° piano, come vuole la tradizione locale per la cosiddetta «cerimonia di fine grezzo».
Architettura e pianificazione
Già da tempo il WaltherPark offre però un’idea di come l’architettura e la nuova pianificazione di rigenerazione urbana influenzeranno e valorizzeranno il quartiere tra Via Alto Adige, Piazza Stazione e Piazza Verdi a Bolzano. Gran parte dell’elegante facciata è già stata installata e la costruzione è in fase avanzata anche all’interno. Di conseguenza, in alcune parti dell’edificio si sta già posando il pavimento, mentre i carpentieri sono ancora al lavoro nella parte superiore: quello dello “Sky Garden” che offrirà una panoramica a 360 gradi sulla città. L’ultimo edificio residenziale ha dunque raggiunto il culmine e per illustrare gli stati di avanzamento dei lavori è stata indetta giovedì una conferenza stampa al settimo piano da parte del presidente di WaltherPark Heinz Peter Hager. Presenti anche il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi e il suo vice Stefano Konder.
I rumori
Un momento di gioia per il presidente Hager che ha ribadito come l’area compresa tra Via Alto Adige, Piazza Verdi e Piazza della Stazione a Bolzano, è il più grande cantiere privato nella storia dell’Alto Adige, sia in termini di dimensioni che di importo investito, per un totale di oltre 600 milioni di euro, di cui più di 106 milioni di euro sono andati al Comune di Bolzano. In certi periodi, nel cantiere — affidato alla società CMB — sono stati occupati fino a 500 operai contemporaneamente; attualmente sono circa 300 di cui 160-170 i lavorano solo alla tecnologia degli impianti. «Forse solo l’ospedale di Bolzano è paragonabile in termini di dimensioni, ma è stato costruito in molte fasi diverse fino alle dimensioni attuali», ha sottolineato Hager. «Un progetto, quello del WaltherPark contro cui hanno gufanto ma — ha aggiunto Hager — alla fine come potete sentire dai rumori di questo cantiere stiamo andando avanti secondo il cronoprogramma».
La riqualificazione urbana
Il sindaco Renzo Caramaschi e il vicesindaco Stephan Konder guardando all’anno passato, quando la crisi del Gruppo Signa con a capo l’ex magnate austriaco Renè Benko sembrava destinata a far saltare il progetto, ora mostrano soddisfazione e sollievo. «Abbiamo dovuto mantenere la calma e siamo felici che la crisi si sia risolta — ha affermato il primo cittadino di Bolzano —. Ora ci avviamo verso una valorizzazione che porterà alla città capoluogo, in termini puramente economici, un contributo speciale di 18 milioni di euro da parte di Roma, concesso grazie al progetto di riqualificazione urbana».
Si guarda avanti
Si guarda però già avanti. Il completamento e la consegna avverranno in più fasi. Dopo i primi uffici provinciali in via Garibaldi in consegna già entro dicembre di quest’anno, i primi appartamenti dei 110 previsti saranno consegnati all’inizio del 2025, mentre il parcheggio sarà messo in funzione a marzo. Anche l’hotel a 4 stelle S, che sarà gestito dal gruppo Falkensteiner, sarà inaugurato in primavera. Infine la «High Street Gallery», il vero è proprio cuore pulsante economico del WaltherPark, con negozi, ristoranti e vari fornitori di servizi, aprirà tra un anno, tra la fine di agosto e l’inizio settembre 2025. A sentire Hager le prospettive sono ottime. «L’89,6% degli spazi commerciali del centro è già stato affittato e stiamo portando a Bolzano oltre 70 nuovi marchi». Dei 110 appartamenti, 54 sono già stati venduti e anche la maggior parte degli uffici è stata venduta.
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