Si sta discutendo in questi giorni della Legge di Bilancio 2025, la legge che contiene le entrate che permetteranno allo Stato di fare o meno alcune spese l’anno successivo. Tra le misure al centro della cosiddetta Finanziaria, c’è sicuramente il bonus prima casa. Esso consente di accedere ad agevolazioni sulle imposte di registro, ipotecarie a catastali dovute in caso di acquisto dell’abitazione principale. La misura è diventata permanente, a differenza del bonus prima casa e quello per i mutui per gli under 36 che invece devono essere rinnovati.
Agevolazioni per gli under 36
Il bonus prima casa per gli under 36, è stato introdotto per favorire l’autonomia abitativa dei più giovani, alle prese troppo spesso con lavori precari o non pagati abbastanza. Prevede alcuni vantaggi fiscali non indifferenti: intanto, anche in questo caso, l’esenzione dal pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale. In più, in ipotesi di acquisto soggetto a Iva, è riconosciuto un credito d’imposta pari all’imposta pagata per l’acquisto. Inoltre, sono previste anche agevolazioni per i finanziamenti collegati all’acquisto, alla costruzione e alla ristrutturazione dell’immobile. Infatti, non sarà dovuta l’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali, nonché delle tasse sulle concessioni governative.
Chi può accedervi
Possono beneficiare delle agevolazioni i giovani che non hanno ancora compiuto i 36 anni di età e hanno un ISEE non superiore a 40.000 euro annui. Quest’ultimo viene calcolato sui redditi percepiti e il patrimonio posseduto nel secondo anno precedente la presentazione all’Inps della DSU, la Dichiarazione Sostitutiva Unica, il documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali necessari a descrivere la situazione economica del nucleo familiare. Infine, devono aver comprato l’immobile nel periodo compreso tra il 31 dicembre 2023 e il 31 dicembre 2024. Ed è proprio questa ultima specifica che preoccupa, perché se non arriveranno delle novità nella Legge di Bilancio, significa che l’agevolazione non sarà rinnovata.
Mutui prima casa alla battute finali?
Ovviamente a finire sotto la lente d’ingrandimento è anche l’agevolazione per i mutui collegata al bonus prima casa, la cui scadenza è anch’essa prevista il prossimo 31 dicembre 2024. Attualmente, infatti, gli under 36 sempre con un Isee inferiore a 40.000, possono richiedere un mutuo giovani assistito dal Fondo prima casa dello Stato, gestito da Consap,
Grazie ad esso si può ottenere ottenere un prestito che copre fino al 100% del valore dell’immobile, anziché all’80% come di regola. Infatti, il 20% dell’importo relativo all’acquisto dell’immobile, in sostanza ce lo mette lo Stato, offrendo garanzie agli istituti di credito che concedono mutui di importo superiore all’80% del prezzo d’acquisto.
Il bonus prima casa
Come dicevamo all’inizio, il bonus prima casa non deve essere rinnovato, quindi si può stare certi che ci sarà. Il problema è se e come verrà rivisto. Al momento chi acquista la prima casa beneficia di un regime fiscale di vantaggio, per effetto della riduzione dell’imposta di registro, nonché dell’IVA in caso di acquisto da imprese.
In particolare, l’imposta di registro si applica nella misura del 2%, in luogo dell’aliquota del 9%, mentre le imposte ipotecarie e catastali si applicano nella misura fissa di 50 euro cadauna. Per gli acquisti da imprese, l’IVA è del 4% invece del 10%, e le imposte di registro, ipotecarie e catastali si applicano nella misura di 200 euro.
Cosa varierà nel 2025?
Non è facile dire che cosa accadrà nel nuovo anno rispetto a queste agevolazioni: è noto che la Manovra che il Governo si appresta a preparare dovrà fare i conti con una dotazione economica limitata e in buona parte destinata a rifinanziare le misure fiscali introdotte per l’anno in corso, dalla nuova IRPEF al taglio del cuneo contributivo.
Al momento, infatti, non sembra esserci sul tavolo, tra le misure da inserire nella Legge di Bilancio 2025, il sostegno per l’accesso ai mutui agevolati, anche se è stata confermata dal Governo la volontà di continuare ad agevolare le famiglie con più figli. Per quanto poi riguarda il destino del bonus prima casa nel 2025, nelle sue diverse declinazioni, pare ancora tutto da scrivere.
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