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GIORNATE FAI DI AUTUNNO
12-13 ottobre 2024

 

Il weekend del 12 e 13 ottobre 2024 tornano le Giornate FAI di Autunno per raccontare alcuni luoghi cremonesi, sia in città e che in provincia, poco noti o normalmente non aperti al pubblico. Si tratta di un’edizione con tante novità a cominciare dalla straordinaria apertura del Palazzo Vescovile di Cremona, i cui ambienti di rappresentanza saranno visitabili dopo i recenti interventi di restauro. Lungo via Palestro, invece, sarà possibile accedere agli ambienti dell’A.D.A.F.A. all’interno di Casa Sperlari, in cui si respira ancora oggi l’elegante atmosfera neorinascimentale voluta da Carlo Sperlari negli anni ’20 del Novecento. Durante la manifestazione ci sarà spazio anche per raccontare il territorio provinciale: a Ostiano si potrà accedere al complesso del castello, con l’ex sinagoga e il teatro gonzaghesco, quest’ultimo caratterizzato da una raffinata decorazione ottocentesca, e all’oratorio di Torricella, sempre nei pressi di Ostiano, dove si potranno ammirare sia l’architettura romanica del complesso che il ciclo pittorico interno.

Per il Palazzo Vescovile sono previsti accesi separati per gli iscritti FAI e per i NON iscritti.

 

Tutte le aperture sono senza prenotazione: ai partecipanti verrà suggerito un contributo di partecipazione a partire da € 3,00 e ci sarà la possibilità di iscriversi al FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS con uno sconto di €10,00 su tutte le quote, in modo da supportare la Fondazione nella gestione e nell’apertura al pubblico dei suoi beni. Le Giornate FAI di Autunno, infatti, sono la manifestazione di punta del FAI e sono finalizzate a stimolare la collettività alla conoscenza del patrimonio culturale italiano (e della sua fragilità) e, attraverso la raccolta fondi, a chiedere il supporto di tutti in modo da proseguire la costante attività di tutela e valorizzazione che, dal 1975, ha consentito alla Fondazione di sottrarre al degrado luoghi importantissimi come il Giardino della Kolymbethra ad Agrigento o il Bosco di San Francesco ad Assisi, consentendone la pubblica fruizione.

 

INFORMAZIONI e ORARI DI APERTURA

 

PALAZZO VESCOVILE
Cremona, Piazza Sant’Antonio Maria Zaccaria, 5
SABATO e DOMENICA: h 10:00-18:00 (ultimo ingresso h 17:45)
Ingresso differenziato per iscritti FAI e i non iscritti

 

CASA SPERLARI
Cremona, via Palestro, 32
SABATO e DOMENICA: h 10:00-13:00 (ultimo ingresso h 12:45) e 14:00-18:00 (ultimo ingresso h 17:45)

 

ORATORIO DI TORRICELLA
Ostiano, Località Tagliate
SABATO e DOMENICA: h 10:00-13:00 (ultimo ingresso h 12:40) e 14:00-18:00 (ultimo ingresso h 17:40)

 

TEATRO COMUNALE “GONZAGA” E CASTELLO MEDIEVALE
Ostiano, piazza Castello
SABATO: h 10:00-13:00 (ultimo ingresso h 12:40) e 14:00-16:00 (ultimo ingresso h 15:40)
DOMENICA: h 10:00-13:00 (ultimo ingresso h 12:40) e 14:00-18:00 (ultimo ingresso h 17:40)

 

Per qualsiasi informazione scrivere a cremona@delegazionefai.fondoambiente.it.

 

BREVI INFORMAZIONI STORICHE SULLE APERTURE

 

PALAZZO VESCOVILE

Il Palazzo Vescovile di Cremona svolge ancora oggi il ruolo di sede episcopale ed è parte di un complesso di edifici e musei che fanno capo alla Cattedrale cittadina.

L’edificio ha origini antichissime, risalenti al primo medioevo. Le prime strutture sono edificate contestualmente alla costruzione della Cattedrale (una lapide all’ingresso datava l’edificazione del primo palazzo tra il 1140 ed il 1256). Tuttavia l’attuale assetto è frutto della completa riforma delle preesistenze su commessa del vescovo Omobono Offredi Ambrosini, a partire dal 1791, su progetto dell’architetto Faustino Rodi. Le parti che invece si affacciano verso la Cattedrale sono l’esito di estese demolizioni attuate nei primi anni del Novecento, per isolare il palazzo dalle absidi e dal transetto del Duomo. Il palazzo riprende per alcuni versi i modelli residenziali della casa da nobile dell’aristocrazia cremonese, cui si aggiungono spazi di alta rappresentanza e ambienti per ospitare gli uffici curiali. La riforma tardo settecentesca ricompone le antiche strutture secondo modelli residenziali e canoni distributivi moderni, impreziositi da decorazioni sobrie e classicheggianti. Gli aggiornamenti nelle decorazioni e le riforme necessarie per adattare nel palazzo aggiungono a questa base classica una ricca stratificazione di decorazioni che arrivano fino ai giorni nostri.

Cosa scoprirete durante le Giornate FAI?

Sarà possibile visitare ambienti fino ad oggi chiusi al pubblico, e recentemente restaurati, cioè gli ambienti di alta rappresentanza e gli appartamenti dell’amministrazione curiale. In questi ambienti si potranno ammirare spazi e opere d’arte uniche, tra cui si segnala la Galleria dei Vescovi, dove sono collocati i ritratti di tutti i vescovi cremonesi.

 

CASA SPERLARI

All’interno del tessuto urbano di Cremona, lungo via Palestro, strada che collega la stazione ferroviaria al centro cittadino, è possibile apprezzare una successione di palazzi di epoca cinquecentesca appartenuti alle famiglie aristocratiche più in vista dell’epoca. In questa successione Casa Sperlari emerge nella sua peculiarità, non un palazzo nobiliare ma una residenza borghese costruita “in stile”. Nel 1912 l’imprenditore Carlo Sperlari, esponente della emergente borghesia cremonese e già presidente della locale Camera di Commercio, acquista due case contigue dalla vedova Chiappari con il fine di ricavare un palazzo con un ampio giardino interno. Tra il 1923 ed il 1926, sono avviati i lavori di riforma che riconfigurano le due case in un unico complesso decorato in stile neorinascimentale dai più affermati artisti ed artigiani locali. La riforma novecentesca della Casa Sperlari ha determinato l’assetto attuale, che cerca un riferimento alla casa da nobile cremonese, seppure in scala ridotta: un andito conduce ad una corte, piccola ma ben proporzionata, dai cui loggiati si ascende per mezzo di una scala all’appartamento del primo piano. Qui una successione di sale, decorate in stile neorinascimentale, al pari della corte, compone l’appartamento abitato dalla famiglia Sperlari fino al 1936, anno in cui è ceduto al Comune di Cremona.

Cosa scoprirete durante le Giornate FAI?

Sarà possibile visitare gli spazi che dal 1992 ospitano la sede dell’ADAFA (Amici dell’Arte – Famiglia Artistica), in particolare le sale riccamente decorate al primo piano ed il cortile con i suoi curiosi graffiti e finiture neorinascimentali.

 

ORATORIO DI TORRICELLA

L’oratorio campestre di Torricella si trova lungo la strada che collega i centri abitati di Ostiano e Volongo. L’edificio sacro, che rappresenta una delle più antiche testimonianze architettoniche del territorio ostianese, pare attestato già poco dopo l’anno mille, epoca in cui viene citato tra le proprietà dell’abbazia di Leno. I caratteri costruttivi sembrano confermare una fondazione di epoca medievale: la struttura architettonica è a capanna, con navata unica coperta da struttura lignea a capriate e abside semicircolare; il fronte principale semplice con portale centrale e finestra sovrapposta, impreziosito dai lacerti di un antico affresco raffigurante S. Cristoforo; a lato della facciata sorge il campanile a base quadrangolare con cella campanaria. L’abside si caratterizza per la presenza di piccole monofore, con beccatelli e archetti a concludere l’impaginato. All’interno, lungo le pareti permangono le tracce di diverse fasi decorative: i lacerti di un apparato figurativo che le fonti collocano temporalmente tra il XIV e il XVI secolo emergono da una fase successiva caratterizzata da decorazioni geometriche semplici. L’altare maggiore, settecentesco, collocato nell’Ottocento e si suppone proveniente da una chiesa mantovana demolita (S. Domenico), domina l’abside occultando l’apparato decorativo del catino absidale.

Cosa scoprirete durante le Giornate FAI?

La visita consentirà di far conoscere e apprezzare le peculiarità dell’architettura romanica ed il ciclo decorativo della chiesa, aperta al pubblico solo durante particolari ricorrenze.

 

TEATRO COMUNALE “GONZAGA” E CASTELLO MEDIEVALE

Il complesso del Castello contribuisce a caratterizzare la scena urbana ostianese, imponendosi con il suo sviluppo architettonico in un’area sopraelevata del borgo. La fortificazione del borgo avvenne circa un secolo dopo l’annessione di Ostiano al dominio dei Gonzaga di Mantova, per poi passare al ramo cadetto di Bozzolo. Vennero quindi edificate le mura e le due porte di accesso, la porta Spinata a nord e la porta della Valle a sud, nelle cui vicinanze sorse la fortezza. Il Castello comprende anche due importanti testimonianze architettoniche: il piccolo teatro ottocentesco a lato del mastio di accesso (che andò a sostituire un precedente ambiente già destinato agli spettacoli) e la ex sinagoga, che fu istituita nell’edificio destinato al governatore del borgo e posta in posizione pressoché centrale all’ala est.

Cosa scoprirete durante le Giornate FAI?

Sebbene il Castello sia un’architettura familiare agli ostianesi, il percorso di visita potrà svelare spazi non comunemente accessibili. A partire dalla piazza interna la visita consentirà di comprendere i diversi aspetti che hanno connotato origini e sviluppo del complesso. All’interno del teatro ottocentesco si potrà appezzare l’unicità del ciclo decorativo, offrendo un percorso negli ambienti normalmente riservati agli artisti e negli spazi del palcoscenico, offrendo al visitatore un punto di vista inedito. La visita della ex sinagoga consentirà di apprezzarne i caratteri costruttivi, oltre alla particolarità decorative della sala dedicata alla preghiera, testimonianza peculiare in territorio cremonese.

 



 

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