E come ogni domenica, a ogni partita che si gioca in casa – sia che si tratti della Lazio o della Roma – la situazione è sempre la stessa. Decine di migliaia di tifosi vanno allo stadio Olimpico per sostenere le proprie squadre del cuore e così si pone il solito problema: dove parcheggiare l’auto o lo scooter? In zona stadio, come in altre parti della Capitale, i posti scarseggiano ed è così che scatta l’inventiva. Con un po’ di creatività e disinvoltura un posto si trova sempre. Specialmente quando ad aiutare i fantasiosi guidatori sono i parcheggiatori abusivi. Muniti di pettorina e di sedie in plastica organizzano la gestione delle aree intorno allo stadio. Dopo l’inchiesta di Milano che ha sollevato il velo sul business dei parcheggi, anche a Roma si riaccendono i riflettori sugli abusivi.
LE ZONE
Da piazzale Clodio a via Monti della Farnesina. Da piazza Mancini a via Gomenizza, passando per piazzale Maresciallo Giardino e viale di Tor di Quinto dove ieri mattina, prima del calcio di inizio di Lazio-Empoli, c’era Mohammed, un bengalese di 49 anni che chiedeva soldi in cambio di posti auto. Posizionato davanti al distributore di benzina non lontano da Ponte Milvio occupava i pochi spazi rimasti liberi per poi aiutare l’automobilista di turno a fare manovra e guadagnare così qualche spiccio. «Chiedo 5 euro per tutta la durata della partita», ha detto il parcheggiatore ammettendo però che «anche 3 euro possono andare bene». La maggior parte dei tifosi, infatti, gli ha lasciato solo qualche spiccio che però a fine giornata, visto l’alto numero di persone, «è comunque una bella cifra», ha spiegato l’uomo. Stesso discorso lo ha fatto il “collega” di Amed, un sinti di 38 anni che ieri – con tanto di pettorina fosforescente – gestiva la zona di via Capoprati, fingendo di essere l’addetto al parcheggio del vicino ristorante. «Non ti preoccupare, lavoro qui al ristorante. È tutto ok», ha risposto l’uomo a un tifoso laziale che, appena sceso dall’auto, gli ha consegnato qualche spiccio. «Alla fine tutti devono sopravvivere. E poi, sapere che per pochi euro la mia auto viene controllata da qualcuno mi fa stare più tranquillo», ha spiegato l’uomo, diretto allo stadio con i figli. Anche il 38enne, infatti, per controllare l’auto durante la partita chiede 5 euro, facendo però capire che se la sosta prosegue oltre, qualche euro in più e gradito.
L’INTERVENTO
Una situazione ormai ben conosciuta dai vigili urbani che ad ogni partita presidiano la zona per limitare il proliferare degli abusivi.
E proprio ieri pomeriggio, dopo aver osservato i parcheggiatori intascare soldi per tutta la mattina, quando ormai tutti i tifosi erano allo stadio e gli abusivi stavano contando gli incassi, gli agenti sono intervenuti. Ed è così che il 49enne e il 38enne sono stati presi. Quando i vigili lo hanno fermato, Mohammed non aveva i documenti di riconoscimento e così è stato portato via per essere identificato e fotosegnalato. Fatte le dovute procedure, gli agenti hanno scoperto che risultavano a suo carico già diverse denunce per l’attività ripetuta di parcheggiatore abusivo. Denunce alle quali si aggiunge quella di ieri, sempre per lo stesso illecito. E non solo. Nei confronti dell’uomo, che è stato sanzionato, è stato emesso anche l’ordine di allontanamento e disposto il sequestro dell’incasso giornaliero. Provvedimenti simili sono stati presi nei confronti del 38enne, già noto alle forze dell’ordine per essere stato arrestato lo scorso anno per resistenza a un pubblico ufficiale. Denunciato a piede libero e poi sanzionato, anche per lui è stato disposto l’ordine di allontanamento e il sequestro dei proventi.
I PRECEDENTI
Attività che vengono svolte non solo durante le partite di calcio, ma anche in occasione dei concerti, come avvenuto la scorsa settimana al Circo Massimo. Dal 27 settembre al 3 ottobre, il Gruppo pronto intervento traffico della polizia locale ha controllato diverse zone “a rischio” tra cui le Terme di Caracalla, Lungotevere Vallati, Tebaldi e Ripa fermando ben quattro parcheggiatori abusivi. Due erano egiziani, uno bengalese e l’altro iracheno. Tutti già noti alle forze dell’ordine, per loro è stato disposto il sequestro dei proventi e l’ordine di allontanamento dalla zona.
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