Serie C, il Padova batte il Vicenza, vola il Catania #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Ricca domenica da 13 partite, con il derby veneto del girone A in copertina e il primato in ballo in tutti e tre i gironi. Ecco quanto accaduto, ricordando che l’ottava giornata si concluderà con i tre posticipi del lunedì (Feralpisalò-AlbinoLeffe, Legnago-Campobasso e Crotone-Avellino).

girone a

—  

Il Padova fa suo l’attesissimo derby dell’Euganeo (settemila spettatori) e allunga in vetta: l’1-0 firmato prima dell’intervallo da Liguori – assist di tacco di Spagnoli – basta per far rimbalzare il Vicenza a meno cinque punti, ma il migliore in campo è il portiere di casa Fortin, decisivo con le sue parate sia sullo 0-0 sia a vantaggio acquisito. Dopo una striscia di sconfitte, riparte di slancio la Virtus Verona stendendo “in trasferta” il Caldiero nella sfida di vicinato (si è giocato al Gavagnin-Nocini, stadio della Virtus, casa provvisoria anche per la matricola veronese che perde la quarta di fila): finisce 3-0 per i ragazzi di Gigi Fresco, a segno Rispoli (centrocampista 18enne prestato dal Como, pupillo di Fabregas), De Marchi e Juanito Gomez su rigore. Arriva anche la prima vittoria per la Pro Patria, che batte (a Legnago, 2-1) la Clodiense: micidiale l’uno-due in avvio di Ferri e Mehic, accorcia troppo tardi Vitale. 

girone b

—  

In attesa della Ternana, al secondo posto solitario c’è l’Entella che batte nettamente il Legnago (3-1): alla squadra di Fabio Gallo basta poco meno di un’ora per chiudere i conti con Castelli, Di Mario e Corbari, a giochi fatti accorcia Svidercoschi dal dischetto. Colpaccio dell’Arezzo a Sassari, un 2-1 che vale l’aggancio in classifica proprio alla Torres: nel primo tempo doppietta per un ispirato Ogunseye, i sardi chiudono in dieci e con l’esterno Zambataro in porta negli ultimi dieci minuti, dopo l’espulsione di Zaccagno a cambi terminati. È un gran Perugia quello che stende la Lucchese (4-0), regalando il primo successo alla nuova proprietà argentina: la sblocca Lisi dagli 11 metri nel primo tempo, quando però l’espulsione di Sabbione spacca la partita e offre agli umbri l’opportunità di una ripresa in discesa, sfruttata mandando a segno Ricci, Di Maggio e Mezzoni (nonostante il rosso a Bacchin abbia poi ripristinato la parità numerica). Torna a sorridere il Gubbio, che passa a Pineto condannando gli abruzzesi al secondo k.o. di fila: il gol di Bruzzaniti viene ribaltato dal pari di Tozzuolo e dal sorpasso dal dischetto di Tommasini (tutto nel primo tempo). Nel big match, dopo l’abbraccio della definitiva riconciliazione tra Mimmo Di Carlo (all’esordio) e Silvio Baldini, il Pescara vince anche ad Ascoli (2-1) e mantiene il primato confermando di fare molto sul serio: Corazza replica al primo vantaggio firmato da Vergani con un gran gol, ma il Pescara torna avanti con l’ex Bentivegna e trova così il quarto successo esterno consecutivo. 

girone C

—  

Il Benevento fallisce l’occasione per la vetta solitaria: solo 0-0 a Messina per la squadra di Auteri, risultato giusto considerando i due legni colpiti dai padroni di casa (Ortisi e Petrungaro, uno lo centrano anche gli ospiti con Simonetti). Adesso al comando c’è un terzetto: Picerno, Benevento e Monopoli (che intanto ingaggia per il centrocampo lo svincolato Marcello Falzerano). Negli specchietti, però, le tre capolista vedono il Catania che ha solo un punto in meno dopo il pesantissimo successo di Caserta (3-1): all’iniziale vantaggio dei padroni di casa con l’italo-belga Sasha Mancini risponde Guglielmotti, poi Toscano innesca il ribaltone grazie ai cambi e l’ottimo Jimenez prima firma il sorpasso (proteste perché la Casertana aveva Bacchetti a bordo campo, non autorizzato a rientrare dopo un infortunio), poi serve l’assist per il terzo gol di Inglese. Gli stessi punti del Catania li ha il sempre convincente Cerignola, che non lascia scampo alla Turris (3-0 al Liguori, doppietta di Salvemini e tris di Bianchini). Tutto nel primo tempo l’1-1 tra Sorrento e Trapani: all’ex Musso risponde Gigi Silvestri, regalando a Totò Aronica (che si è laureato in settimana in Scienze Motorie) un punto comunque prezioso vista l’espulsione di Benedetti a inizio secondo tempo. Il Giugliano vince di misura a Latina grazie alla punizione dai 25 metri del subentrato De Rosa (confermata, in ogni caso, la fiducia a Padalino nonostante un solo punto nelle ultime tre partite).