7 ottobre, massima allerta e controlli al Ghetto a Roma. La visita della premier Meloni e la commemorazione – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni

Transenne, auto e cassonetti rimossi. Bonifiche che sono durate fino all’alba di oggi. Il Ghetto blindato ancora una volta: alle 11 la premier Giorgia Meloni parteciperà alle celebrazioni organizzate dall’ambasciata d’Israele per commemorare le vittime dell’attacco di Hamas di un anno fa, che ha provocato oltre 1.200 morti. Un’altra giornata delicata sotto il profilo della sicurezza e dell’ordine pubblico, dopo gli scontri di sabato pomeriggio a piazzale Ostiense alla manifestazione abusiva dei pro Palestina. E proprio la zona della Sinagoga era l’altro ieri uno degli obiettivi protetti dalle forze dell’ordine perché il percorso di un eventuale corteo chiesto dagli organizzatori e rifiutato dalla Questura avrebbe potuto interessare quel tratto di lungotevere. Al punto che anche una nutrita rappresentanza della Brigata ebraica – già protagonista di momenti di tensione sempre a piazzale Ostiense con i pro Pal lo scorso 25 aprile – ha presidiato gli ingressi al Ghetto fino a sera.

Sicurezza su tutti gli obiettivi ebraici e israeliani

Anche oggi quindi, vista la delicatezza dell’evento in questione, è stato rinforzato il livello di vigilanza su uno dei principali obiettivi ebraici fra i 205 in tutta Italia, compresi quelli israeliani. Ecco quindi che proprio ieri i carabinieri della compagnia Roma Centro, responsabili della vigilanza quotidiana sul quartiere, sono stati impegnati in ulteriori controlli di sicurezza. La Questura ha messo a punto il piano di vigilanza, in pratica questa mattina la zona della Sinagoga e le strade vicine saranno inaccessibili, in campo oltre alla polizia di Stato anche l’intelligence, sia italiana sia israeliana. Previste momentanee interruzioni della circolazione stradale durante gli spostamenti dei vari cortei di auto, sia quello della premier sia del personale diplomatico di Tel Aviv e delle personalità che prenderanno parte alla cerimonia. Sensibilizzata anche la sicurezza su altri luoghi inseriti fra i 400 principali obiettivi sensibili sui circa 4mila complessivi solo nella Capitale e in provincia.

Le Comunità ebraiche italiane

Quanto accaduto a piazzale Ostiense ha impressionato anche i vertici della Comunità ebraica che ieri, con la presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane(Ucei), Noemi Di Segni, ha ringraziato le forze dell’ordine per il loro operato, sottolineando come «quanto visto non è stato libero pensiero, è stato abuso della libertà di manifestare di chi cerca di destabilizzare uno Stato di diritto. I palestinesi stessi sono abusati senza capire che il loro slogan e quello dei pro Pal viene incanalato per arrivare alla distruzione di Israele e all’incitamento alla violenza con le aberranti accuse e ribaltamento di ogni verità». Pensiero confermato poi dal presidente della Comunità ebraica romana Victor Fadlun che su X ha scritto: «Le forze dell’ordine sono riuscite, con equilibrio e professionalità, a contrastare la violenza dei gruppi pro-Pal che avevano lo scopo evidente di provocare disordini. Agli agenti feriti negli scontri vanno il ringraziamento, la solidarietà e gli auguri di rapida guarigione della Comunità». Prevista una vigilanza in serata anche al Teatro Parioli per la presentazione da parte di Nunzia De Girolamo del libro di Nathania Zevi «Il nemico ideale», con la partecipazione dell’autrice e dei giornalisti Giuseppe Cruciani e David Parenzo. infine una «veglia silenziosa» è anche organizzata dall’associazione «Pace in Medio Oriente» e dalla Sinistra per Israele oggi alle 20,30 al parco Rabin ai Parioli per «il ricordo del massacro di un anno fa e per chiedere la liberazione degli ostaggi».

Domani studenti all’Eur contro «Cybertech Europe 2024»

Ma gli appuntamenti di oggi al Ghetto rappresentano solo l’inizio di una settimana con altri eventi sui quali c’è grande attenzione da parte dell’ordine pubblico. Già domani alle 17 corteo dalla stazione metro «Laurentina» di movimenti e collettivi studenteschi della Sapienza che hanno come obiettivo protestare contro «Cybertech Europe 2024», convegno di due giorni sulla cyber sicurezza con la partecipazione di aziende italiane, come Leonardo, e straniere, attive anche nel settore della difesa, che collaborano anche con società israeliane. Fin dall’inizio della mobilitazione studentesca pro Gaza e contro Israele gli attivisti chiedono la sospensione degli accordi e lo stop alla vendita di armi a Tel Aviv. L’appuntamento è in programma alla Nuvola di Fuksas, all’Eur, e anche per questo l’intera zona attorno a viale Europa e via Cristoforo Colombo sarà off limits. In attesa del corteo pro Palestina, questa volta autorizzato, di sabato prossimo sempre a piazzale Ostiense.

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